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CUTIGLIANO – “Cutigliano è terra di confine. Così, sin dalla notte dei tempi, chi era stato bandito dalle città e i fuggitivi, hanno trovato qui rifugio, per formare, nel tempo, un popolo di ribelli, guerriglieri e contrabbandieri. Si spiega così, nel XIV secolo, la nascita di un Capitanato estivo”. Comincia con queste parole la “presentazione” che fa di Cutigliano il sito web regionale “InToscana” all’interno dell’iniziativa “Toscana ovunque bella”, lanciata lo scorso 14 luglio dalla Regione Toscana per promuovere “capillarmente il suo territorio coinvolgendolo per intero e dando voce ‘dal basso’ a ciascuno dei suoi 279 comuni”.
Cutigliano è stato uno dei primi comuni in assoluto e ad oggi l’unico con Serravalle della provincia di Pistoia. La prima parte degli scritti dedicati a Cutigliano – Viaggio alla scoperta della terra di nessuno – sono rimandi soprattutto di carattere storico e si dividono in 4 capitoli: “Una terra di confine”, “Senza paura nel vuoto”, “Una palestra a cielo aperto” e “Tra spazi infiniti”. Il rimando successivo, “Cutigliano borgo di sci e di sapori tradizionali” è un ulteriore capitolo, più a carattere turistico, che spiega come si giunge in questo paese “da Pistoia percorrendo la Strada Ximeniana, ovvero le strade statali 66 e 12 per circa quaranta chilometri e poi, in località Casotti, deviando sulla destra” e come ancora oggi questo borgo medievale che conserva “l’aspetto aristocratico” di un tempo, sia “la seconda stazione della Toscana per gli sport invernali” oltre ad essere “una prestigiosa località di villeggiatura estiva”. E via con l’elenco delle cose da vedere: piazza Catilina e il Palazzo dei Capitani, le chiese della Madonna di Piazza e San Bartolomeo. E ancora il Melo, Rivoreta, Pianosinatico, Pian degli Ontani, Pian di Novello, la Doganaccia e il Lago Scaffaiolo.