Abetone, Cutigliano, Marliana, Piteglio, Sambuca, San Marcello, Sport & tempo Libero  |  giugno 14, 2016

Impianti sportivi, una montagna divisa a metà

I risultati del censimento del Coni pistoiese, alla luce dei fondi destinati alle zone "disagiate". La fotografia dei passi avanti e indietro compiuti nel settore nei comuni di Abetone, Cutigliano, Marliana, Piteglio, San Marcello e Sambuca. La necessità di puntare non solo sullo sci invernale ma anche sulle strutture per attrarre nuovo turismo in estate

di

Tempo di lettura: circa 6 minuti

Abbiamo chiesto a Gabriele Magni, delegato provinciale del Coni di Pistoia, una sorta di “fotografia” della situazione dell’impiantistica sportiva sulla montagna pistoiese. Il Coni ci ha fornito il risultato di un proprio censimento, che pubblichiamo di seguito, che può rappresentare un punto di partenza  per successivi approfondimenti, zona per zona, caso per caso.

“Con grande piacere il Coni pistoiese si è avvalso dell’architetto Margherita Paccavia per portare a termine un importantissimo lavoro di censimento di impianti sportivi sul territorio. Alla luce della sovvenzione di cento milioni di euro che il Governo girerà al Coni nazionale (nell’arco di tre anni) per investimenti nelle zone “disagiate”, diventa fondamentale il lavoro svolto da Margherita e seguito quanto visto, censito ed analizzato.
Gabriele Magni, delegato provinciale Coni di Pistoia

Il censimento nazionale

L’anno 2015 ha visto il Coni impegnato in un progetto di censimento nazionale di impianti sportivi svolto su quattro regioni pilota. La Toscana, regione inclusa in questa opera, ha visto la suddivisione in province, ognuna delle quali analizzata da un rilevatore, ingegnere o architetto, che ha svolto, oltre ad un attento lavoro di analisi dei dati raccolti, prima di tutto un sopralluogo puntuale sulle aree di propria competenza. La conoscenza del territorio ha talvolta favorito la ricerca e l’approfondimento del censimento che includeva, non soltanto impianti sportivi strutturati, ma anche aree in playground per il libero accesso da parte di utenti come piste ciclabili e giardini pubblici forniti di campetti o di percorsi salute.

I criteri adottati

La provincia di Pistoia, da me analizzata e censita per 16 dei 22 comuni, ha tenuto conto dei territori della montagna per quanto concerne i comuni di Abetone, Cutigliano, Marliana, Piteglio, Sambuca
Pistoiese e San Marcello Pistoiese. Per ogni comune è stato fatto un aggiornamento dei dati ripresi da vecchi censimenti; questo numero di impianti è stato aggiornato in base ai nuovi criteri di censimento (ad esempio le singole piste da sci sono state racchiuse in impianti sciistici); inoltre sono stati inclusi i nuovi impianti realizzati negli ultimi anni e sono stati eliminati gli impianti ormai non più esistenti. Sono stati censiti anche gli impianti ad oggi esistenti, anche se non in uso. Il censimento ha visto l’inclusione anche di tutti gli impianti privati e pubblici interni a contesti scolastici ma in uso anche extra-scolastico.
Per svolgere queste operazioni è stata chiesta la collaborazione, talvolta venuta meno, delle amministrazioni pubbliche locali e provinciali, perché potessero fornire i documenti relativi agli impianti stessi. Il Coni Provinciale di Pistoia, così come l’Ufficio Sport della Provincia di Pistoia, hanno fornito un supporto valido a tale lavoro che ha preceduto il “lavoro di verifica e censimento sul campo.

I sei Comuni montani “analizzati”

L’aggiornamento dei dati ha visto ad esempio il Comune dell’Abetone, passare da 13 impianti a 7 esistenti attualmente ai quali si sono aggiunti 4 nuovi impianti censiti. La maggior parte di essi è naturalmente rivolta agli sport invernali, con singole declinazioni private o legate alle attività sentieristiche. Tutti gli impianti censiti risultano qui funzionanti, ad eccezione del bocciodromo all’Abetone.
Il Comune di Cutigliano è passato dai 20 impianti risultanti a 11 impianti, di cui ben 4 nuovi inserimenti, risultando una realtà viva e presente a livello territoriale. Il comune di Marliana, invece, ha visto scendere il numero di impianti da 13 ad 8, oltre ad un generale mal funzionamento degli stessi 8 impianti censiti ed inclusi nella lista. Gli impianti in uso sono circa il 20% di quelli censiti, dei restanti il caso più eclatante è la palestra comunale, che accoglie ad oggi immigrati e non è usufruibile, nonostante la struttura della stessa sia di recente realizzazione. Anche il confronto in loco con i gestori degli impianti ha fatto emergere sostanziali difficoltà nel mantenere in uso gli impianti, per lo più dedicati al tennis, pattinaggio, e ad attività che si svolgevano fino allo scorso decennio durante le vacanze estive di chi “faceva le vacanze in montagna”. Rimangono in uso gli impianti strutturati dedicati al calcio, eccezion fatta per il campo a Panicagliora, molto difficile da raggiungere se non a piedi e ad oggi usato come pista per motocross.
Anche per il Comune di Piteglio, che è stato possibile censire grazie al valido supporto del comune, è stato rilevato che gli impianti hanno difficoltà ad avere un utilizzo tale da permettere di manutenere al meglio le strutture. Anche qui si segnala la presenza di una pista da motocross a Prunetta e, nella stessa frazione, un campo da calcio ad oggi non gestito da nessuna associazione sportiva. Di rilevanza per il turismo estivo rimasto in zona e per la popolazione del luogo sono la zona sportiva in playground a Piteglio e la vicina palestra comunale, i campetti a Popiglio ed, in maggior difficoltà ma ancora funzionante stagionalmente, l’impianto “La faggeta” che con la sua natura polivalente ospita attività di calcetto, bocce e tennis.
Il Comune di Sambuca Pistoiese ha visto morire ben 4 impianti su 10 con un solo nuovo inserimento (l’area parrocchiale di Pavana); il comune, che ha descritto gli impianti pubblici in maniera esaustiva, ha fatto notare come la dislocazione del territorio comunale su larga scala renda difficoltosa la gestione degli impianti, per lo più dedicati al calcio. Gli impianti censiti nelle frazioni di Pavana, Treppio, Monachino e Torri (sebbene in quest’ultima il campo da calcio sia ormai diventato un semplice playground) sono risultati comunque utilizzati e ben manutenuti, seppur con difficoltà. Si segnala che il campo da calcio di Taviano, causa il mal collegamento e la mancanza di servizi strutturati, è sfruttato in misura minore rispetto alla richiesta, rimane quindi una potenzialità inespressa del territorio.
Infine il Comune della montagna pistoiese con il maggior numero di impianti rimane sicuramente quello di San Marcello: 31 gli impianti che sono stati verificati, 17 quelli eliminati rispetto al vecchio censimento e 6 i nuovi impianti inseriti. Di particolare si rilevano le numerose piste di pattinaggio in playground costruite in occasione di Italia ’90 e ad oggi poco utilizzate, seppure presenti in ogni frazione del comune ed in libero accesso; il Tennis Club a Campotizzoro che con fatica ed un progetto legato ai luoghi storici della SMI sta cercando di far tornare l’impianto un luogo importante per la comunità e per lo sport, nonostante le difficoltà, anche climatiche, riscontrate negli ultimi anni. Da segnalare come impianto di rilievo anche la palestra comunale a Bardalone, mentre nella stessa frazione si evidenzia il campo sportivo (con tanto di tribune in muratura) inutilizzato, attualmente non agibile, che è evidentemente una risorsa sul territorio non adeguatamente sfruttata. Si sottolinea nel territorio di San Marcello una varietà di impianti capaci di offrire un’offerta piuttosto ampia di tipologie sportive, pur trattandosi di un comune di montagna; impianti di tennis, la piscina alle Ginestre, centri ippici privati di rilievo, campetti comunali di calcetto e tennis, gli impianti scolastici e le palestre a San Marcello.

Impianti, una montagna spaccata in due

L’analisi che emerge dall’aggiornamento dei dati raccolti, e soprattutto dai sopralluoghi svolti su ogni singolo impianto, suggerisce che la montagna pistoiese è, per quanto riguarda l’impiantistica sportiva (e forse non solo per quella) nettamente tagliata in due: esiste la “montagna degli sport invernali”, con il comune dell’Abetone in primis, e la montagna dei comuni più deboli, quella del “turismo estivo” ormai sempre più difficile da attrarre. C’è da chiedersi proprio in quest’ottica se gli impianti che stanno naturalmente morendo dietro alla mancanza di utenza, non possano invece essere visti proprio come risorsa da sfruttare per riportare la montagna a giocare un ruolo importante anche a carattere turistico. Questo non solo per far diventare questi luoghi mete sportive propriamente dette, ma anche e soprattutto per offrire alla comunità locale ritrovati spazi di socializzazione e avviamento allo sport, che equivale ad offrire alternative lavorative, regole, nonché rispetto per gli altri e per gli spazi comuni.

 


La Redazione

Con il termine La Redazione si intende il lavoro più propriamente "tecnico" svolto per la revisione dei testi, la titolazione, la collocazione negli spazi definiti e con il rilievo dovuto, l'inserimento di immagini e video. I servizi pubblicati con questa dizione possono essere firmati da uno o più autori oppure non recare alcuna firma. In tutti i casi la loro pubblicazione avverrà dopo un attento lavoro redazionale.