La nostra Montagna ha estrema necessità di essere manutenuta e rilanciata dal punto di vista imprenditoriale e turistico, soprattutto quella che da molti decenni ha pagato il più alto dazio allo spopolamento e all’incuria.
Sicuramente la terra di Sambuca, ricca di storia e di grandi risorse naturali dimenticate, dovrebbe ricevere le attenzioni più particolari da parte delle istituzioni regionali se non si vuole che entro 20-30 anni diventi solo terra di ungulati e di boschi al collasso.
Eppure fino a pochi decenni fa era possibile godere di spazi verdi curati e di mulattiere e sentieri ancora improntati sulla sapienza di mani antiche, ma oggi bisognosi di importanti interventi di recupero.
Questi percorsi collegavano piccoli borghi e case sparse, un tempo pieni di vita e che oggi hanno qualche uscio aperto solo d’estate.
“Terra Selvaggia” e i Cammini dell’acqua
Uno di questi sentieri è stato ripulito e reso di nuovo fruibile dall’intervento dei volontari dell’Associazione “Terra Selvaggia APS”, nata proprio a Castello di Sambuca solo un anno fa, che ha una forte componente di giovani innamorati di questi luoghi dimenticati.
Il lavoro è stato reso possibile dal bando 2024 de I cammini dell’acqua, promosso da Publiacqua spa, a cui Terra Selvaggia è stata ammessa. Nella scorsa primavera e nei mesi estivi i volontari di questa associazione si sono impegnati a ripulire anche fontane e pozzi lavatoi lungo l’intero tracciato che da Castello di Sambuca giunge fino a Campeda, attraversando i borghi di Casa Bettini e Le Casette, compresa la variante che porta al Sambucone, un tempo antica fortezza situata su un’altura posta a nord ovest della Rocca della Selvaggia Vergiolesi e attualmente diruta.
Il sentiero è fortemente suggestivo e permette di capire l’importanza storica della terra di Sambuca, come estremo baluardo di difesa della Toscana dai propositi espansivi dei popoli padani.
Il taglio del nastro
L’inaugurazione del percorso, che ha richiesto molte giornate di lavoro ai volontari di Terra Selvaggia, è avvenuta sabato 5 Ottobre scorso alle 15 presso la storica fonte di Sambuca Castello, alla presenza del sindaco di Sambuca, Marco Breschi, e di un gruppo entusiasta di soci e di paesani, alcuni dei quali, muniti di abbigliamento da trekking, si sono cimentati subito nel collaudo dell’opera.
Al ritorno, la serata si è conclusa con un appuntamento conviviale nei locali dell‘Ostello, che la suddetta associazione pensa di restituire in futuro al servizio dei pellegrini della Via Francesca della Sambuca e di tutti coloro che vorranno godere, per qualche giorno, di pace e di tranquillità, lontani dal frastuono e dallo stress della vita quotidiana.
E’ da rimarcare l’impegno di Publiacqua spa a favore dei territori montani, nei confronti dei quali le aree metropolitane dovrebbero avere maggior riconoscenza per il contributo che offrono in termini di sostenibilità ambientale e di qualità della vita per tutti noi.