Nuovi progetti  |  settembre 6, 2024

“Allevo alpaca e vorrei restare in montagna”

La sommessa di Niccolò Rossi, un giovane di 28 anni che abita nell'ultima casa  prima della riserva di Campolino. "Ho deciso di allevare questi animali gentili e intelligenti da cui traggo la lana che porto alla filanda del Ponte Sestaione. C'è anche un risveglio fra i giovani del lavoro all'uncinetto, per il quale è ricercato questo tipo di materiale". La sua prodizione è per il 70% di alpaca e per il 30% derivata da pecore rigorosamente allevate nella Montagna pistoiese. Tre i colori che commercializza: il bianco, il grigio e il marrone

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Niccolò Rossi, 28 anni, vive a Pian di Novello e dopo aver svolto diversi lavori ha deciso di diventare coltivatore diretto e di continuare l’attività dei suoi avi, sebbene con idee imprenditoriali moderne. Ma le istituzioni aiutano i giovani che non vogliono lasciare i propri borghi montani?

Bisogna risalire la stretta valle del Sestaione, fino a Pian di Novello, per incontrare Niccolò Rossi, un giovane di 28 anni, che abita  nell’ultima casa  prima della riserva di Campolino. Da qui si gode di un panorama fascinoso; di fronte le rocce del Monte Torto e, poco più in basso, la leggendaria Torre del Fattucchio, che Giuseppe Lipparini ha immortalato in uno dei suoi Racconti di Cutigliano.

Barba folta da montanaro vero e sguardo deciso, si capisce subito che ama la propria scelta di vita quando guarda con orgoglio i campi terrazzati ed il giardino fiorito che  con tenacia ha strappato alla macchia. “Del resto – ci dice – il mio bisnonno prima di morire si era raccomandato di non far ingoiare dai prunai i suoi campi, a cui teneva particolarmente perché vi faceva pascolare il suo gregge di pecore. Io, invece, ho deciso di allevare alpaca, animali gentili e intelligenti da cui traggo la lana che porto alla filanda del Ponte Sestaione. Più filiera corta di così! Inoltre c’è un risveglio presso i giovani del lavoro all’uncinetto, per il quale è ricercato questo tipo di lana”.

Lana e altri prodotti

La lana che Niccolò produce è per il 70% di alpaca e per il 30% derivata da pecore rigorosamente allevate  nella Montagna pistoiese e tre sono i colori che commercializza: il bianco, il grigio e il marrone.” Degli alpaca – continua Niccolò – vendo anche il pregiato concime, ricco di azoto e ottimo per i fiori e per le piante officinali, che faccio seccare e insacchetto in confezioni da 15 chilogrammi. Un’altra caratteristica di questo tipo di concime  è legata al fatto che questi camelidi non  si cibano di piante infestanti e quindi i loro escrementi sono assolutamente privi di quei semi. Tuttavia ho deciso di  preparare anche  prodotti cosmetici naturali, ricavati da piante autoctone, come l’achillea e l’iperico, che ricerco nella nostra valle,  perché noi sottovalutiamo  la grande biodiversità delle nostre essenze forestali e preferiamo comprare ciò che viene da lontano. Un buon montanaro deve, però, ingegnarsi a fare anche altri lavori integrativi della mia attività principale e mi adatto a fare tutto pur di  rimanere su questi monti e viverci dignitosamente”.

Un bagaglio di esperienze, le più varie

Dopo aver conseguito  a San Marcello il diploma di ITIS Indirizzo meccanico – dice ancora Niccolò -, ho cercato  di fare le più varie esperienze, lavorando come cameriere, come operaio in fabbrica, come bagnino, doppiatore nel cinema e nei cartoni animati e come boscaiolo: inoltre  ho frequentato l’Accademia d’arte per tatuaggi, ma  mi sono accorto che la mia passione è vivere a contatto con la natura, che è anche la mia filosofia di vita e soprattutto amo  questa valle anche perché la gente mostra di credere ancora in un valore antico, quello della solidarietà. La riprova è che  al bisogno trovi ovunque chi ti dia una mano”.

Questa dimensione sociale  Niccolò la esplica anche come Presidente dell’Associazione “ La damigiana in festa”, che organizza eventi sportivi e culturali. “Nello scorso mese di Giugno – conclude Niccolò Rossi – la nostra associazione  ha organizzato la tappa La Motta-Pian degli Ontani per il campionato italiano di Speed Down (la gara dei carretti) e  una quarantina di giovani del volontariato locale ci hanno data una mano, a dimostrazione che la nostra valle è viva”.

Quali incentivi per questi giovani?

Parlando con Niccolò e vedendo il convinto trasporto emotivo con cui accompagna le sue parole, vien da chiedersi cosa facciano le nostre istituzioni locali, provinciali e regionali per  consentire a giovani come lui, e ce ne sono più di quanto si creda, di realizzare i propri sogni e di vivere in montagna e di montagna. E’ possibile che si  opponga loro solo vincoli, divieti, normative assurde di stampo bizantino? Non si riesce a capire che sono giovani come Niccolò che rappresentano il futuro della nostra montagna, che si sta isterilendo di presenze umane e di prospettive intelligenti e che nello spazio di trent’anni rischia la desertificazione demografica?

E infine, perché i sindaci, che sono anche i primi cittadini dei nostri esangui comuni montani ,non pensano ad una sintonia di intenti e ad una progettualità comune che consenta loro di  far sentire alta la propria voce nei luoghi  istituzionalmente deputati a delineare politiche  e  opportunità di vita e di lavoro anche  nei nostri luoghi  meno accarezzati dalla fama mediatica?

 

Per info: Azienda agricola GRAN BURRONE- Allevamento alpaca e piante officinali, Via Pian di Novello 21, Abetone-Cutigliano

Niccolò Rossi: cell . 3384462181.

Un po’ di immagini

 


Maurizio Ferrari

Maurizio Ferrari, sambucano di origine, ha insegnato Lettere per 38 anni nelle Scuole superiori pistoiesi. Ora è imprenditore agricolo e si sta impegnando nella promozione e nel rilancio del territorio appenninico come Presidente dell'Associazione "Amo la montagna APS" che si è costituita nel 2013 e che ha sede a Castello di Cireglio.Ha collaborato per 25 anni alla rivista "Vita in Campagna", del gruppo "Informatore Agrario". Recentemente ha pubblicato alcune raccolte di racconti ispirati alla vita quotidiana di Sambuca, dal titolo :"Dieci racconti sambucani"; "La mia Sambuga" e "Cuori d'ommeni e di animali", nonché una favola per bambini, "La magìa della valle dimenticata" illustrata dagli alunni della scuola elementare "P.Petrocchi " di CIreglio (Pistoia)