Piteglio, San Marcello, Nuovi progetti  |  settembre 23, 2023

Una Festa per il rilancio della Casetta Pulledrari

L'evento in programma domani, domenica 24 settembre. Diverse associazioni insieme al Comune per far tornare a nuova vita una struttura e un’area di grande valore, da anni in stato di abbandono. Commissionata la realizzazione di un progetto dall’Unione dei Comuni con fondi PNRR. Previsto un intervento dal costo base di 2,5 milioni. L’impegno della Regione a finanziare il 50% dei costi, la necessità di reperire l’altra metà dei finanziamenti. La storia della Casetta e quella del progetto di riqualificazione

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MARESCA (SAN MARCELLO PITEGLIO) – E’ in programma per domenica 24 settembre la “Festa per Casetta Pulledrari”, dalle 14 alle 18, nel parco della Foresta del Teso, a Maresca, nel Comune di San Marcello Piteglio. Sarà una merenda con musica dal vivo, con un scopo preciso: porre la massima attenzione su questo “luogo del cuore” di proprietà regionale, collocato nella stupenda Foresta del Teso, una vera e propria porta di accesso al crinale appenninico che è chiusa dal 2014 e versa in stato di degrado. “La mobilitazione di tutte le forze possibili è necessaria per far tornare a vivere questo patrimonio regionale, che può supportare lo sviluppo turistico del territorio. Per questo – dicono gli organizzatori – abbiamo bisogno dell’attenzione e dell’impegno di tutti gli Enti compenti, a partire dal proprietario, la Regione Toscana”. Gli organizzatori invitano tutti a partecipare forti dello slogan “Vogliamo bene alla Casetta, vogliamo che torni a vivere!”

L’evento è organizzato da diverse associazioni – tra cui Pro Loco Maresca, Pubblica Assistenza Maresca, CAI Maresca, Sci Montagna Pistoiese, Nuoto Montagna Pistoiese, Silvano Fedi, Marcia Verde – assieme al Comune di San Marcello Piteglio e con il patrocinio dell’Unione dei Comuni.

  
Proprio l’Unione dei Comuni ha commissionato all’Architetto Lorenzo Niccoli il progetto di riqualificazione dell’area che è sostanzialmente concluso. La sfida che si apre dopo la realizzazione del progetto riguarda il reperimento delle risorse per poter appaltare i lavori, si tratta di una necessità di oltre 2,5 milioni di euro. La Regione Toscana si è, per il momento, impegnata a finanziare il 50% dell’importo. La parte restante potrebbe essere reperita con ulteriori fondi regionali o altri contributi pubblici che supportino il progetto. “Proprio per questo – sottolineano gli organizzatori – è necessario far porre la massima attenzione sulla ‘Casetta’ a tutti i soggetti istituzionali a cui probabilmente non è nota la potenzialità dell’area, la situazione attuale e la storia di quello che è sempre stato un punto di riferimento per i turisti da tutta la Toscana e non solo”.

 

 Il progetto di riqualificazione

 

LA STORIA DEL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE

La Casetta dei Pulledrari è un bene di proprietà della Regione Toscana, parte del “demanio forestale” e come tale è territorio gestito dall’Unione dei Comuni (l’Ente che ha ripreso le deleghe alla forestazione che una volta erano della Comunità Montana). La “Casetta” da sempre è stato un punto di riferimento per il turismo estivo e invernale nella Foresta del Teso. La struttura è chiusa fin dal 2014 quando scadde la concessione stipulata dalla vecchia Comunità Montana all’ultimo gestore. Da lì una serie di eventi (o mancanza di eventi) hanno portato a una situazione di degrado che rappresenta una ferita aperta per tutta la Montagna e i montanini e senz’altro anche per i numerosissimi turisti e escursionisti che comunque continuano a frequentare la Foresta del Teso nonostante la situazione di degrado del rifugio della Casetta.

La parziale riapertura del 2020

 

Fino al 2020 tutto il parco intorno al rifugio era praticamente inagibile e ridotto a qualcosa di simile a un “prunaio”. Allora, su iniziativa del Comune di San Marcello Piteglio fu effettuato, grazie a fondi regionali, un intervento di ripulitura, ripristino e riapertura del parco e per due estati è stato aperto un piccolo punto di ristoro gestito da privati che avevano partecipato a un apposito avviso. In questo periodo è stato accessibile il parco ma quest’anno il punto di ristoro non è stato aperto, poiché nessun operatore ha partecipato ai due bandi di affidamento fatti dall’Unione dei Comuni. Sempre nel 2020 il Comune di San Marcello Piteglio ha riasfaltato la strada di accesso con propri fondi di bilancio.

Le azioni per riattivare il rifugio

Per la riattivazione del rifugio, vero cuore pulsante dell’area, sono necessari interventi molto importanti e onerosi e c’è una precisa attività messa in campo, da Comune di San Marcello Piteglio e Unione dei Comuni. E’ stata affidata la progettazione della riqualificazione del rifugio e dell’area circostante, grazie a un contributo PNRR, che è stato affidato all’Architetto Lorenzo Niccoli il cui progetto è sostanzialmente concluso ed è stato presentato alle associazioni di Maresca e della Montagna nei mesi scorsi. L’importo dei lavori per il ripristino dei locali e dell’area, sulla base del progetto sono nell’ordine di 2,5-4 milioni di Euro (la cifra può cambiare in base all’ampiezza dell’intervento che potrebbe riguardare solo il rifugio principale oppure tutta l’area).

Il Comune di San Marcello Piteglio da anni ha chiesto alla Regione di intervenire a copertura delle spese e mettendo a disposizione il progetto realizzato dall’Unione di Comuni, sono stati fatti numerosi incontri sul tema. A oggi la Regione ha risposto dando la disponibilità a finanziare, nel corso delle prossime annualità, il 50% del valore dell’intervento ma è in sospeso la possibilità di reperire i fondi rimanenti. In questo momento sono stati trasmessi alla Regione tutti gli atti progettuali richiesti e c’è attesa della conferma o meno dell’impegno preso per avere la concretizzazione definitiva delle risorse per questo bene storico.

La richiesta che proviene da tutto il territorio è di avere la possibilità da parte della Regione di un finanziamento al 100% del progetto di riqualificazione, per poter far avviare i lavori e restituire alla comunità e al territorio un patrimonio funzionante e decoroso all’interno della Foresta del Teso, che potrebbe dare numerosi posti di lavoro a giovani e incrementare interesse e presenze turistiche per tutta la Montagna Pistoiese.


La Redazione

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