Personaggi e Interpreti, Cultura & Spettacoli  |  giugno 3, 2022

Il ricordo di Alan Lomax, a vent’anni dalla scomparsa

Una serie di iniziative in memoria dell'etnomusicologo americano. Si inizia con un volume curato da Gian Paolo Borghi. Seguiranno cinque incontri pubblici nelle località dove, tra il 1954 e 1955, fece tappa sull'Appennino tosco-emiliano. Il progetto reso possibile dalla figlia dello studioso e dal Centro Studi di Palermo, a lui dedicato. Diversi soggetti coinvolti nell'organizzazione. Il programma completo degli appuntamenti, fra giugno e agosto

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Come tutti sappiamo fu un italiano, Cristoforo Colombo, a scoprire l’America. Per uno strano scherzo del destino ci volle invece un americano, l’etnomusicologo Alan Lomax, per ri-scoprire, qualche secolo più tardi, l’Italia della musica popolare.
Tra il 1954 e 1955 Lomax viaggiò nel nostro Paese e, grazie al supporto di Diego Carpitella, condusse un preziosissimo lavoro di registrazione e catalogazione delle musiche della nostra tradizione popolare.
Nel 2022 cade il 20esimo anniversario della scomparsa di Lomax. Per ricordarlo in questa particolare ricorrenza sono state organizzate diverse iniziative. Verrà pubblicato un volume, a cura di Gian Paolo Borghi, dedicato alle ricerche effettuate dal grande studioso statunitense. È stato inoltre organizzato un ciclo di incontri che, nel corso dell’estate, avranno luogo nelle località dell’appennino tosco-emiliano che, negli anni ’50, furono tra le tappe del viaggio dell’etnomusicologo.

Il progetto in memoria di Alan Lomax vuole ripercorrere i suoi itinerari nell’Appennino fra l’Emilia e la Toscana. La realizzazione è stata possibile anche grazie alla collaborazione con Anna Lomax Wood, figlia dello studioso, e del Centro Studi Alan Lomax di Palermo, nella persona del suo presidente, Giorgio Adamo. Il volume di Gian Paolo Borghi, curato da Renzo Zagnoni, si avvale della presentazione di Giorgio Adamo e dei contributi di Manuela Geri (Ecomuseo della Montagna Pistoiese), Gino Sarti (che accompagnò Lomax negli itinerari appenninici bolognesi) e Graziano Uliani, fondatore e direttore artistico del Porretta Soul Festival.

Le iniziative dedicate ad Alan Lomax sono coordinate dal Gruppo di studi dell’alta valle del Reno, dall’Accademia del Frignano Lo Scoltenna e dal Porretta Soul Festival e prevedono incontri in varie realtà territoriali, con la presenza di studiosi, musicisti e cantori tradizionali.

Gli appuntamenti nel ricordo di Lomax

Sono stati programmati appuntamenti culturali, tra i mesi di giugno e di agosto :

l’11 giugno  a Susano di Vergato (Bologna) presso l’osteria locale (dove Lomax registrò alcuni interessanti balli strumentali); il 26 giugno a Riolunato (Modena) dove lo studioso registrò vari esempi del canto del Maggio e altri documenti di alto interesse etnomusicologico); il 20 luglio, in apertura del Porretta Soul Festival, a Porretta Terme (Bologna); il 12 agosto a Treppio di Sambuca Pistoiese (Pistoia) dove Lomax vi effettuò registrazioni di canti in ottava rima, improvvisati e cavallereschi, e del canto del Maggio.

Il ciclo di incontri si concluderà, in data ancora da definire, a Villa Minozzo (Reggio Emilia) nella frazione di Costabona dove lo studioso raccolse canti e selezioni di Maggi drammatici.

Tra gli artisti partecipanti agli incontri, si ricordano i musicisti di Banditaliana, i cantori del Maggio delle Ragazze di Riolunato e del Maggio drammatico nel reggiano.

Chi ha collaborato al progetto

Il progetto su Alan Lomax nel nostro Appennino è stato realizzato in un rapporto di collaborazione tra:

  • Centro Studi Alan Lomax, Palermo
  • Gruppo di studi dell’alta valle del Reno, Porretta Terme
  • Accademia del Frignano “Lo Scoltenna”, Pievepelago (Modena)
  • Porretta Soul Festival, Porretta Terme
  • Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese, Vergato
  • Associazione Ecomuseo della Montagna Pistoiese, Gavinana (Pistoia)
  • Pro Loco di Treppio di Sambuca Pistoiese
  • Museo del Maggio del Comune di Riolunato
  • Museo del Maggio del Comune di Villa Minozzo (Reggio Emilia)
  • Comuni di Alto Reno Terme (Bologna), Vergato, Sambuca Pistoiese, Riolunato, Villa Minozzo.

Andrea Piazza

Andrea Piazza nasce a Mantova nel 1974. Vive tra le rive di due fiumi (il Po e il Mincio) ma coltiva, da sempre, l’amore per la montagna. Ha due grandi passioni: il viaggio e la fotografia. Due attività che trovano un perfetto connubio nell’intrigante bellezza delle nostre montagne. Da qualche tempo cura un blog http://www.artedicamminare.it/ nel quale racconta, in modo simpatico e “non convenzionale”, i suoi viaggi sull’Appennino e non solo.