Personaggi e Interpreti  |  marzo 23, 2022

Un paio di scarpette rosse di ceramica per ricordare un femminicidio di oltre un secolo fa

Il gruppo del Cammino di San Bartolomeo ha sistemato il “cippo” legato ad un orribile episodio del lontano 1905: la morte di una giovane donna incinta, spinta da una mano ignota in un precipizio. Una croce apposta anni fa in quel luogo, da allora chiamato il Balzo della Pastora, era stata segata e fatta sparire. Oggi due nuovi simboli ci ricordano quel dramma

di

Tempo di lettura: circa 3 minuti

Il gruppo del Cammino di San Bartolomeo non è solo per camminare, manutenere i sentieri e organizzare manifestazioni, ma qualcosa di più!!!……  Condividendo  con tutto il  gruppo del Cammino di San Bartolomeo questa iniziativa, Simone, Celeste, Pia, Gianna, Beatrice, Giulia, Chiara e Mario Nesti, ovvero Marione del Vallone, hanno voluto ridare  vita alla memoria di una ragazza (Maria) che nel lontano 1905 venne trovata in circostanze dubbie, sfracellata  con suo figlio in grembo, sotto un balzo  dietro il monte La Piastra, lungo il sentiero CAI 100 chiamato appunto da quel triste giorno “Balzo della Pastora”. Per ricordarla i suoi parenti avevano impiantato una semplice croce di ferro, alcuni anni fa. Qualcuno però, per incomprensibile motivazione, l’ha segata e fatta sparire. Un po’ amareggiati di questo criptico gesto i membri del gruppo hanno rifatto e impiantato nuovamente la croce, messo una piccola scritta che spiega il significato di quel “cippo” e accanto hanno posto un paio di scarpette rosse di ceramica,  simbolo, purtroppo, ben noto a tutti!!!

“IL  BALZO   DELLA  PASTORA”

“Capita spesso di incontrare sulla schiena dei crinali e a fianco dei sentieri di montagna qualche vecchia croce che il tempo ha logorato e vestito del triste colore della ruggine […]”. Così racconta lo scrittore Federico Pagliai nel suo  libro I miei crinali e più precisamente nel racconto intitolato Il balzo della pastora.

La vecchia croce (a sinistra) e la nuova croce con le scarpe rosse di ceramica

Proprio la croce che trovate in questo luogo si ispira a questa storia. Maria nell’estate del 1905 era appena ventenne, aveva grandi occhi neri e lunghi capelli che raccoglieva in pezze di panno colorate. Fin da piccola, quarta di cinque figli, era stata abituata a far pascolare le bestie sui crinali de La Piastra e oltre. Un giorno verso la fine dell’estate Maria incontrò per caso un giovane di bell’aspetto di nome Siliano. Il destino volle che i due si ritrovassero di nuovo qualche mese dopo e da lì cominciarono una relazione amorosa. La vigilia di Natale Maria e Siliano, nascosti in un podere, si giurarono amore eterno…

A primavera Maria si rese conto di aspettare un bambino… Con coraggio e con il cuore pieno di felicità decise di andare in cerca di Siliano, che lavorava verso Piteglio, per informarlo che sarebbe diventato babbo. Comunicata la notizia Siliano rimase come imbalsamato, con lo sguardo fisso a terra. Le frequentazioni tra i due innamorati diventarono sempre più rare, mentre Maria continuava a portare avanti con fierezza la sua maternità, sognando comunque sempre il matrimonio. Verso la metà di giugno in una giornata tersa e pulita, Maria decise, nonostante fosse al sesto mese di gravidanza, di accompagnare le bestie in alto verso il crinale de La Piastra. Giunta in cima si fermò ad ammirare il panorama, forse il mare, nel silenzio della natura, sola e ignara che qualcuno da dietro la stesse guardando… La spinta fu violenta e improvvisa, Maria tentò di aggrapparsi ad una ruga di sasso, ma non ci riuscì, volò per trenta metri nel vuoto finché si sfracellò contro una roccia. Dallo schianto il bambino venne espulso dal grembo materno, mentre foglie misericordiose nascondevano quel terribile spettacolo alla giovane ormai esangue. Più in là un uomo si allontanava frettolosamente impegnato a tornare dalla moglie e da altri figli. Da quel giorno quel dirupo è chiamato Balzo della Pastora.

Il terribile gesto rimase impunito, come tanti femminicidi che accadono oggi, come tante morti atroci e silenziose che, purtroppo ancora affliggono i nostri cuori.

  

Alcuni rappresentanti del gruppo il Cammino di San Bartolomeo mentre sistemano il nuovo cippo


La Redazione

Con il termine La Redazione si intende il lavoro più propriamente "tecnico" svolto per la revisione dei testi, la titolazione, la collocazione negli spazi definiti e con il rilievo dovuto, l'inserimento di immagini e video. I servizi pubblicati con questa dizione possono essere firmati da uno o più autori oppure non recare alcuna firma. In tutti i casi la loro pubblicazione avverrà dopo un attento lavoro redazionale.