PISTOIA – Saranno garantite dai medici della Ausl Toscana centro le attività riguardanti la ripetizione delle ricette e le somministrazioni vaccinali contro l’influenza e il Covid-19 negli Ambulatori di Cireglio e Pracchia. La Asl ha già organizzato le sedute a partire dalla settimana in corso.
Ambulatori aperti martedì e venerdì
Per la ripetizione delle ricette l’Ambulatorio sarà aperto nei giorni di martedì e venerdì dalle ore 9 alle 10,30 a Cireglio e dalle 11 alle 12 a Pracchia. L’attività inizierà già da questo venerdì 12 novembre.
Sempre in loco sarà garantita dai medici dell’Azienda Sanitaria l’attività vaccinale riguardante le campagne di prevenzione in corso, quella antinfluenzale e contro il coronavirus.
Continua la ricerca del medico di famiglia
L’Azienda contestualmente sta procedendo nella ricerca di un Medico di Famiglia che garantisca lo svolgimento dell’attività ambulatoriale nelle località montane, sia attraverso la graduatoria in corso di predisposizione per l’incarico a tempo indeterminato, sia cercando possibili candidati tra tutti i medici abilitati e con età inferiore a 70 anni, disponibili per un incarico a tempo determinato.
L’Azienda ribadisce che “nell’ambito di Pistoia è comunque presente un numero sufficiente di Medici di Famiglia per accogliere nuovi assistiti e che quindi ogni cittadino è in condizione di usufruire di assistenza di base”. Si ribadisce infine che non è prerogativa contrattualmente assegnata alla Asl la decisione in merito alla localizzazione delle attività ambulatoriali della medicina generale.
L’INTERVENTO DEL SINDACO DI PISTOIA
Com’è noto, e come abbiamo già riferito nei giorni scorsi, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi ha presenziato un’assemblea pubblica, sabato scorso, organizzata dal Comune di Pistoia e ospitata nella sede della Croce Rossa di Cireglio. Dopo quell’incontro ha nuovamente contattato l’Ausl riportando le richieste dei residenti e dell’Amministrazione stessa. “La mia posizione è netta – spiega nuovamente il sindaco -: se è vero che formalmente tutte le normative di riferimento sono state rispettate, nella realtà, privare la montagna e la collina di un medico significa, di fatto, privare i residenti di un servizio essenziale“.
Quindi la prima piccola novità di queste ore. “Dopo l’ennesimo contatto con l’Ausl, questa mattina sono stato informato che nei prossimi giorni verrà attivato il servizio per le ricette con la presenza di un medico due volte a settimana a Cireglio e Pracchia – continua il primo cittadino -. L’Asl garantirà anche le attività dell’ambulatorio vaccinale”.
Soluzione tampone
Una soluzione d’emergenza. Come conferma il primo cittadino: “Si tratta evidentemente di una soluzione tampone, che però in questo momento è importante per garantire una presenza negli ambulatori rimasti chiusi. Sicuramente non possiamo fermarci qui – sottolinea ancora Tomasi -. Andiamo avanti seguendo la vicenda passo dopo passo con l’auspicio che un medico di famiglia accetti di aprire l’ambulatorio in quelle zone”.
Un aiuto da tutti gli enti alla montagna
Il problema ovviamente rimane ed avrebbe bisogno di ben altre risposte. “Sono sempre più convinto della necessità, a livello nazionale, di avere una normativa speciale per le aree montane e periferiche che possa garantire formalmente i servizi considerati primari – ipotizza Tomasi -. Quello da fare sulla montagna deve essere un ragionamento complessivo, sostenuto da tutti gli enti di riferimento. Come Amministrazione comunale abbiamo investito in queste zone aprendo un asilo nido, lavorando per garantire la metanizzazione, investendo sui giardini e realizzando progetti culturali, penso al Parco Letterario Policarpo Petrocchi nato dalla collaborazione tra più soggetti. Vorremmo che tutti gli enti, ognuno per le proprie competenze, seguissero questa stessa direzione, in una condivisione di obiettivi che è indispensabile”.
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