Uno sguardo oltre  |  novembre 21, 2020

A Fiumalbo dove il Covid non è quasi arrivato. Per “merito” delle margolfe

Il paese conta una trentina di maschere apotropaiche dislocate tra centro storico e frazioni o borgate, tutte catalogate. Secondo la leggenda tengono lontani gli spiriti cattivi (e non solo). Tante le margolfe anche nel territorio di Sambuca Pistoiese come spiega bene un testo di Piero Balletti. Le origini risalirebbero all'abitudine di popolazioni barbare di decapitare le teste dei nemici uccisi in battaglia ed esporle come trofei all'ingresso delle loro case o capanne

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La piazza centrale di Fiumalbo, il paese di Mirto Campi (del quale è stato anche sindaco)

FIUMALBO – “Non ce n’è covvidi a Fiumalbo, non ce n’è. Niente coviddi a Fiumalbo”. Pietro dei Matti, conosciuto come un brav’uomo ma con qualche demenza mentale, da giorni urla per le strade e voltine di Fiumalbo questo ritornello. E aggiunge: “Merito delle margolfe, ci tengo lontano gli spiriti cattivi e anche il covidde:”E se avesse ragione? Prendiamola in ridere, però i dati della prima pandemia, quella primaverile del 2020, hanno dimostrato che Fiumalbo non ha avuto casi di covid, a parte un dottore che risiede in loco ma opera in altro comune, tra l’altro in una struttura per anziani.

Il paese “protetto” dalle margolfe

 Una margolfa a Fiumalbo

Di certo le margolfe, a Fiumalbo, non mancano: oltre una trentina sul territorio comunale, dislocate tra centro storico e frazioni o borgate, tutte catalogate e riassunte su cartina che potete trovare presso la locale pro-loco. C’appartengono, queste maschere apotropaiche, ma non siamo i soli a detenerle: è di questi giorni l’uscita del libro “I guardiani di pietra della Sambuca”, scritto da Piero Balletti, classe 1938, edito da se stesso. Sambuca Pistoiese è luogo ricco di tradizioni, potevano mancare le margolfe? Certamente no, e ce ne sono di davvero interessanti. Come, del resto, nel nostro Frignano, altro territorio interessante, sia dal punto di vista storico che di tradizioni.
L’emergenza non è mai una buona consigliera. Il rispetto arriva solo attraverso la conoscenza: questo c’hanno insegnato i nostri avi e noi, al giorno nostro, ne teniamo in considerazione: servono comportamenti individuali responsabili, intelligenti, senza mai sottovalutare il nemico. Un poco come, alpinisticamente parlando, scrutiamo le pareti nord delle montagne che da sempre attirano il nostro immaginario: hanno carattere severo, quanto suggestivo. Il nord è versante intimo, emotivo: anche arrapante, sessualmente parlando. Ma pericoloso, proprio come questo virus…

Fiumalbo come modello vincente

  

Due suggestive vedute di Fiumalbo

Fiumalbo è un modello vincente, lo   dimostrano i dati: in piena seconda fase pandemica, nessun caso registrato. Senza stravolgere la propria fisionomia, è pure riuscito a rinforzare il proprio carattere attrattivo come località in cui la qualità della vita è migliore. Non a caso, nei fine settimana arrivano, anche incuriositi e increduli, visitatori per capire cos’abbia questo centro montano di magico: esente da covid. Saranno davvero le margolfe a proteggerci? Ci piace pensarlo… Forse, come spesso accade, la verità sta in mezzo ed ecco allora che la gente si perde a visitare il paese e far compere nelle varie botteghe che non sono solo commercio ma diventano presidio territoriale, attrazione per le persone, scambi di idee, il valore di produzioni artigianali, alimentari e non. Al pari dei pastori locali che con le loro greggi monumentano il paesaggio, producono eccellenze alimentari, diventano pure occasione di educazione ambientale.

Tante margolfe anche nel territorio di Sambuca

Treppio, Torri, Sambuca, Campeda, Frassignini, Pavana, tutte località in cui le margolfe abbondano; originate, si dice, dalla consuetudine di popolazioni barbare, Longobardi, Celti e Goti, di decapitare le teste dei nemici uccisi in battaglia ed esporle come trofei all’ingresso delle loro case o capanne. Anche l’ipotesi di una contaminazione pagano-cristiana, tramite i Guardiani di pietra, presenti in edifici destinati alla devozione cristiana, farebbero risalire l’origine delle margolfe, fino poi ai giorni nostri. Di tutto questo, vi rimando al libro sopra citato, meritevole della vostra lettura o, semplicemente, della curiosità che lo stesso suscita; tra l’altro innumerevoli le immagini, molto ben documentare, di queste margolfe.

Le margolfe fanno paura al maligno?

Chiesa e Ponte del Seminario a  Fiumalbo

Forse pure il maligno, in tutte le sue forme e espressioni, ha paura del potere delle margolfe? Diciamo che ci piace pensarlo… Solo con il cuore e il rispetto si può combattere questa pandemia e, forse, con l’aiuto delle margolfe. Andate a Sambuca, curiosate tra le cantonate delle case, sulle facciate di case, stalle o fienili e cercate le margolfe, queste pietre scolpite nella pietra arenaria e poste in bella mostra.
Se poi decidete di capitare in quel di Fiumalbo, non vi spaventate se incontrate Pietro dei Matti che urla: ” A Fiumalbo niente coviddi”, ha ragione, per il momento, di poter essere felice. Se gli chiedete perché non c’è covid, lui vi risponderà, “Ma perché ghemma le margolfe”. Anche su questo ha ragione…


La Redazione

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