E’ una replica essenziale ma netta quella dell’Unione di Comuni Montani Appennino Pistoiese alle accuse di Legambiente Pistoia su “tagli boschivi indiscriminati nelle faggete della Foresta del Teso”. In una conferenza stampa di tre giorni fa (e dettagliatamente in una lettera del presidente Antonio Sessa alla nostra testata) l’associazione ambientalista aveva fatto il punto su tre questioni relative ai territori montani: oltre alle operazioni boschive nel Teso, lo svuotamento della diga di Pavana e l’impianto di biogas di Tana Termini. Di seguito pubblichiamo la nota di Francesco Benesperi, responsabile dell’Area Forestazione dell’Unione.
La replica dell’area forestazione
“In relazione alle allarmistiche notizie diffuse recentemente a mezzo stampa e radiotelevisivo circa ipotetici tagli boschivi indiscriminati nelle faggete della Foresta del Teso, facenti parte del più ampio patrimonio forestale regionale denominato “Complesso Foreste Pistoiesi” gestito da questo Ente, riteniamo doveroso precisare, anche in qualità di soggetto istituzionalmente competente in materia di tutela forestale ai sensi della Legge Forestale n°39/2000 s.m.i, che quanto dichiarato in merito risulta destituito di ogni fondamento.
Le Foreste Regionali Pistoiesi, estese per oltre 8100 ettari, sono gestite infatti ormai da molto tempo attraverso specifici strumenti tecnici di durata pluriennale previsti espressamente dalla normativa regionale, denominati “Piani di Gestione”, che dopo un percorso di validazione a più livelli amministrativi, consentono una efficace e sostenibile pianificazione delle attività selvicolturali.
La Foresta del Teso come la conosciamo oggi, con la sua ricchezza in composizione specifica e vigore vegetativo, è perciò la risultante di tali costanti attenzioni esperte mirate al suo perpetuarsi nel tempo assicurando sviluppo economico e benefici ambientali alle comunità locali ed a quelle metropolitane“.
Il Responsabile Area Forestazione
Unione di Comuni Montani Appennino Pistoiese
Francesco Benesperi