“Il compito principale nella vita di ognuno è dare alla luce se stesso”. In questa frase di Erich Fromm è indicata la direzione verso una vita piena e soddisfacente. Tanta della fatica spesa ogni giorno è legata alla poca fiducia che abbiamo in noi stessi che ci rende incerti, a tratti bloccati.
Cos’è l’autostima
Per Autostima s’intende l’insieme dei giudizi e delle valutazioni che la persona dà di sé. Una raccolta infinita di pullulanti idee che sanciscono il proprio diritto ad accettarsi o, al contrario, invitano a darsi addosso. L’autostima implica la consapevolezza e l’accettazione dei propri limiti e delle proprie risorse. Avere una buona autostima significa conoscersi a fondo, fidarsi delle proprie capacità, prendere atto delle proprie mancanze e adoperarsi per trasformarle in occasioni di cambiamento.
Come nasce l’autostima
L’autostima scaturisce dal confronto tra il nostro sé reale e il nostro sé ideale o meglio tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere. In questo gioca un ruolo fondamentale il confronto con l’altro, nostro amico e nemico che attiva in noi conferme o slanci di invidia.
Distorsioni cognitive falsano continuamente la percezione che abbiamo di noi stessi: basti pensare a quanto una piccola imperfezione o un banale fallimento personale può arrivare ad adombrare l’intera persona e attivare un’interminabile auto-critica.
L’autoefficacia
A due passi dall’Autostima abita l’autoefficacia, intesa come la fiducia nella forza delle proprie azioni e nella capacità di portare a termine gli obiettivi prefissi. Entrambe sono nutrite da piccoli grandi successi e rinforzi esterni positivi ma ciò non basta.
Una sana stima di sé nasce in contesti dove viene stimolata e rinforzata l’esplorazione, fin da piccoli, dove non importa il risultato ma l’impegno, dove si ha la percezione di essere accolti per come siamo, senza sforzo.
Continua poi a prendere campo attraverso la responsabilità che sentiamo nelle situazioni, il cosiddetto locus of control: se sento che i miei risultati dipendono dalle mie azioni e non dall’esterno, sarò più stimolato a migliorare.
Ma ancora più importante è la gentilezza e l’acuto rispetto che concediamo al nostro fragile equilibrio. Questo può permetterci di guardarci allo specchio con la consapevolezza che “la bellezza sta negli occhi di chi guarda”.