Non è vero che in Montagna mancano i progetti; piuttosto la rarefazione dei giovani e della popolazione, in genere, fa sì che sia molto più difficile realizzarli. Inoltre, ma questo è un handicap “antropologico” tutto italiano, c’è la disabitudine a dialogare e lavorare insieme ad obiettivi comuni, sia da parte delle associazioni, sia da parte delle Amministrazioni locali e regionali e quando ciò si verifica, almeno sulla carta, non c’è che rallegrarsi.
La firma dell’estate 2019
L’estate scorsa, a corollario della rievocazione storica degli 800 anni dalla Pace tra Pistoia e Bologna, firmata nel 1219, è stata sottoscritta una importante dichiarazione di intenti tra amministratori locali, provinciali e regionali della Toscana e dell’Emilia Romagna per rivitalizzare i territori più marginali della nostra Montagna.
L’ottica è quella di creare opportunità economiche basate sulla valorizzazione di un turismo lento ed ecosostenibile attraverso le numerose strade ed infrastrutture storiche che un tempo collegavano città, paesi e borgate.
Pensare in rete
Il compito non è facile, anche perché un percorso, per far sì che sia fruibile, abbisogna di opere di rifacimento e manutenzione nonché di strutture di ristoro e di ospitalità che garantiscano supporto ai viandanti, altrimenti esso si riduce a semplice esposizione di cartelli, dietro ai quali si cela “il nulla”, come sa bene chi oggi abita in Montagna.
E’, dunque, un problema prima di metodo, poi di merito: pensare insieme (associazioni locali e amministrazioni) ad una rete di percorsi, con relativi punti di appoggio, e poi dotarsi di agili strumenti che possano dar loro gambe.
LA “CARTA DI BADI”
A questo punto è opportuno dar voce al testo della carta ed agli impegni che hanno sottoscritto i vari amministratori, con la speranza che alle parole seguano i fatti
Memoriale degli 800 anni
“Siamo oggi convenuti a Badi per ricordare quanto avvenne il 6 dicembre 1219 a pochi chilometri da qui, presso Moscacchia, dove si incontrarono i Podestà del Comune di Bologna, Conte Enrico di Rovescala, e del Comune di Pistoia, Orlandino del fu Ermanno da Porcari, accompagnati da molti nobili cittadini, per parlare insieme dei contenuti della pace fra i due Comuni, promulgata il 16 ottobre precedente a Viterbo dal legato papale Ugo, Vescovo di Ostia e di Velletri.
I sottoscritti, rappresentanti delle due Città e delle comunità territoriali che furono un tempo sotto la loro giurisdizione, sottolineano la stabilità dell’assetto definito 800 anni fa e la persistenza delle pacifiche relazioni e delle proficue collaborazioni fra le popolazioni insediate a cavallo del confine, che hanno intrecciato le proprie vite, accomunate dalla dura prova dell’esistenza in montagna e, fino al 1784, dall’appartenenza spirituale alla diocesi bolognese.
Ricordano le grandi opere infrastrutturali che concorsero all’avvio ed al rafforzamento dell’unità nazionale, attraverso l’aumento degli scambi e delle relazioni umane fra i due versanti dell’Appennino.
Rievocano il sacrificio di tanti lavoratori caduti per la loro realizzazione, la fame e i sogni che guidarono i passi dei numerosi emigranti che mossero da queste valli.
Nel solco dei progetti stradali, ferroviari e idroelettrici che in passato hanno dato sostegno ai montanari tosco-emiliani, auspicano nuove collaborazioni per altre iniziative che strutturino il territorio delle alte valli dei bacini del Reno e dell’Ombrone. Iniziative rivolte al consolidamento, alla promozione e allo sviluppo delle attività economiche e sociali delle popolazioni residenti, che sono un presidio essenziale per il mantenimento degli equilibri fisici del territorio e per la cura dell’ambiente, a beneficio anche degli abitanti delle città.
Consapevoli che la garanzia di collegamenti sicuri sia un’esigenza indispensabile per chi vive in montagna e deve spostarsi frequentemente, per avere accesso ai servizi educativi, sociali e sanitari, nonché alle sedi di lavoro, ritengono essenziale che, con la collaborazione di tutti gli enti interessati, la rete stradale sia mantenuta in condizioni tali da garantirne la percorribilità in ogni stagione, a partire dalla Strada Statale 64 “Porrettana” per la quale è urgente la definizione di un programma di messa in sicurezza e di ammodernamento nel tratto toscano.
Si impegnano a cooperare per sostenere e promuovere iniziative rivolte ad assicurare un futuro ai territori montani dei due versanti appenninici, anche attraverso l’insediamento di nuovi abitanti, a partire da:
la valorizzazione della ferrovia Porrettana, infrastruttura base del sistema di trasporto pubblico locale e veicolo di promozione turistica ed escursionistica, anche attraverso l’Associazione TransApp;
la realizzazione del tratto della Ciclovia del Sole, facente parte del percorso Eurovelo 7, che risale la valle del Reno e della Limentra Orientale per collegare Modena e Bologna con Pistoia, Prato e Firenze;
l’apertura di un percorso trekking fra Pistoia e Bologna sulle tracce della storica via medievale Francesca della Sambuca / Maestra di Saragozza;
la realizzazione dell’ippovia Sant’Jacopo sul versante toscano e della sua estensione in territorio emiliano;
l’organizzazione sistematica delle connessioni fra le quattro infrastrutture per costruire una rete di relazioni che favorisca la nascita e il consolidamento di attività economiche e sociali di supporto nei settori dell’accoglienza, della ricettività e delle ristorazione, nonché in quelli delle produzioni tipiche dell’agricoltura e dell’artigianato.
Badi, 20 luglio 2019″
Le firme in calce al documento:
Igor Taruffi Consigliere della Regione Emilia Romagna
Federica Fratoni, Assessore della Regione Toscana Ambiente e difesa del suolo
Valerio Righetti, Consigliere di Sambuca Pistoiese con delega allo Sport, Politiche agricole, Caccia e Pesca.
Luca Marmo, Sindaco di S.Marcello-Piteglio, Presidente Unione Comuni montani Appennino Pistoiese e Presidente della Provincia di Pistoia
Giampaolo Pagliai, Consigliere del Comune di Pistoia per il Sindaco Alessandro Tomasi
Marco Aldrovandi, Sindaco di Castel di Casio
Annamaria Masinara, Assessore del Comune di Camugnano Rapporti con il personale, Turismo, Rapporti con le Pro Loco, Sport
Appuntamento a Sambuca
Per iniziare a concretizzare gli impegni di cooperazione assunti, l’associazione Amo la Montagna, che ha collaborato con la pro loco di Badi nell’organizzazione della rievocazione storica e del convegno fra Amministrazioni pubbliche ed Associazioni della Montagna, intende promuovere un incontro a Sambuca nella primavera 2020.
Il precedente articolo sulla Carta di Badi
L’antica pace fra Pistoia e Bologna: un auspicio per la collaborazione fra terre di confine