SAN MARCELLO PITEGLIO – Il Comune di San Marcello Piteglio ha ricevuto il progetto esecutivo per l’installazione della banda ultra larga sul proprio territorio. L’intervento fa parte della “Strategia italiana per la banda ultra larga”, che ha l’obiettivo di contribuire a ridurre il gap infrastrutturale e di mercato esistente nel Paese, creando condizioni più favorevoli allo sviluppo integrato delle infrastrutture di telecomunicazione fisse e mobili.
Fondi nazionali e comunitari
Il progetto è cofinanziato da interventi del Governo tramite fondi nazionali e fondi comunitari assegnati dalle Regioni al Ministero dello Sviluppo economico in base a un accordo quadro Stato – Regioni. Per quanto riguarda il territorio comunale, si fonda su una convenzione firmata dall’allora Comune di San Marcello Pistoiese con Infratel, il soggetto gestore degli interventi costituto ad hoc per il Piano nazionale dal Ministero dello Sviluppo economico. Il Comune di San Marcello Piteglio è tra i primi quindici territori della Regione Toscana in cui saranno attivati i lavori.
Banda larga in parte già presente
Il territorio comunale è già stato oggetto di interventi relativi alla banda larga nelle frazioni dell’ex Comune di Piteglio e nella zona di Lizzano: lì la portata della rete internet è passata da 2 a 20 mbps.
L’installazione della banda ultra larga costituisce una nuova fase dell’intervento, che potrà garantire tramite la fibra ottica connessioni fino a 100 mbps. L’operazione è particolarmente attesa dalle imprese del territorio, che in alcuni casi vivono situazioni di estremo disagio.
Gli interventi previsti
La connessione in fibra ottica correrà da Pontepetri a Mammiano intercettando tutte le frazioni e, in particolare, tutte le aree produttive (area Ex Sedi, il Cassero, Occhiali, Oppiaccio, Mammiano). Per realizzare l’infrastruttura di rete saranno connesse le centrali di San Marcello, Maresca e Campo Tizzoro e sarà realizzato un locale terminazione apparati (“Shelter”) nei pressi del Palazzetto Pertini, per il quale il Comune sta rilasciando un’apposita autorizzazione.
L’infrastruttura di nuova posa in fibra ottica, che coprirà decine di chilometri, sarà connessa all’infrastruttura Tim esistente (da San Marcello a Maresca), all’infrastruttura Infratel esistente (da San Marcello a Lizzano) e all’infrastruttura del Comune esistente, presente in zone specifiche e pronta per l’attivazione.
I tempi dell’intervento
L’intero intervento sarà realizzato in circa 18/24 mesi dall’avvio dei lavori. I tempi sono subordinati all’autorizzazione per la centralina di Bardalone (in corso di emissione) e a specifiche autorizzazioni del genio civile e della Sovrintendenza per i beni culturali.
Le connessioni
L’intervento prevede la connessione diretta di circa trenta edifici pubblici – in particolare le scuole – o a uso pubblico con la fibra ottica (la cosiddetta Ftth, “Fiber to the home”).
I privati e le aziende potranno connettersi dopo la conclusione dei lavori (prevista per l’anno 2021-22) attraverso i servizi offerti dagli operatori di mercato.
Potranno agganciarsi direttamente alla fibra ottica tramite un operatore di mercato tutti gli edifici situati entro 40 metri dal passaggio della fibra. Coloro che non si connetteranno alla fibra beneficeranno comunque di una connessione ottimizzata dalle centrali anche attraverso il cosiddetto “doppino telefonico”.
“Colta l’occasione dell’innovazione digitale”
“Questo intervento, seppur in fase iniziale – commenta l’assessore Giacomo Buonomini – garantirà nel corso dei prossimi due/tre anni la completa soluzione ai problemi di connessione delle aree produttive, permettendo l’accesso diretto alla fibra a tutti gli edifici e alle attività principali del territorio e garantendo la possibilità di usufruire di una connessione di migliore qualità anche alle singole utenze private. Tutte condizioni necessarie per cogliere le possibilità offerte dall’innovazione digitale e non restare indietro”.
Ampliare la copertura cellulare
Allo stesso tempo l’amministrazione sta lavorando per garantire una copertura cellulare più adeguata ad alcune parti del territorio comunale che ancora non beneficiano di una buona qualità del servizio, particolarmente la Val di Forfora. Sono allo studio soluzioni di copertura basate su ponti radio intermedi in grado di rimbalzare il segnale verso le zone ancora scarsamente raggiunte.