CAMPO TIZZORO (SAN MARCELLO PITEGLIO) – Due giorni di intenso lavoro per inaugurare la sede dell’impianto della Società Consortile a Responsabilità Limitata del Progetto Mo.To.R.E., organizzare un convegno scientifico e una tavola rotonda con esperti del CNR, politici, dirigenti della Regione Toscana e rappresentanti di settore. Il tutto si è svolto nella sede di Mo.To.R.E. (acronimo di Montagna Toscana Ricerca Energie), nell’area ex Se.Di. di Campo Tizzoro. C’era tanta gente, tante autorità, diversi esperti e tanta voglia di conoscere il risultato di un lungo lavoro prodotto in anni di incubazione di questo progetto.
Un modello di sviluppo
Un progetto, oggi diventato realtà, con l’ambizione di essere “Un modello di sviluppo per i territori montani”. Le premesse ci sono tutte perché ciò si avveri, come ha sostenuto l’assessore regionale Marco Remaschi quando ha sottolineato che sulla montagna pistoiese ci sono idee, imprenditoria in grado di realizzarle, motivi questi che hanno spinto la Regione Toscana a finanziare questa iniziativa. “Qui i soldi pubblici sono stati spesi bene – ha sottolineato Remaschi -. Qui c’è un esempio che vogliamo diventi un progetto pilota non solo per la Toscana. Anche se ora comincia il vero lavoro”. In sostanza il vero lavoro è riassumibile con innovazione al servizio dello sviluppo.
L’assessore Remaschi, secondo da destra, durante il convegno, con Vanni, Marmo, Tanganelli e Buonomini
Il nuovo combustibile di nome “cippatino”
Il progetto è stato realizzato col piano PIF (Progetti Integrati di Filiera) della Regione Toscana, ovvero progetti miranti ad aggregare gli attori di una filiera agroalimentare o forestale. In questo caso si produce “cippato”, ormai da anni felicemente impiegato in impianti di riscaldamento o condizionamento o in quelli per produrre energia elettrica, dal quale si ricava l’ultima trovata, il “cippatino”, una vera e propria novità tecnologica di combustibile che potrebbe diventare un temibile concorrente del pellet. La filosofia che sta alla base di questo innovativo prodotto è quella della filiera corta ovvero riuscire a sfruttare adeguatamente le risorse del bosco, dare loro valore e creare occupazione in loco. Più in generale il progetto nasce per realizzare un luogo dove fare ricerca, innovazione e sviluppo sulle energie rinnovabili, a partire dalle risorse della montagna.
I sostenitori del progetto
A fare gli onori di casa è toccato al presidente della Società Consortile a Responsabilità Limitata MO.TO.R.E., Luca Tanganelli, che ha ripercorso le tante tappe e i molti problemi incontrati in questi anni di lavoro. Ha voluto ringraziare chi ha sostenuto concretamente il progetto: il Comune di San Marcello Piteglio, AIL, Associazione Italiana Energie Agroforestali, Banca Alta Toscana, Cassa di Risparmio di Orvieto, CIA Toscana Centro, CNA Toscana Centro, Dynamo Camp, GAL Garfagnana, Social Valley e Stefano Coiai, direttore dell’incubatore dell’Alta Garfagnana. E ha ringraziato Valerio Marchioni, primo presidente del Consorzio e Rossana Paccagnini che lo ha succeduto e proseguito il lavoro, fino ad un anno fa.
Le 7 aziende del consorzio
Il consorzio Motore è composto di sette aziende, provenienti da diversi settori diversi far loro, ma complementari: Argos Engineering – studio di progettazione; Centro Ricerche e Attività Industriali – studi ingegneria e consulenza tecnica; Idrotec – azienda del settore impiantistico; Orlandini Antonio – Azienda forestale; Rinfreschi Enrico – studio di ingegneria; Stern Progetti srl – azienda del settore meccanico; UTL Informatica – Azienda che si occupa di informatica e telecomunicazioni. Fra le autorità che sono intervenute il sindaco Luca Marmo, il presidente della provincia Rinaldo Vanni, l’assessore allo sviluppo economico, Giacomo Buonomini.
Il convegno
Il pubblico al convegno di venerdì mattina
Il giorno successivo, venerdì 23 novembre, è stata la volta del convegno scientifico dal suggestivo titolo: “Il ‘volano’ delle energie sostenibili”, naturalmente riferito al progetto Mo.To,RE. Molti gli intervenuti fra i quali l’assessore regionale Federica Fratoni che è stata molto esplicita sul futuro sostenendo che dobbiamo, tutti, mettere in campo molto coraggio per coniugare economia, innovazione e ambiente. Inoltre ha sottolineato come sia indispensabile l’alleggerimento dei processi burocratici e incamminarsi verso una economia circolare. Moltissimi e qualificati sono stati gli interventi successivi: Argeo Bartolomei che ha presentato il progetto Motore, dal presente al futuro; Sandro Orlandini presidente di CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) Toscana Centro, che ha affrontato il tema dell’economia forestale e dell’economia sociale della Montagna; Barbara Gatta di CNA Nazionale, che ha parlato di economia circolare sviluppo e energie sostenibili, rifiuti come risorse; Nicola Fantini del CNR e EEN (Enterprise Europe Network), che ha trattato il tema dell’attività di ricerca e l’esponente di ENEA, che si è soffermato sulle Bio-Energie come motori di sviluppo di territori montani.
La tavola rotonda
La tavola rotonda di venerdì pomeriggio
Nel pomeriggio è stata la volta della tavola rotonda: “Come fare sinergia tra mondo della ricerca e delle imprese”, condotto da chi scrive. La tavola rotonda è stata animata da Giacomo Buonomini, assessore alla sviluppo del Comune di San Marcello Piteglio, Argeo Bartolomei, referente scientifico del Progetto Motore, Sandro Orlandini (CIA), Andrea di Benedetto, presidente CNA Toscana, Nicola Fantini del CNR e Caporale Albino, dirigente della Regione Toscana.
In sintesi estrema. Buonomini: qui si può fare impresa, ci sono agevolazioni per chi viene ad investire nel nostro comune. Bartolomei: noi crediamo fermamente in questo progetto e il futuro ci darà ragione. Orlandini: bisogna ragionare da imprenditori e non perché ci sono i contributi pubblici. De Benedetto: ho visto uscire il “cippatino” dalle macchine, qui si produce davvero con materia prima nostra. Fantini: qui c’è un’idea innovativa. Mi è piaciuta. Questo è un territorio pieno di competenze. Caporale, infine, ha fatto discorso molto articolato nel quale ha chiarito la posizione della Regione Toscana in merito all’erogazione dei contributi. Ha puntato sull’indispensabilità dell’innovazione, affermando che il futuro, anche delle piccole imprese, è di andare sul mercato. Il progetto motore può essere una start up.