Abetone, L'arte artigiana  |  novembre 27, 2018

La Casina di Abetone nella guida Osterie d’Italia 2019

Prestigioso riconoscimento al locale di terza generazione, che compie 70 anni di attività. La festa con un pranzo in compagnia di diversi soci della condotta Slow Food Montagna Pistoiese. I titolari Valentina e Giacomo Santi: “Valorizzata la nostra impresa e tutto il territorio”. Il menu si caratterizza per diversi piatti della tradizione locale, dai funghi al peposo di cervo, dal cinghiale al capriolo all’arancia. E la torta al cioccolato che è una vera specialità

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Nella foto da sinistra: Giacomo, Enrica, Valentina (col figlio) Walter Mandolini e Michelangelo Vangelisti.

ABETONE – C’è anche La Casina di Abetone nella guida Osterie d’Italia 2019, prestigioso “Sussidiario del mangiar bene all’italiana”, che ospita 1.617 locali consigliati da Slow Food (editore della testata). Un riconoscimento che arriva dopo anni di esperienza di grande cucina, su segnalazione dei clienti del locale e naturalmente dopo severi controlli da parte di esperti della guida, che è stato festeggiato con un grande pranzo, in compagnia di molti soci della condotta Slow Food Montagna Pistoiese accompagnati da due loro dirigenti, il presidente Michelangelo Vangelisti e Walter Mandolini.

 La guida “Osterie d’Italia”

Il premio nel 70esimo compleanno

Per l’Osteria La Casina un premio che giunge in un anno speciale perché il locale compie quest’anno i 70 anni dall’apertura. “Siamo alla terza generazione – dicono Valentina e Giacomo Santi, figli di Enrica Zanni e titolari del locale -. Siamo molto contenti perché è un riconoscimento che valorizza, oltre che un’impresa di pregio, tutta la zona di Abetone”. Aggiunge Enrica, l’ottima cuoca: “È un regalo di compleanno che gratifica la nostra cucina nella quale tendiamo ad impiegare molti prodotti locali che sono richiesti e graditi”.

La particolare segnalazione della guida

A proposito della Casina sulla guida si legge: “Da segnalare anche l’importante proposta di pasticceria che ne fa un punto di riferimento per colazioni e merende. Il menu ha caratteristiche ‘montanare’, con molti piatti tipici di questo tipo di cucina: polenta con i funghi, pappardelle al ragù di cervo, cinghiale con la polenta, peposo di cervo, capriolo all’arancia, torta al cioccolato che è una vera specialità”.

La Casina alla terza generazione

Valentina ricorda che La Casina fu realizzata da suo nonno, Saverio Zanni, padre di mamma Enrica. Il nome deriva dal fatto che inizialmente il fabbricato era di dimensioni ridotte ed è stato successivamente ampliato fino alle attuali, ben più ampie. All’inizio vi si servivano cioccolate calde, thé, bibite e piccoli piatti, poi il lavoro è cresciuto fino ad impegnare l’intera famiglia. Valentina ha anche lasciato gli studi per dedicarsi a questa attività.

Slow Food Montagna Pistoiese

Interessante il lavoro svolto in montagna dalla condotta Slow Food Montagna Pistoiese che ha organizzato diverse manifestazioni fra cui vale la pena ricordare il Master sul vino fatto con la presenza di un enologo che ha spiegato come si possa degustare il vino ed ha avuto un grande successo. La condotta ha partecipato, con la collaborazione dell’Unione di Comuni e l’Ecomuseo, al Salone del gusto di Torino, dove ha allestito 2 laboratori il primo dei quali presentava il pecorino a latte crudo, prodotto sulla montagna pistoiese, e il secondo il “Pan di legno” ovvero sono stati cucinati dei necci di farina dolce, ottenendo successo.


La Redazione

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