Gara da prendere con le molle
PISTOIA – E’ mancata la fortuna, stavolta però è mancato anche il valore. Poca emotività in campo, ha commentato Ramagli con ragione da vendere. Poca garra, poco pathos, un’amichevole da prendere con le molle – dunque – perchè probabilmente nessuna delle due squadre ha messo davvero l’anima in questa sfida, calendarizzata tra tanti carichi di lavoro sul piano fisico e tanta strada ancora da fare sul piano tecnico nella ricerca del famoso amalgama.
Poche idee e pochissima difesa
Tutto vero, concordo con il coach. Una partita che è sembrata poco più di una sgambata, con pochi spunti degni di nota e tanta noia. Quasi dispiace di aver speso un deca per vedere uno spettacolo del genere, mi sia concesso, ma questo è un altro discorso. Un corri e tira con poche idee e pochissima difesa, con un primo tempo caratterizzato da tanti, probabilmente troppi, punti – un parziale inverosimile da immaginare in una partita di campionato – una ripresa dove la via del canestro è stata decisamente smarrita. Cosa pensare, dunque, quali pur minime indicazioni andare a cercare al termine della partita con Reggio Emilia?
I primi numeri
Per quello che vale a fine settembre, qualche numero può cominciare a suggerire qualche idea. Avessi potuto, a fine primo tempo avrei chiesto a Ramagli se quella contro cui giocavamo era un’avversaria diretta per la corsa alla salvezza oppure qualcosa di meglio. Reggio, ad onor del vero, lamentava tre assenze – di cui almeno due di peso – ed ha giocato buona parte della sfida con Griffin condizionato dai 3 falli, spesi in un batter d’occhio ad inizio partita. Nonostante questo, a fine primo tempo aveva segnato 44 punti, nel terzo quarto ne ha segnati 23 e nell’ultimo, grazie a Dio, solo 15.
Difesa, cantiere aperto
Ora, sono tra quelli che reputa che uno dei marchi di fabbrica del nostro coach sia una bella difesa, però ecco, pur concedendo tutte le attenuanti del caso, probabilmente sui meccanismi nella metà campo difensiva il cantiere è stato appena aperto. Mentre vedevo i reggiani segnare non ho potuto fare a meno di pensare al cinquantello preso anche da Udine nei primi venti di gioco. Vero, Auda è appena arrivato e Kroubally ha giocato poco e niente, dunque nessun allarme ma resta la curiosità – questa sì – di verificare fin dal prossimo torneo i progressi nella costruzione del fortino.
Reparto lunghi da aggiustare
Vi era poi – appunto – la voglia di vedere i lunghi, finalmente potevamo schierare i due titolari nello starting five ed apprezzare l’impatto di Severini, promosso a pieni voti, e Di Pizzo – rivedibile, mettiamola così – sulla partita. Il dato che mi è saltato all’occhio, nonostante lo scarso utilizzo di Griffin da parte di coach Cagnardi, è stato quello sui rimbalzi, 42 a 32 a favore di Reggio. Ora, scontrarsi con un armadio come Cervi non è mai cosa banale e, per fortuna, non capiterà tutte le domeniche, però – anche su questo aspetto – cantiere aperto e lavori in corso perché c’è ancora tanta strada da fare.
Dominique “felice”: un buon segno
Ho osservato Dominique con particolare attenzione, dopo un inizio scoppiettante è sembrato dedicarsi al piccolo trotto, adeguandosi al clima generale da partitella al campetto. Mi piace tuttavia segnalare un suo post su Instagram scritto al termine della partita, quello in cui Johnson ha dichiarato di sentirsi felice, a differenza dello scorso anno a Venezia. Buon segno, via, un ottimo americano che si trova bene e gioca sereno non potrà che far divertire anche noi sugli spalti, è lecito sperarlo.
Il bicchiere mezzo pieno
Vi è anche il bicchiere mezzo pieno, naturalmente. Bene o male, nei primi venti minuti abbiamo segnato 49 punti e nei secondi venti abbiamo sbagliati alcuni tiri costruiti davvero bene, mostrando a tratti una bella circolazione di palla. Sul piano della costruzione del gioco abbiamo certamente convinto più noi di Reggio, in più di un momento. Martini e Bolpin hanno confermato di avere buoni numeri e la faccia giusta, Kerron Johnson ha mostrato ancora una volta di poter essere un bel guanto, almeno quando decide di piegare le gambe e difendere forte. Abbiamo perso, è vero, ma il risultato finale lascia il tempo che trova.
Pesaro si avvicina, mancano due settimane e tutti non vediamo l’ora di scaldare l’ugola. Il calendario certamente non aiuta, ma la fiducia nella serietà del lavoro dello staff e della squadra, oltre che sul raggiungimento della salvezza finale, è intatta. Forza ragazzi, noi ci crediamo.
I tabellini della partita
OriOra Pistoia – Grissin Bon Reggio Emilia 78-82
PISTOIA: Della Rosa 1, Johnson K. 8, Peak 11, Johnson D. 12, Querci ne, Martini 6, Bolpin 7, Krubally 10, Di Pizzo, Severini 12, Auda 11. All. Ramagli
REGGIO EMILIA: Mussini 15, Ledo 13, Candi 11, Vigori 1, Butterfield 17, Diouf ne, Cervi 12, Soviero, Dellosto, Griffin 6, De Vico ne, Tchewa 7. All. Cagnardi
Parziali: 27-24, 49-44, 66-67
LA FOTOGALLERY di Daniele Bettazzi
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Le immagini della gara sono di Daniele Bettazzi