PITEGLIO – E’ stata inaugurata lo scorso 7 luglio e resterà aperta fino al 28, nella Sala della Musica, a Piteglio, la mostra della pittrice Margherita Biondi. L’esposizione, intitolata “Il colore artistico”, è organizzata dall’Associazione Culturale Ricreativa Vivere Piteglio, con il patrocinio del Comune di San Marcello Piteglio, ed è visitabile tutti i giorni con orario di apertura del Circolo Bar-caffè annesso alla Sala della Musica, fino al 28 luglio compreso.
Una pittura figurativa
Molto interessante la pittura di questa artista, che la impiega come uno strumento per allontanarsi dalla vita presente sempre in bianco e nero, senza alcuna tonalità di grigio, dove il nero rappresenta le problematiche difficili e dolorose di tutti i giorni, mentre il bianco diventa la luce filtrata del ricordo. Un ricordo che nel suo caso non è mai evanescente, ma è ben marcato, capace di ricomporsi nei colori intensi dell’arcobaleno; diventa poi dolce come la spensieratezza del tempo che fu capace di riportarla in un mondo ideale ormai scomparso. Generalmente impiega colori ad olio o acrilici, raramente usa la spatola, spesso dipinge dal vero, altre volte fruga nella memoria o ricerca nella fantasia. La sua è una pittura figurativa, i suoi temi sono fiori, nature morte, qualche ritratto, ma soprattutto il paesaggio della Montagna dove ha vissuto, il padule che ha frequentato per anni, Pistoia dove vive ed il mare dove spesso va a cercare il rumore dell’acqua ed il sole intenso che esalta il colore.
Le sue mostre
Di rilievo la sua carriera. Dal 2003 al 2017 ha esposto a Pistoia, Pescia, Monsummano Terme, Montecarlo di Lucca, Massarosa, Livorno, Porretta Terme, Fiesole, Firenze, Forlì, Cesenatico, Riccione, Rimini, Cremona, Reggio Emilia, Padova, Lignano Sabbiadoro, Pordenone, Levanto, Volterra, Roma, Parigi ed anche a Barcellona; tra i riconoscimenti nel 2003 a Bolsena, il primo premio di pittura estemporanea nella mostra dal titolo I colori del lago.
Cosa dice di sé
Margherita Biondi è nata a Campo Tizzoro e vive a Pistoia dove ha svolta la professione di insegnante di scuola media. Dice di sé: “Ho cercato di trovare una tecnica espressiva personale che mi rappresentasse. Amo il mio mondo un po’ fantastico a volte un po’ fiabesco dove mi rifugio dimenticando la realtà e tutti i fatti angoscianti che ci circondano. I colori vivaci e luminosi che scelgo mi aiutano a scacciare il grigio dell’esistenza ed il nero della paura”.