Personaggi e Interpreti  |  marzo 24, 2018

Campo Tizzoro, il paese, il mondo e … un ponte sospeso sconosciuto

Domenica 25 alla Dynamo Camp la presentazione del settimo libro di Roberto Prioreschi dell'Antologia dei 100 anni. Protagonista del volume il "mondo" realizzato degli Orlando: lo stabilimento SMI, gli insediamenti abitativi, i rifugi sotterranei. Con la ciliegina delle due “scoperte”: il ponte sul Torrente Maresca, forse il primo costruito in Montagna, e le cartoline dei Fratelli Alinari

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CAMPO TIZZORO (SAN MARCELLO PITEGLIO) – “Campo Tizzoro , un paese, un mondo”, è il titolo dell’ultimo lavoro di Roberto Prioreschi che sarà presentato al pubblico domani, domenica 25 marzo, alle 16, alla Dynamo Camp, a Limestre Come al solito la presentazione sarà uno spettacolo arricchito da filmati inediti, proiezioni di cartoline e immagini rare, canti della Corale Santa Barbara di Campo Tizzoro, letture di brani scelti e molto altro.

Quindi, in un minuscolo paese c’è un mondo, ci racconta il libro di Prioreschi. Anzi c’è un mondo sotto e sopra: lo stabilimento, gli insediamenti abitativi, i rifugi sotterranei realizzati dalla SMI a Campo Tizzoro. Sembra incredibile, ma è” il mondo” che l’autore si è impegnato a far conoscere nel settimo libro della sua Antologia dei 100 anni. Ce ne parla il suo autore

Cosa ha ispirato il libro

“Il libro è stato ispirato da una gita fatta nel 1997 a Campo Tizzoro, insieme a mia moglie, allo studioso Riccardo Talini ed altre trenta persone che presero parte ad un giro dedicato alla scoperta di Campo Tizzoro, paese dove c’è moltissimo da far vedere – spiega Prioreschi -. Nell’occasione regalai ai presenti un volumetto che avevo intitolato: ‘Una domenica … a Campo Tizzoro …‘, quasi una provocazione che però ebbe un ottimo successo”.

Il contenuto

“Il contenuto del libro? La risposta è nel sottotitolo: un mondo. Basti pensare a cosa gli Orlando sono riusciti a fare. Luigi Orlando realizza lo stabilimento e suo figlio, Salvatore, realizza straordinarie opere sociali. Le abitazioni per le maestranze, la farmacia con annesso ambulatorio, la scuola elementare e l’asilo che unisce fra loro con un tunnel sotterraneo per evitare ai bambini di attraversare la soprastante strada, la statale 66. Realizza impianti sportivi come il tennis, il pattinaggio, il bocciodromo. Poi la mensa e la dispensa, infine nel 1940 la chiesa”.

La qualità delle opere

Tutto era anche dovuto alla fabbrica da far funzionare. “Certo, ma c’era molta attenzione – argomenta ancora Prioreschi -. Basti guardare alla qualità dell’abitare. Non solo sono stati realizzati dalla società gli appartamenti per le famiglie degli operai, ma anche l’orto e il giardino, la cantina o la legnaia. Inoltre molti fabbricati godono di adeguati spazi fra un’abitazione e l’altra. Per non parlare del Villaggio Salvatore Orlando o delle “Case Svizzere” che sono pregevoli realizzazioni anche da un punto di vista urbanistico. Oggi molto spesso si son costruite intere periferie prive di servizi”.

Le due “scoperte”

A tutto questo si possono aggiungere due scoperte, sconosciute alla maggioranza delle persone da considerarsi rare e preziose: un ponte sospeso sul Torrente Maresca, forse il primo costruito in Montagna e cartoline dei Fratelli Alinari, dedicate alla chiesa e al villaggio di Campo Tizzoro che sono documenti rilevanti.

 

 

A sinistra Gruppo di operai negli anni 1915-1918 (cartolina della collezione Stefano Bargellini) e l ’unica cartolina della Montagna Pistoiese dei Fratelli Alinari (il Rinascimento di Sara Corrieri)

 

A sinistra un gruppo di impiegati del laboratorio chimico (grembiule bianco) e del laboratorio fisico (grembiule nero) negli anni ‘40 (collezione Gloria Andreoli) e la visita di Donna Carla Gronchi, moglie del Presidente della Repubblica, all’asilo del 21 giugno 1958 (archivio dell’autore)


La Redazione

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