Premessa parte prima
PISTOIA – Si avvicinano le elezioni e, non avendo mai perso la passione per la politica, ma rifiutando da tempo l’incasellamento in questo o quel partito e mal sopportando che il mio pensiero possa essere omologato in categorie fisse – a mio avviso il concetto di destra, centro o sinistra ha ancora un peso, ma non nel senso che intendono in molti – mi trovo spesso a confrontarmi con persone che hanno molte più certezze di me. Mi domando, come fanno? Come orientano le loro scelte ed i loro giudizi? Davvero c’è qualcuno che può dire – eccezion fatta, ovviamente, per i tecnici – di conoscere i lavori parlamentari? Qualcuno conosce esattamente i disegni o le proposte di legge che Tizio, Caio e Sempronio di questo o quel partito hanno effettivamente presentato? Qualcuno si è mai letto i documenti ufficiali che costituiscono la finanziaria? Oppure ci si accontenta dello slogan di turno e dei presunti valori di fondo e si vota in coscienza quella che ci sembra la scelta migliore? Io dico che, pur non essendo particolarmente tecnici, tutti prima del 4 marzo ci saremo fatti un’opinione.
Premessa parte seconda
Semplificando, chi esce dal cinema o da teatro esprimendo un giudizio su quello che ha visto, è necessariamente un attore? Un regista? Conosce il budget preciso? Conosce le difficoltà di una produzione di qualità? No, salvo qualche rara e lodevole eccezione siamo tutti più o meno in grado di dire se ci è piaciuto quello che abbiamo visto, se ci siamo divertiti e se meritava o meno spendere i soldi per il biglietto. Di più, molto spesso il giudizio è in qualche modo condizionato dalle simpatie o antipatie per Tizio e Caio, è normale sia così. E’ la vita, a volte generosa a volte ingiusta, chi si espone al pubblico deve mettere in conto che prenderà un applauso o un fischio di troppo.
La passione va alimentata
Tutta questa premessa, dunque, per dire quanto sia stucchevole, insensata, poco coraggiosa, piatta, moscia ed insipida questa campagna contro ogni possibile pensiero critico. A parte il fatto, fin troppo banale, che la passione vera vive anche di eccessi che, finché restano nei limiti, sono il bello di questa piazza; ma il punto non è solo questo, qui si tratta di onestà intellettuale nei confronti – in primis – proprio di chi è oggetto di critica. Se dicessimo bene, bravo, bis sempre e comunque, sarebbe difficilmente apprezzabile un momento come quello di oggi, in cui giustamente i complimenti devono sprecarsi, sia per il coach che per i ragazzacci.
Contro Cremona il volto giusto
Domenica sera, infatti, ci siamo divertiti. Nella partita contro Cremona abbiamo visto un gruppo vero, disposto a mangiare gli avversari, disposto a fare fatica ed a non lasciarsi abbattere dalle difficoltà. Non potevamo permetterci il lusso di perdere per questioni di classifica, ma sono certo che, per l’atteggiamento e la garra viste in campo, non sarebbero mancati gli applausi convinti anche in caso di sconfitta.
Sarebbe ingeneroso sottolineare la mancanza, nelle file di Cremona, di uno dei loro terminali offensivi principali, i nostri hanno strameritato la vittoria e sono ragionevolmente certo che l’avrebbero spuntata anche contro un avversario al completo.
La rivincita di Bond
E’ stata, per certi versi, la rivincita di Jaylen Bond. Potete stare certi che non rimangio una virgola di quanto scritto fino ad oggi, ma – confidando nelle conferma dei progressi fin dalla prossima trasferta di Avellino – non posso che spellarmi le mani davanti ai suoi primi 4 minuti di partita, finalmente qualcosa di buono anche da 007. Qualcuno si è chiesto il motivo per cui è stato messo in panchina dopo un inizio così esaltante e, passatemi la battuta, veniva da pensare che – vista l’impennata della quotazione del giocatore – fosse stato immediatamente venduto e non volessero rischiare l’infortunio. Scherzi a parte, al rientro in campo si sono rivisti alcuni dei suoi pasticci più classici, ma metterei la firma per vederlo giocare sempre così e per vedergli strappare 15 rimbalzi. Chapeau, Jaylen!
E la rivincita di coach Esposito
E’ stata, per altri versi, la rivincita di Vincenzino, palesemente infastidito per alcune chiacchiere e – mi è stato riferito – volgarmente e stupidamente aggredito da un “tifoso” al termine della partita. Non so immaginare – ed in tutta franchezza non ha molta importanza – se il coach si è irritato anche per alcuni commenti letti su questa pagina, resta il fatto che la squadra messa in campo contro Cremona ha fatto stropicciare gli occhi principalmente per la ritrovata intensità difensiva, che si dava ormai per persa da tempo. Chapeau anche a Vincenzo, anche per l’equilibrio dimostrato in sala stampa dopo la provocazione dagli spalti. Dati alla mano, la squadra ha vinto 2 delle ultime 3 partite e, dopo tante settimane di lavoro in emergenza, sembra aver finalmente intravisto il faro che la guiderà verso il porto, al riparo dal mare in tempesta. Vincenzo non è Dio e può essere certamente criticato, ma non può seriamente essere messo in discussione.
Adesso, tutti ad Avellino a giocare una partita senza ansia da prestazione, in attesa di sfide più alla portata dove costruiremo la salvezza. Avanti così, ragazzi.