CUTIGLIANO – Una gran bella festa domenica scorsa, 3 dicembre, a Cutigliano nella sede del Palazzo Comunale per festeggiare i quaranta anni di vita del Coro CAT, Cantori Appennino Toscano. Tanta gente, tanti ex coristi che si sono uniti ai loro vecchi cantanti, e amici, componenti dell’attuale Coro. Molte le autorità. Emozioni a non finire quando il Coro Cat ha intonato i canti tradizionali del proprio repertorio, anche molti occhi lucidi. L’auspicio di tutti i presenti è stato che il Coro Cat continui ad essere un vero messaggero e promotore della Montagna, del suo turismo, del suo nome.
L’inizio di tutto nel 1977
Quarantanninsieme, un titolo non immediatamente decifrabile per indicare una pubblicazione, un volume di oltre 160 pagine, che racconta una storia non comune di un gruppo di persone che quaranta anni orsono si mise insieme a cantare nella falegnameria di Silvio Seghi, soprannominato “Cacchio”. Silvio era un falegname che oltre ad essere un vero artista nel campo delle incisioni del legno era un amante della musica e del bel canto. Siamo a Pianosinatico sui monti della Montagna Pistoiese dove nasce nel 1977 il coro CAT.
Il ricordo della storico direttore Valgiusti
Valgiusti, lo storico direttore del gruppo, candidamente confessa di essersi molto impegnato e di aver fatto un’enorme fatica a rimettere accuratamente insieme le importanti manifestazioni artistiche cui il gruppo ha partecipato in questi quaranta anni. “Nel corso degli anni – scrive nella presentazione Gabriella Aschieri -, l’attività è stata intensa: il Coro ha partecipato a numerose manifestazioni locali, nazionali, a trasferte all’estero, raccogliendo ovunque consensi. Non si contano i diplomi d’onore, anche a livello internazionale, di cui il Coro si può vantare. Inoltre, molte sono le incisioni realizzate dal gruppo, sia su nastro che su cd l’ultima delle quali risale al 2009 ed ha il titolo “’l nostro canto…la nostra preghiera’. Alcuni canti sono entrati a far parte di una raccolta nazionale di melodie popolari in una prestigiosa collana edita da ‘Il vecchio Mulino’”.
Un volume diviso in tre capitoli
Il volume è suddiviso in tre capitoli: Le Origini 1977 – 1988; Ieri 1989 – 2010 e Oggi 2011- 2017 e non rappresenta un semplice viaggio nei ricordi, ma la testimonianza che il serio lavoro e l’impegno nel campo della ricerca non costituiscono solo un patrimonio di cui non possiamo fare a meno, ma la testimonianza della cultura di popolazioni strettamente legate al territorio in cui vivono e che vogliono concretamente difendere. Questa è la sintesi che deriva dalla lettura delle testimonianze, non solo del Maestro Valgiusti, ma del presidente Francesco Rossi, del segretario Mario Ferrari, del cassiere Edi Sichi o dell’ex presidente Florio Franceschi e di molti altri appassionati che hanno voluto portare e scrivere la loro testimonianza.
