PISTOIA. Non è semplice scrivere il pezzo, oggi. Non è semplice non tanto – come qualcuno può essere portato a credere – perché manca lo spunto polemico, non è questo il problema. Il punto è che, in condizioni normali, oggi sarebbe un piacere sottolineare quanto la reazione del gruppo vi sia stata, quanto sia stata recuperata fiducia in ottica delle prossime due sfide interne contro Torino e Pesaro, quanto ci sia soddisfazione per aver visto giocare a pallacanestro durante 40 minuti di sostanza e tenuta mentale. Queste considerazioni, però, tra l’altro decisamente condivise anche dagli amici della sala stampa che ho letto in questi giorni, escono nettamente depotenziate alla luce dell’incredibile conferenza stampa rilasciata da Maltinti qualche giorno prima della trasferta in laguna.
Tifoseria paziente
In un clima in cui, dopo un meno 48, la tifoseria più civile che si sia mai vista si è limitata a chiedere impegno senza creare tensioni o malumore, in un clima in cui la stampa non ha creato particolari allarmismi, venire convocati per continuare a chiedere che si remi tutti nella stessa direzione è un qualcosa che solo a Pistoia, credo, possa succedere. Solo da noi quando chiedo al Presidente chi è il destinatario di quelle parole – “con chi ce l’hai, Roberto?” – mi viene risposto che non c’è nessun destinatario particolare, semplicemente lui si vuole travestire da dottore e somministrare il vaccino prima che venga l’influenza a tutto l’ambiente.
Criticare è lecito
Eppure, dopo un meno 48, nessuno ha chiesto la testa di alcun tesserato, nessuno ha insinuato che vi fossero frizioni nello spogliatoio, nessuno si è sognato di mettere in discussione il coach. Oddio, io mi son permesso di scrivere “vergognatevi” – a mio modesto avviso, il minimo sindacale per un’irritazione sempre e comunque nei limiti del politicamente corretto – ed un paio di amici mi hanno commentato stigmatizzando il fatto che così non aiuto la causa. Solo a Pistoia.
Nessuno rema contro
Amici carissimi, quando a settembre ho incontrato il direttore di questa testata giornalistica non mi è stato chiesto di scrivere per remare a favore o contro, mi è stato chiesto di esprimere un punto di vista su quello che ho visto – e, più o meno, capito – della partita della domenica precedente. Dove sarebbe stata la serietà, la credibilità, se non avessimo sottolineato l’oscena prestazione di Reggio?
Con il Pistoia basket una lunga passione
Tra l’altro, l’idea che qualcuno possa remare contro è particolarmente odiosa, perché io mi incacchio – mi si perdoni il francesismo – perché al giocattolo ci tengo. Il palazzo della stagione ’98-’99, probabilmente Roberto era dietro alla Pistoiese e non lo ricorda, era mesto, mezzo vuoto, rassegnato, quasi silenzioso. Segnali, quelli, molto più pericolosi di una piazza che ha fame di basket e vorrebbe sempre il meglio.
Gli imbarazzi sotto canestro
Comunque detto questo, cosa dovrei scrivere oggi per remare come Robertone comanda? Se faccio i complimenti ai ragazzi sono sincero o sto remando a favore? Se li meritano o sono di circostanza? Posso scriverlo o no che Bond è stato comunque inguardabile? Quello credo di sì, visto che radio mercato segnala un certo interessamento per Ivanov, del quale avremmo bisogno come l’aria visti gli imbarazzi sotto canestro, pertanto credo che la valutazione negativa su Jaylen sia più condivisa di quanto non si ammetta. Potrò scriverlo che aspetto conferme dai ragazzi anche contro Torino?
A Venezia trasferta mentalmente “semplice”
Non so se il Pres è d’accordo, ma penso che la trasferta a Venezia sia stata mentalmente semplice, nella misura in cui partivamo sconfitti e nessuno si aspettava niente, abbiamo giocato probabilmente con la forza dei nervi distesi e forse anche Venezia non ha messo in campo tutto quel gas di cui è capace. Questo, naturalmente, senza nulla togliere ai progressi ed alle belle cose fatte vedere dai nostri, però sarà comunque più difficile giocare contro Torino perché quella sarà una gara che, al netto delle frasi di circostanza, non possiamo perdere.
Contro Torino tutti insieme
Sono cose che si possono scrivere, credo, perché sono tutto sommato ragionevoli e perché nulla tolgono alla fiducia sul fatto che la luce in fondo al tunnel sia vicina. Tra l’altro, vi è anche una piccola speranza che rientri prima del tempo Tyrus, magari proprio contro Torino. A maggior ragione, non resta che far passare questa decina di giorni facendo lavorare al meglio la squadra e poi tutti insieme, nei 40 minuti, stavolta sì a remare verso la vittoria. Forza ragazzi.