LIVORNO – Un “quadretto” incredibile, d’altri tempi che solo a Livorno puoi ancora trovare nel 2017. Per una persona che viene da fuori e per caso capita in questo bar non può che rimanere meravigliato alla vista di un gruppetto di sette donne, di età compresa fra gli ottanta e i novanta anni, una delle quali dice: “Dé, ma stamani non siamo tutte, ne mancano. Non sono ancora arrivate. La mattina dormono”. Il barista Narciso Benedetti e sua moglie confermano: “Non sono tutte. Vengono immancabilmente ogni mattina. Ci siamo affezionati come se fossero nostre nonne. Prendono un cappuccino e una pasta e chiacchierano animatamente tutta la mattina. Sono molto informate sugli avvenimenti. È un piacere della vista averle qui. Un sentimento che va oltre il valore commerciale”.
I baristi e l’esterno del locale
Sapore d’altro tempi
Siamo in una via fra le più antiche di Livorno, il bar che le ospita si trova su di un incrocio, molto trafficato, davanti al bar c’è un’edicola e ci sono dei tavolini che nei periodi più caldi dell’anno sono occupati dalle nonne, oltre che dalla la normale clientela. Entrando nel bar, superato il momentaneo stupore, si ha l’impressione di guardare in uno specchio d’altri tempi e vedervi un passato che non si ritrova più. La prima sensazione è di rimpiangerlo per la tenerezza, la confidenza, per le parole che si scambiano queste signore riunite in mattinieri conciliaboli. Viene proprio la voglia di soffermarsi ad ascoltarle e non è neppure difficile catturare la loro attenzione ed entrarci in confidenza.
Allegria e solidarietà
I dialoghi sono fitti e spesso s’intrecciano, si sovrappongono. Si notano antiche e consolidate amicizie. Ognuna di loro si sente più giovane dell’altra, ma ciò che traspare è la vena di una certa allegria, di solidarietà che avvolge il gruppo. Sentimento sempre più flebile nel nostro secolo, anche se dobbiamo dire che il ‘900, non è stato certo un secolo di grande solidarietà. Ritrovarne l’esistenza fa bene al cuore e all’anima. Grazie “nonne”.
