PISTOIA. Una bellissima sfida, quella di sabato scorso al PalaCarrara, contro una Siena coriacea e davvero molto ben attrezzata per disputare una LegaDue da protagonista. Di fronte ad un pubblico numeroso e caloroso soprattutto nelle battute finali, le due squadre hanno dato vita ad una partita vera e senza esclusione di colpi, decisa sulla sirena.
Una serata di grandi emozioni ed una sfida vinta dai ragazzi della 7ForYou, nonostante un sabato dalle temperature primaverili e la concomitanza del derby tra Juve e Toro, le 1.300 presenze ad un’amichevole pre campionato sono un dato che rappresenta un vero successo. Anche i familiari di Teo Bertolazzi hanno espresso riconoscenza a Mizio e soci, cui vanno un applauso e complimenti sinceri.
La premessa al commento tecnico
Qualche premessa, prima di entrare a gamba tesa nel commento alla partita. Personalmente sono estremamente fiducioso. Sono consapevole che, causa le noti vicende di mercato, l’amalgama verrà più tardi del solito, confido che il lavoro dello staff tecnico alla lunga darà i suoi frutti. Premetto anche che sono sicuro che con Duda finalmente operativo la squadra avrà un volto diverso, certamente migliore, e che una valutazione serena della sfida con Siena non possa prescindere dalla consapevolezza che i carichi di lavoro prima della partita sono stati pesantissimi.
Allarmi no, preoccupazione sì
Premesso questo, credo che alcune riflessioni possano essere fatte senza che necessariamente debbano costituire chissà quale campanello di allarme. Le parole del coach a fine partita, del resto, non sono passate inosservate, Vincenzo Esposito ha fatto chiaramente capire che qualcuno, dopo 40 giorni di lavoro, deve capire come si sta in campo e deve svegliarsi subito, soprattutto – aggiungo io – nella metà difensiva del campo.
Vero, infatti, che probabilmente questa squadra è stata costruita per fare un canestro in più piuttosto che concederne uno in meno agli avversari, tuttavia 54 puntoni subiti da Siena – ovvero, fino almeno a giugno prossimo, una squadra di categoria inferiore – in soli venti minuti sono francamente troppi.
Siamo troppo “leggerini”?
Qualcuno si è domandato se Kennedy difende. A me, piuttosto che puntare l’indice contro Tizio o Caio, viene piuttosto da domandarmi se non siamo troppo leggerini. Contro Siena, soprattutto quando Bond ha rifiatato in panchina, sotto canestro si sono viste cose preoccupanti. Vero, probabilmente non è stata la miglior partita di Gaspardo e Magro, che certamente sapranno dare gioia in campionato, ma la sensazione è che, dopo due anni di lunghi di peso, si sia tornati alla costruzione di una squadra in stile morettiano, con 4 e 5 decisamente atletici ma in difficoltà con dirimpettai muscolari. Sia chiaro, non è necessariamente detto sia un male, c’è più che altro curiosità perché credo sia una novità anche per coach Esposito. Staremo a vedere.
Ronald e Tyrus le sicurezze
Vi sono poi due sicurezze, quelle sì, ovvero Ronald e Tyrus. McGee, in particolare, ha dato la netta impressione di poter essere devastante, anche se non è in serata da fenomeno, quando decide di fare canestro male che vada porta a casa un fallo subito. Non vedo l’ora di vederlo all’opera quando la palla diventerà più pesante.
Avrei preferito godermi qualche minuto in più di Laquintana, che sembra essere il regista ragioniere che si può alternare ai momenti di ispirazione e scorribanda di Moore. Contro Siena, però, bene ha fatto Vincenzo a ruotare i ragazzi, inserendo spesso anche giovani che in campionato faranno probabilmente più fatica a trovare minuti.
Sanadze appena intravisto
Mancava Sanadze, lo abbiamo finalmente visto nella sgambata contro Livorno ma nessuna indicazione vera può essere tratta da questo tipo di partita. La sensazione è che non sia l’uomo degli effetti speciali, ma che chiuda il pacchetto esterni con tanta sostanza. Staremo a vedere.
La cena baraondina
Nel frattempo, alla cena della Baraonda si è respirato un bel clima, e si è avuta una volta di più l’impressione che i ragazzi si trovino bene – ma sì, anche il povero Mian rosso peperone per l’imbarazzo da coro – e che ci siano le premesse per vedere all’opera un gruppo coeso di giocatori che vogliono togliersi qualche soddisfazione. Forza ragazzi, siamo tutti con voi.