Cultura & Spettacoli  |  agosto 1, 2017

LetterAppenninica si presenta al grande pubblico. Mauro Corona: “Una perla di rassegna in una perla di Appennino”

Lo scrittore friulano intervenuto al telefono da Erto. La manifestazione presentata in Regione, a Firenze. Da venerdì 4 a domenica 6 agosto 29 incontri in tante località della Montagna Pistoiese e del versante emiliano. L'assessore Grieco: "Un progetto culturale per attrarre nuovo turismo". Il presidente dell'associazione Pagliai. "Offriamo gratis la bellezza dei libri, le suggestioni e il fresco dei nostri monti"

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“Una perla di rassegna in una perla di Appennino”. Così Mauro Corona, in collegamento telefonico dalla sua abitazione di Erto, ha definito “Letterappenninica”, rassegna di libri e cultura, ideata dallo scrittore Federico Pagliai, la cui terza edizione è stata presentata questa mattina a Firenze, nella sede della Regione Toscana alla presenza dell’assessore all’istruzione Cristina Grieco, e che si svolgerà fra venerdì 4 e domenica 6 agosto, con una trentina di incontri, sulle montagne dell’Appennino tosco emiliano. Corona, socio onorario di “Letterappenninica” e abituale frequentatori di queste montagne fra il Cimone e il Corno alle Scale (le montagne di Zeno Colò e di Alberto Tomba), ha anche aggiunto un rapido commento sulla vicenda che in queste ore sta facendo discutere il Paese dopo l’aggressione subita nella sua abitazione e l’inseguimento dei ladri con una accetta. “Chi mi conosce – ha detto – sa bene che non ho mai ammazzato nessuno tranne, qualche volta, forse qualche capriolo. Ma questi delinquenti mi hanno proprio fatto saltare i nervi. Se li incontrassi ora, magari gli offrirei pure da bere, ma devono capire la gravità del loro gesto. Questi sono fatti seri, non si possono definire ragazzate. E delle reazioni dai politici a me, francamente, non me ne frega proprio nulla”.

corona  Mauro Corona

Tutto è pronto, intanto, per la terza edizione di “Letterappennica”, il cui ospite d’onore Francesco Moser, il corridore più vittorioso nella storia del ciclismo italiano (273 vittorie), che sarà a Cutigliano venerdì 4 agosto (ore 21, piazza Catilina): parlerà di ciclismo e di vino. Dopo il ritiro dalla attività agonistica, nel 1987, Moser è infatti diventato, nel suo Trentino, produttore di vino e coltivatore di mele.

Le parole di Grieco e Pagliai

“Anche una manifestazione come questa dimostra che l’economia bianca è fondamentale ma non è tutto – ha sottolineato l’assessore regionale Cristina Grieco nel corso della conferenza stampa di presentazione, nella sede della Regione, a Firenze –. Ad essa si deve affiancare un progetto culturale, che recuperi tutte le vocazioni di questi luoghi, dagli antichi mestieri alle nuove professionalità e competenze della montagna, che alimentino a un’affluenza turistica che guardi al futuro”. “E in una edizione quest’anno dedicata al cerchio – spiega lo scrittore Federico Pagliai, ideatore della rassegna – il tondo delle ruote e il tondo degli acini d’uva ci sono sembrati una bella sintesi. Nei giorni di un grande caldo chiamato Lucifero – scherza Federico Pagliai – Toscana ed Emilia dovrebbero darci un premio speciale perché offriamo gratis non solo la bellezza dei libri ma anche il fresco dei nostri monti”.

I luoghi della rassegna

Quest’anno “Letterappenninica” offre 29 incontri (in genere presentazioni di libri. Ma ci sono anche danze popolari montane e una degustazione con Saverio Carmagnini) in 19 tra paesi e frazioni di 5 comuni lungo il crinale dell’Appennino tosco-emiliano (da Fiumalbo ad Alto Reno Terme, nelle province di Modena e Bologna, passando, nel pistoiese a Sambuca e ai due Comuni accorpati pochi mesi fa: Abetone Cutigliano e San Marcello Piteglio).

Il “tondo” di Zeno Colò

Un altro “tondo” nella rassegna sarà quello (Abetone, sabato 5 agosto ore 18) dedicato al ricordo di Zeno Colò: precursore della posizione “a uovo” che lo fece salire, nel 1947, sul podio mondiale di Cervinia nel chilometro lanciato con il record di 160 km all’ora: usando sci di legno e senza indossare il casco. Colò sarà ricordato dal presidente FISI, e già allenatore di Alberto Tomba, Flavio Roda.

La montagna solidale

Ci sarà spazio, ancora nella piazza di Cutigliano, per un pomeriggio solidale con due comunità appenniniche colpite dal terremoto: con i rispettivi sindaci Serenella Clarice e Sergio Pirozzi, i Comuni di Posta e di Amatrice racconteranno ombre e luci del dopo terremoto. “La montagna solidale”, è il titolo, domenica 6 agosto, si inquadra nell’ambito di un “gemellaggio” fra le comunità tosco-emiliane e quelle reatine. In primavera “Letterappenninica” ha raccolto, tramite micro-donazioni fra quasi 800 montanini, una cifra consistente con la quale è stata acquistata, e montana nel territorio di Posta (Comune con neppure 700 abitanti), una casa prefabbricata utilizzata come centro socio-culturale: struttura che “Letterappenninica” ha voluto riempire anche di libri, raccolti fra la gente, sulla civiltà montana.

Il premio giornalistico

E’ poi previsto un premio giornalistico, intitolato a Paolo Bellucci e quest’anno assegnato a Davide Demichelis autore di documentari sulla natura e ideatore di una trasmissione cult (“Radici”, RAI3) su un fenomeno, l’emigrazione, che i monti di Pistoia hanno bene conosciuto fin dall’inizio del Novecento. La cerimonia si svolge sabato 5 agosto (ore 21) in piazza di Gavinana, accanto alla statua di Francesco Ferrucci con i bambini di Gavinana impegnati a leggere brani sulla storia del loro paese.

Le cinque aree tematiche

Distinti in cinque aree (narrativa di terre alte, montagna come stile alternativo di vita, noir, romanzo storico, buona cucina) i 29 incontri saranno animati – in boschi e crinali, aie di paese e borghi nascosti – da scrittori e giornalisti, cuochi e artisti. In una Fiumalbo dove non mancano piante secolari, Tiziano Fratus guiderà nei boschi per ascoltare “il sussurro degli alberi”.

Le case abbandonate

Mario Ferraguti farà entrare nelle “case abbandonate” e Franco Arminio scoprire i paesi attraverso le “porte delle abitazioni”. Marco Pastonesi, vincitore del “Bancarella Sport”2017, racconterà un personaggio vissuto su questi monti nel secolo scorso e considerato una sorta di “pioniere della mountain bike”: Armando Manzani che con la sua “Wilma”, pesante bici in ferro, e fisarmonica, pedalava fra Apuane e Scaffaiolo.

Tanti spunti interessanti

L’incontro, domenica 6 agosto nel Parco delle Stelle sopra Gavinana, sarà preceduto (ore 9:30) da una pedalata in MB sui sentieri verso il lago cantato dal Boccaccio. Si parlerà anche di don Lorenzo Milani e del suo rapporto con la montagna, di un ingenere francese che progettò gli incredibili ponti della ferrovia verso Porretta, di una famiglia “brigidinaia” presente a San Marcello da 60 anni, di un rabdomante, di un barista amico di Gigi Riva che riforniva di necci con ricotta gli sciatori fiorentini dopo le fatiche della neve (quando la neve veniva). Fra gli ospiti un ex professore di liceo che oggi alleva capre e una scrittrice per piccoli che ha ambientato un libro sul Ponte Sospeso (fino a pochi anni fa “primato” nel Guinnes).

Racconti in luoghi affascinanti

E nell’incanto della piazza di Spignana, uno dei borghi nascosti e pieni di un fascino antico, una compagnia teatrale porterà “Vajont, quelli del dopo” da un lavoro di Mauro Corona, socio onorario di “Letterappenninica”. In un mulino di Pian degli Ontani dove si macinano grani antichi, Paolo Ciampi racconterà “Il cammino degli Dei”: il sentiero lento che unisce Bologna e Firenze lasciando perdere le velocità alte di treni e automobili. E Tito Barbini, già assessore regionale, parlerà (Gavinana, Fondazione Turati, venerdì 4) di un missionario (“Don Patagonia”) coraggioso difensore degli indios nelle Terre del Fuoco. Tiziano Fratus, a Rivoreta, spiegherà “l’arte di saper leggere, nella memoria degli alberi, uomini e stagioni”.


La Redazione

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