“Publiacqua: bollette impazzite?
L’ultima bolletta di Publiacqua è stata la goccia (non a caso si parla di acqua…) che ha fatto traboccare il vaso: com’è stato possibile dover pagare una cifra che non si era mai raggiunta prima e anche molto superiore alla media delle altre bollette?
Abbiamo subito pensato ad un aumento di consumo, magari dovuto ad una perdita occulta ma, dopo una prima lettura delle vecchie e nuove bollette, abbiamo visto che negli ultimi 4 anni il consumo si è mantenuto stabile. E allora dov’è stato l’inghippo? Perché questo aumento? Dipenderà forse dalle quote di fognatura e depurazione, tanto discusse in questi ultimi tempi? Per controllare non c’è stato altro modo che prendere in mano le bollette e analizzare le varie voci che la compongono.
I dettagli della bolletta
Coloro che hanno provato a leggere i dettagli della bolletta, magari abbandonando subito il proposito, capiranno quanto appaia incomprensibile frammentare in così tanti rivoli tariffari il costo di un metro cubo d’acqua. Sappiamo benissimo che la semplicità non appartiene al mondo delle tariffe e Publiacqua non fa eccezione.
Per capire come viene calcolata la bolletta dell’acqua bisogna sapere che per ogni metro cubo vengono addebitate tre tariffe: acquedotto, depurazione e fognatura. Delle tre voci esiste una quota fissa ed una variabile. Inoltre, per la tariffa acquedotto sono previsti fino a 5 scaglioni di consumo. Infine c’è una voce “perequazione” e due voci “assicurazioni” per un totale di 13 voci. Salvo conguagli e arretrati che possono anche raddoppiare il numero di voci di fatturazione.
Non ci avete capito niente? Non preoccupatevi: è normale così.
Forse vi siete anche fatti un’altra domanda: sono prese in considerazione agevolazioni per le famiglie numerose? La risposta è No! anche se, ad onor del vero, il cittadino può richiedere al Comune l’agevolazione economica sotto forma di rimborsi tariffari.
I cambi tariffari del 5 ottobre 2016
Nelle comunicazioni ai clienti presenti nell’ultima bolletta veniamo informati che dal 5 Ottobre 2016 sono cambiate le tariffe e, soprattutto, sono cambiati gli scaglioni di tariffazione.
Tutti sappiamo che i primi metri cubi di acqua sono tariffati ad un costo agevolato. Questo costo sale a scaglioni, ovvero, per fasce di consumo. Mentre prima del 5 Ottobre il primo scaglione era fissato a 60 mc/anno, adesso è sceso a 30mc/anno, riducendo così il consumo mensile a tariffa agevolata da 5mc al mese a 2,5mc/mese. Parimenti c’è stata un diminuzione della tariffa da 0 a 30mc/anno ed un aumento di quella da 30 a 60mc/anno. Questo rende difficile capire le differenze tra le vecchie e le nuove tariffe e l’unico sistema per valutare se e quanto sono aumentate è quello di fare una simulazione.
La simulazione
Lo abbiamo fatto ipotizzando 3 fasce di consumo: 2,5mc/mese, 6 Mc/mese e 10mc/mese.
Abbiamo calcolato il costo della bolletta annua per gli anni 2014, 2015, 2016 e 2017 applicandovi le relative tariffe e li abbiamo riportati nella tabella 1.
Tabella 1. Importo annuo per fasce di consumo dal 2014 al 2017
mc/anno
2014
2015
2016
2017
2,5 mc/anno
€ 86,84
€ 94,50
€ 101,54
€ 106,66
6,0 mc/anno
€ 167,12
€ 182,64
€ 196,48
€ 206,37
10 mc/anno
€ 293,41
€ 321,08
€ 344,95
€ 361,81
Il risultato più evidente è l’aumento della bolletta che, negli anni indagati è stato rispettivamente del 9,2%; del 7,5% e del 5% praticamente uguale per tutte le fasce di consumo.
Tabella 2. Costo al metro cubo per fasce di consumo dal 2014 al 2017
mc/anno
2014
2015
2016
2017
2,5 mc/anno
€ 2,89
€ 3,15
€ 3,38
€ 3,56
6,0 mc/anno
€ 2,32
€ 2,54
€ 2,73
€ 2,87
10 mc/anno
€ 2,45
€ 2,68
€ 2,87
€ 3,02
Nella tabella 2 è riportato il costo per ogni mc consumato. Salta all’occhio che chi consuma meno acqua paga più caro ogni metro cubo. Questo è dovuto ai costi fissi della bolletta che sono applicati anche con consumo nullo. Ad esempio, un utente che non consuma niente, paga comunque 55,70 €/anno.
Infine abbiamo voluto provare a separate i costi dell’acquedotto da quelli di fognatura e depurazione che, in qualche caso, vengono applicati anche se l’utente dispone di un impianto di smaltimento (ad esempio una vasca Imhoff) a proprio carico. Nella montagna non sono rari i casi in cui, anche quando la fognatura centrale è presente, l’allacciamento risulti problematico e costoso.
Tabella 3. Incidenza della fognatura e depurazione. (per consumo di 72mc/anno)
72 mc/anno
2014
2015
2016
2017
Bolletta
€ 167,12
€ 182,64
€ 196,48
€ 206,37
Acquedotto
€ 74,37
€ 81,97
€ 87,89
€ 68,45
Fogn. e Dep.
€ 87,12
€ 95,04
€ 102,96
€ 132,92
% Fogn. e Dep.
52%
52%
52%
64%
Nella tabella 3 si può osservare che, con il passaggio alla nuova tariffazione, la quota a carico dello smaltimento è passata dal 52% al 64%, ovvero, è cresciuta da circa 1/2 a 2/3 del totale della bolletta. A ben guardare, tuttavia, si tratta solo di una ripartizione di costi. La quota dell’acquedotto è infatti diminuita rispetto all’anno precedente, e quella della fognatura e depurazione è (molto) aumentata.
Considerazioni finali
La bolletta “pazza” che abbiamo ricevuto era dovuta al conguaglio, all’adeguamento con le nuove tariffe e al fatto che la precedente bolletta risaliva a 6 mesi fa.
Questo non toglie che gli aumenti annuali del 9,2%, del 7,5% e del 5%, per un totale del 23,5% rispetto al 2014, siano un aumento molto consistente del quale la responsabilità ricade sull’Autorità Idrica Toscana che ha deliberato le nuove tariffe e la loro ripartizione tra le varie voci.
Ci piacerebbe anche che la bolletta di Publiacqua fosse più leggibile da parte degli utenti che non hanno ne il tempo ne la voglia di svolgere calcoli estenuanti. È così difficile raccogliere i dati più importanti in un unico riquadro?
Infine c’è l’irrisolta questione dell’allacciamento alla fognatura. È giusto che il cittadino che non ci si può collegare debba pagare un onere così rilevante nella bolletta?”
Riccardo Innocenti