SAN MARCELLO – E’ un nervo sempre scoperto quello del destino dell’ospedale di San Marcello. Se n’è avuta conferma nel corso dell’affollatissima assemblea di ieri sera, giovedì 1 giugno, nella sala parrocchiale locale, arrivata dopo la petizione che si è conclusa con ben 8145 firme raccolte a sostegno dell’iniziativa “#Vogliamoil Prontosoccorso“. Due gli sviluppi più importanti: l’incontro con l’assessore regionale alla sanità, Stefania Saccardi, che non ha soddisfatto la delegazione dei promotori; la sottoscrizione (ieri sera) di undocumento, in caso di elezione, dei 5 candidati a sindaco, tre per il Comune di San Marcello Piteglio e due per quello di Abetone Cutigliano. Firmando il testo i futuri sindaci si sono impegnati “a presentare un ordine del giorno da portare in votazione al primo Consiglio Comunale per il riconoscimento del presidio ospedaliero di San Marcello ‘Lorenzo Pacini’ quale presidio di zona disagiata montana” e “a promuovere presso tutte le sedi istituzionali la realizzazione di un Pronto Soccorso accreditato presidiato da un organico medico dedicato all’Emergenza-Urgenza“. Vedremo dopo il voto cosa accadrà e che pieghe prenderà l’intera vicenda.
L’ordine degli interventi
Al di là delle relazioni tecniche, una del sociologo Federico Silvestri, l’altra medico Guido Mattioli, presidente di “Orizzonti Comuni” dell’Alto Reno ed ex dirigente medico dell’Asl di Bologna, il fulcro della serata sono stati gli interventi di Maria Granzia Franchi, della Cisl Pensionati, che ha riferito gli esiti dell’incontro con l’assessore Saccardi, di Eva Giuliani, che ha ricordato le tappe della riorganizzazione del “Pacini” e dei tre volontari di altrettante associazioni del volontariato, Costanza Salemi (Croce Rossa), Mauro Bisacci (Pubblica Assistenza) e Alice Nesti (Misericordia), che hanno parlato della loro esperienza sul campo. Poi il botto finale, in piena campagna elettorale non era difficile prevederlo, ovvero gli interventi dei cinque candidati: Venusia Ducci (“Futuro civico”), Luca Marmo (“Insieme”) e Carlo Vivarelli (Partito Indipendentista Toscano) in competizione per il Comune di San Marcello Piteglio, Tommaso Braccesi (“Insieme bene comune”) e Diego Petrucci per Abetone Cutigliano (“Noi un’altra storia”).
L’incontro con saccardi e il racconto dei volontari
L’incontro in Regione con Saccardi? “E’ stata molto lontana dalle nostre richieste, anche se qualcosa si è mosso”, ha sintetizzato Maria Grazia Franchi. Saccardi ha promesso la messa in funzione di un altro elicottero per il soccorso entro la fine del’anno, l’ampliamento dei locali del Pronto soccorso dell’ospedale Pacini, due medici in più per il reparto di medicina interna e una presenza medica per le emergenza h24. Eva Giuliani ha invece ripercorso tutte le tappe del lento ridimensionamento dello stesso presidio ospedaliero e la chiusura del reparto chirurgia, individuando una serie di momenti decisivi che hanno prodotto questi effetti. I volontari hanno sottolineato “il diritto ad essere rispettati ed ascoltati” (Costanza Salemi), la necessità di “lottare tutti insieme per cercare di salvare un territorio che è in difficoltà come il suo ospedale” (Mauro Bisacci), le difficoltà dei cittadini per i limiti dell’ospedale di San Marcello: “I pazienti vengono convinti di andare in un vero Pronto soccorso ma non è così. Qui c’è la Tac ma spesso non si può fare perché manca il personale” (Alice Nesti).
I candidati alla carica di sindaco
Dopo un avvio in sordina e una crescita costante del coinvolgimento del pubblico, sono arrivati gli interventi dei candidati: e i decibel (applausi e commenti) si sono decisamente alzati. Venusia Ducci ha parlato di “carenza totale della vecchia Amministrazione comunale di San Marcello”, notando che solo ora “tutti dicono di voler riportare il Pronto soccorso. Ma qualcuno non ha fatto niente prima per impedire la situazione attuale”. Tommaso Braccesi ha rivendicato, come sindaco uscente di Cutigliano, di aver votato due documenti che andavano nella difesa del presidio ospedaliero e che analogo atteggiamento ha tenuto all’interno della conferenza dei sindaci. Luca Marmo ha sottolineato che sul tema c’è ormai una sostanziale concordia e che solo se si è tutti uniti si possono raggiungere risultati: “I dico non solo Pronto soccorso ma intero sistema della sanità”. Diego Petrucci ha rivendicato la necessità di dividersi in campagna elettorale per poi eventualmente marciare uniti dopo il 12 giugno: “Le responsabilità di quanto successo fino ad oggi – ha concluso – hanno un nome: PD”. Quindi l’appassionato intervento conclusivo di Carlo Vivarelli, che ha parlato di “furto della sanità pubblica per dare ai privati” e di uno “sfascio prodotto dal Pd e dai suoi alleati”.