SAMBUCA – L’ipotesi di uno spostamento del tratto pistoiese della Ciclovia del sole dal territorio di Sambuca, soprattutto dalla Foresta dell’Acquerino, ritenuta troppo impervia, al versante di via Modenese sta suscitando reazioni a catena. Prima quelle favorevoli di diverse Pro loco che si trovano su la direttrice alternativa – che hanno anche inviato una richiesta in tal senso al Comune di Pistoia – subito dopo quelle dal versante sambucano, di segno opposto. Prima ci ha scritto un lettore, che in quel Comune ha già ricoperto incarichi, Nicola Giuntoli, poi una breve nota del consigliere comunale di Sambuca, Franco Matteoni, che ha scritto al sindaco, sollecitandolo ad un intervento (che riportiamo in fondo al testo). Adesso la presa di posizione ufficiale dell’amministrazione comunale. Ecco, di seguito, l’intervento del vice sindaco, Daniela Niccolai.
LA LETTERA DEL VICE SINDACO
“Caro Direttore,
apprendo dalla Voce della Montagna che l’Assessore al Turismo del Comune Alto Reno Terme ha chiesto alla Regione Toscana una variazione del percorso della Ciclovia del Sole nel tratto che da Riola va a Pistoia.
Se ciò corrisponde al vero, come pare, permettetemi di esprimere la perplessità mia e di tutta l’Amministrazione Comunale di Sambuca Pistoiese visto che siamo parte interessata al progetto e non siamo stati preventivamente informati di questa iniziativa che, venendo a incidere su interessi di Comuni Toscani, mi pare costituisca, a tacer d’altro, una sgrammaticatura istituzionale.
Il tracciato del progetto infatti interessa le località di Lentula, L’Acqua, Monachino e la foresta biogenetica dell’Acquerino appartenenti al Comune di Sambuca Pistoiese.
Il Comune di Sambuca Pistoiese ha attivamente cooperato con la Regione Toscana fornendo tutte le informazioni tecniche richieste per il progetto già nei primi mesi del 2016 e non si capisce quindi a quale titolo il Comune di Alto Reno terme convochi riunioni escludendo il Comune di Sambuca Pistoiese e quanto ci è dato sapere pure il Comune di Pistoia.
In altre parole si propone la modifica del tracciato ad insaputa delle parti interessate.
Detto ciò ribadisco l’interesse del Comune di Sambuca per il tracciato originario e sottoscrivo in pieno le considerazioni svolte dall’architetto Giuntoli, con chiarezza e precisione, proprio sul vostro giornale.
Si parla tanto di cooperazione, di rete e di sviluppo integrato poi all’enunciazione di principio non seguono comportamenti coerenti. Osservo infatti che la valle del Reno anche nel versante pistoiese può fruire del volano turistico rappresentato dalla “Transappeninica” a cui per altro è molto interessato anche il Comune di Sambuca avendo più di una frazione su quel versante.
Dal punto di vista “strategico” per la valorizzazione turistica della montagna pistoiese ritengo che sia opportuno lasciare le cose come stanno ovvero lasciare all’interno del progetto della Ciclovia il tratto che interessa i paesi che si trovano lungo la SP Pistoia-Riola, che si snoda lungo un territorio di impareggiabile pregio naturalistico e ambientale.
L’Amministrazione comunale saprà tutelare i suoi interessi nelle sedi istituzionali opportune.
Grata per l’attenzione, con i miei migliori saluti”
Il Vice Sindaco del Comune di Sambuca Pistoiese
Daniela Niccolai
La lettera DI Franco Matteoni al sindaco
“Ho conosciuto da poco il progetto della Ciclovia del Sole che attraverserà anche il nostro territorio. Ho appreso anche che varie associazioni e proloco hanno chiesto di modificare il percorso, in particolare che esso non attraversi la Valle della Limentra Orientale ma quella del Reno. Con molto dispiacere per la presa di posizione di queste associazioni che innescano un’assurda guerra tra poveri, ti chiedo di sostenere, a nome del Comune, la validità del percorso scelto per non privare questa importante, bellissima e dimenticata Vallata di una delle poche opportunità di valorizzazione che le vengono concesse. Ti chiedo anche di leggere il documentato e appassionato intervento, in tal senso, dell’architetto Giuntoli su La voce della montagna. Conto sul tuo prezioso ed essenziale apporto”.
Franco Matteoni
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