Ambiente, Pistoia, Sambuca, Turismo  |  febbraio 12, 2017

Ciclovia del sole. E se i percorsi dal confine emiliano a Pistoia fossero due?

I chiarimenti dopo la polemica sullo spostamento del tratto finale dalla Foresta dell'Acquerino alla Valle del Reno e del Brandeglio. L'assessore di Alto Reno Terme Savigni: "Ho parlato di variante, un percorso in più, non del superamento di quello originario". La proposta della Voce della Montagna: mantenere il tragitto a vocazione naturalistica, più affascinante e più impervio, e aggiungerne uno più percorribile e in zone più abitate

di

Tempo di lettura: circa 3 minuti

SAMBUCA – PISTOIA – E’ bastato annunciarla e sulla“Ciclovia del Sole” si sono subito addensate nubi minacciose. Il collegamento di 630 km per il cicloturismo tra Verona e Firenze, che passerebbe in un tratto importante dei comuni di Sambuca Pistoiese e Pistoia, e che potrebbe essere un’ottima occasione per la valorizzazione e lo sviluppo turistico del nostro territorio montano, ha fatto subito registrare una polemica “intercomunale” e “interregionale”. La richiesta di una “variante” da parte dell’assessore al turismo del Comune Alto Reno Terme, Nicolò Savigni, e identica proposta avanzata de cinque Pro loco del territorio montano del Comune di Pistoia (cioè un percorso da Pracchia a Pistoia lungo la via Modenese in alternativa o in aggiunta a quello nel parco dell’Acquerino), ha suscitato una forte reazione negativa dell’amministrazione comunale di Sambuca Pistoiese.

Pareri contrastanti? Posizioni incompatibili? O solo fraintesi e non vere divergenze? L’assessore Nicolò Savigni opta per quest’ultima ipotesi e torna sul tema per chiarire la sua posizione e disinnescare la polemica. “La mia intenzione non è mai stata quella di modificare il tragitto ma di creare una ‘variante’, cioè una via alternativa per un certo tipo di cicloturisti – spiega Savigni -. Inoltre l’incontro dello scorso 8 febbraio con il Comune di Pistoia e rappresentanti delle Regioni Toscana ed Emilia Romagna verteva solo e soltanto sul protocollo d’intesa della ‘Transappenninica’ non certo sulla ‘Ciclovia del Sole’. L’unico legame, casomai, è che proprio grazie al progetto ‘Transappenninica’ pensiamo che far passare la ‘Ciclovia’ sul versante di via Modenese sarebbe una buona occasione per tutto quel territorio. Ma non ho mai pensato – conclude l’assessore al turismo di Alto Reno Terme – di chiedere la soppressione del percorso originario”.

 

NO ALLA GUERRA FRA POVERI

di Maurizio Ferrari

In questi ultimi anni mi capita sempre più spesso di ricorrere alla solita similitudine per descrivere con un’immagine plastica la situazione complessiva del nostro Paese. C’è chi dice che la ripetitività sia legata all’età che avanza. E forse è vero.
Ma i quattro capponi “manzoniani “ che si beccano tra loro mentre Renzo li porta alla mensa dell’avvocato Azzeccagarbugli, dove avrebbero fatto una brutta fine, è ciò che mi viene in mente quando assisto a scene di ordinaria litigiosità italica che non conducono da nessuna parte, se non ad un ipercriticismo sterile e miope.
Anche la polemica sul percorso della Ciclovia del Sole, che ha recentemente occupato qualche colonna del nostro giornale on line, mi sa tanto che rientri in quella logica astrusa. Comprendo l’opinione di chi difende un percorso che si snoda tra i boschi e le vallate del Comune di Sambuca Pistoiese, in un territorio dalla bellezza selvaggia e affascinante, e comprendo anche chi, come le proloco della Valle del Reno e del Brandeglio, richiede una variante del tracciato in modo che la Ciclovia raggiunga la città di Pistoia lungo la direttrice Pontepetri, Le Piastre,Cireglio,Gello, più attrezzata a fornire strutture di accoglienza e di ristoro per un eventuale flusso turistico.
Tuttavia questo contrasto evoca tanto una “guerra tra poveri” che non premia nessuno, anzi deprime e innesca dei malumori.
Non si potrebbe, allora, pensare ad una doppia definizione del tracciato che contempli un percorso più impegnativo, per cicloturisti “allenati e coraggiosi”, attraverso strade e sentieri persi nella natura, ed un altro più “comodo” e antropizzato, in un versante che si presta maggiormente ad alternative direzionali (verso San Marcello, Maresca, Gavinana, Prunetta) e infrastrutturali ( la ferrovia Transappenninica)?
Non sarebbe il solito compromesso all’italiana, ma una scelta dettata, una volta tanto, dal buon senso, uno strumento prezioso che si va perdendo.

 

GLI ALTRI ARTICOLO SULL’ARGOMENTO

Il Comune di Sambuca: “La Ciclovia del Sole non si sposta”

Ciclovia del sole. Le Pro loco: spostiamo il percorso. Ma c’è chi dice no: lasciamo quello dell’Acquerino

 

Passerà dalla Montagna Pistoiese la super ciclabile d’Europa: una grande occasione per il turismo a due ruote

 


La Redazione

Con il termine La Redazione si intende il lavoro più propriamente "tecnico" svolto per la revisione dei testi, la titolazione, la collocazione negli spazi definiti e con il rilievo dovuto, l'inserimento di immagini e video. I servizi pubblicati con questa dizione possono essere firmati da uno o più autori oppure non recare alcuna firma. In tutti i casi la loro pubblicazione avverrà dopo un attento lavoro redazionale.