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Tante sono le parole, anche dialettali, che non derivano dal latino, ma che col tempo, per motivi economici, socio-politici e più in generale culturali, si sono infiltrate nel parlare quotidiano. E’ il caso di “Bailamme”, che in Toscana è usata anche ai nostri tempi col significato di “confusione totale”, “baraonda sfrenata”.
E pensare che questo è un termine turco, entrato nel 1800 a far parte della lingua italiana. Bairam è il nome di due feste maomettane che concludono il Ramadan. Esse hanno insieme i caratteri della Pasqua ebraica, del nostro Carnevale e del primo giorno dell’anno.
In quelle occasioni i fedeli islamici si abbandonano al divertimento e ai banchetti pubblici, augurandosi un gran bene e scambiandosi doni. Qui da noi il temine Bairam è stato, per così dire, ribattezzato ed è diventato”bailamme”, alla toscana.