DI CHE SEGNO SEI?
Il territorio della Montagna pistoiese è un caleidoscopio: una moltitudine di piccole sfaccettature che nel loro insieme creano un disegno unico; tra queste spiccano le bellezze naturali e le testimonianze storiche dei piccoli borghi e delle vecchie attività lavorative. Esistono moltissimi percorsi che ci permettono di conoscere da vicino queste realtà, tuttavia la segnaletica non uniforme e, in alcuni casi, una non adeguata manutenzione, potrebbero creare un po’ di confusione. Andiamo quindi ad analizzare più da vicino la rete sentieristica del nostro territorio (mi riferisco ai Comuni di San Marcello Pistoiese, Cutigliano, Piteglio e Abetone).
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C.A.I. CLUB ALPINO ITALIANO
Partiamo dall’alto dei monti, con i sentieri del CAI. Dal crinale appenninico, contrassegnato dal doppio zero, si dirama una fitta rete di tracciati, i numeri dei quali sono pari sul versante tirrenico e dispari su quello adriatico. I segni che accompagnano l’escursionista sono bianco-rossi, intervallati da “bandierine” con il numero del sentiero. All’inizio di ogni tratto e durante il percorso sono dislocate frecce che indicano la località finale, le varie intermedie e i tempi di percorrenza. Le sezioni CAI di competenza sulla Montagna sono Pistoia e Maresca-Montagna Pistoiese. Sul crinale troviamo altri due tipi di indicazioni: G.E.A. (Grande Escursione Appenninica), tracciato che percorre tutto l’Appennino toscano lungo i suoi 375 Km, di competenza del CAI; Alta Via dei Parchi: itinerario di circa 500 Km, coincidente in vari tratti con la GEA, che attraversa 8 parchi tra Toscana, Emilia-Romagna e Marche.
CORPO FORESTALE DELLO STATO E ABETONE TREKKING
Veniamo alle Riserve naturali del Corpo Forestale dello Stato che sono tre nel nostro territorio: Campolino, Abetone e Pian degli Ontani. Frecce e segnaletica sono caratterizzate dai colori bianco e verde e i percorsi sono accompagnati da numerose bacheche che permettono all’escursionista di conoscere la flora e la fauna delle Aree protette. Nelle stesse zone può capitare di trovare segni rosso-azzurri: si tratta di vari sentieri segnati a suo tempo da Abetone Trekking.
M.P.T. MONTAGNA PISTOIESE TREKKING
Il trekking MPT, con i suoi 165 Km, abbraccia sia i paesaggi di vetta che la bellezza dei borghi, portando alla scoperta di buona parte della Montagna Pistoiese. È segnato da strisce bianco-rosse come i sentieri CAI. Alla sua nascita venne inserito a pieno titolo nei “Grandi Itinerari” della regione Toscana ma è necessario dire che attualmente, a causa di una manutenzione non sempre periodica, può accadere che in alcuni tratti i segni non siano chiaramente visibili.
IPPOVIA, CAMMINO DI SAN BARTOLOMEO, PROLOCO PRATACCIO
L’Ippovia della Provincia di Pistoia, inaugurata nel 2014, interessa il territorio della Montagna Pistoiese dall’Acquerino alla Val di Luce; pennellate di colore azzurro ne indicano il tracciato. Segni gialli accompagnano il neonato Cammino di San Bartolomeo (nella foto sopra) che unisce i luoghi dedicati al culto del Santo tra Emilia e Toscana, da Fiumalbo a Pistoia. Le frecce indicanti il cammino recano inciso il caratteristico simbolo di una spirale quadrata. Resta da segnalare anche il cerchio giallo-rosso con cui la Pro Loco di Prataccio ha segnato il sentiero da Prataccio a Prunetta e da Prataccio a Cecafumo.
SEGNI SENZA SENSO E VECCHI TRACCIATI
In questo contesto è doveroso accennare a due tipologie di segni, abbastanza frequenti, dei quali non ci è dato sapere l’esatto significato. Si tratta di segni azzurri che niente hanno a che vedere con l’Ippovia e di un segno, di colore o nero o rosso ma perlopiù nero, rappresentato dalla sovrapposizione di una riga verticale e di un cerchio. Non si sa chi li abbia tracciati e che cosa vogliono indicare, quindi sono da ignorare.
Nelle zone che vanno dal Melo alla Doganaccia è possibile imbattersi in segni di colore verde-giallo e giallo-azzurro. Si tratta di vecchi tracciati di Mountain bike, segnati insieme alla nascita del primo noleggio di mountain bike alla Doganaccia.
ALTRI ITINERARI
Accanto a questi percorsi caratterizzati da diverse tipologie di segni di riconoscimento, abbiamo altri itinerari, indicati solo da frecce e cartellonistica, ai quali farò un breve accenno.
– Percorso Gran Fondo di mountain bike “Pedalata del Diavolo”. La Pedalata del Diavolo (nella foto sopra) è stata una gara di mountain bike che si è corsa fino al 2007. Rimane una bacheca a Maresca indicante l’intero percorso e, purtroppo, pochi cartelli, di colore giallo, lungo i sentieri.
– Itinerari dei Tauffi e delle Roncacce. Si tratta di suggestivi percorsi che si snodano nei dintorni delle suddette aziende agricole, indicati da frecce in legno; quelle dei Tauffi sono riconoscibili dal disegno simpatico di una mucca, quelle delle Roncacce da scritte gialle.
– Itinerario micologico della Foresta del Melo: un percorso di circa tre ore di percorrenza, lungo il quale sono dislocati nove pannelli didattici.
– Itinerario del vecchio trenino Fap. Facile passeggiata che, alternando tratti di asfalto ad altri sterrati in cui passava la vecchia Ferrovia Alto Pistoiese, unisce Mammiano a Pontepetri articolandosi su 16 Km.
– Itinerari del Reno dell’Eco Trekking Montagna Pistoiese. Si tratta di una anello di circa 18 Km alla scoperta di sentieri antichi e della vecchi Ghiacciaia, da Pontepetri alle Piastre.
– Infine, last but non least, gli storici sentieri Lancisa-Mammiano (alla scoperta dell’antico Castel di Mura) e Mammiano-Migliorini, riaperti dall’Associazione Vallelune.
In realtà non è proprio tutto… Abbiamo una serie di itinerari “cartacei” (scaricabili anche on-line), reperibili presso l’APT, mi riferisco alle cartine de “Gli antichi confini della Montagna Pistoiese” e ai numerosi “Itinerari trekking” e “Itinerari cicloturismo”.
Non possiamo dire che nel nostro territorio manchino gli spunti per potersi muovere alla scoperta delle bellezze che ci circondano. Quindi, non rimane che augurare buone passeggiate, fermo restando che “nell’andar per monti” occorre sempre essere muniti di carta georeferenziata e cercare di programmare prima su questa l’itinerario.