Gironzolare per casa svogliati, sbadigliare senza sosta, aprire un libro per chiuderlo alla seconda pagina, sdraiarsi sul letto con lo sguardo perso nel vuoto. La noia è una sfaccettatura emotiva intollerabile, ce ne vogliamo liberare al più presto o meglio crea in noi il bisogno di colmare, riempire quel vuoto che necessariamente porta con sé.
Oggi, alla luce del bombardamento continuo di stimoli a cui siamo sottoposti, dovremmo essere liberi dalla noia. E’ lo stress il malessere odierno.
Giovane e rampante, lo stress ruba la scena ad una noia sempre più debole e stanca. Eppure essa rimane oggetto di preoccupazione. Sempre più bambini e adolescenti vengono incasellati in disturbi dalle forme più svariate il cui leitmotiv suona come un’inclinazione alla noia. Irrequieti, iperattivi, distratti e quindi più soggetti a tale vissuto.
Il connubio noia-riempimento
Il connubio noia-riempimento è diventato lampante per cui ad ogni sensazione di “vuoto” esiste uno stimolo adatto per saziarla. Appartiene a grandi e piccini ma possiede le medesime caratteristiche: un misto di stanchezza e disgusto, spossatezza, mancanza di energia, agitazione, fame, senso di urgenza o di attesa.
Attendiamo e ricerchiamo continuamente qualcosa che possa sollevarci e attivare nuove energie. Un vero e proprio panico di fronte alla noia rischia di farci perdere il suo contributo.
Lo stato di abbandono alla noia
Spegnendo il telefono può capitare di sentirsi scivolare – rapiti da un’insaziabile noia – in quello stato di “abbandono” che apre una feritoia al nostro mondo interno e in particolare al nostro fantasticare. Si definisce reverie, quel sogno ad occhi aperti che porta ad immaginare l’inimmaginabile e solo così a renderlo possibile.
A tratti soporifera, la noia è uno stato di potenziale e intensa creatività. Ricerche recenti dimostrano che quando ci annoiamo ci vengono in mente le idee migliori.
Sono i momenti di noia quelli in cui bambini e adulti hanno la possibilità di dar voce alla propria inclinazione piuttosto che aderire ad una rigida e programmata quotidianità.
Abbandonarsi alla noia è prezioso. Ci aiuta a collocarci nel mondo, ad individuare e scegliere la nostra autentica posizione.
Abituarsi a questa sensazione
Quando subentra nei nostri animi abbiamo modo di assimilare quanto vissuto e appreso precedentemente e solo così far spazio al nuovo. Lasciamo quindi che bambini e adulti si abituino a tale sensazione, seppur scomoda, affinché ci accompagni nel suo variopinto vagheggiare e renda sorprendente ogni piccola sollecitazione ravvivi quell’intenso torpore.
Meravigliamoci della noia