Il cuore, l’orgoglio, la determinazione ci sono stati e non è un caso che ieri sera il Palacarrara abbia accompagnato le ultimi frazioni di gioco del Pistoia Basket con un luno applauso. Battere Milano, seppure rimaneggiata per le assenze, e batterla in questo momento, era impresa alla quale nessuno pensava e infatti non è arrivata e mai è sembrata davvero possibile. Però dalla sfida a pronostico chiuso contro la AX Armani qualche segno che la squadra possa davvero provare a salvarsi è arrivato, nonostante lo scomodissimo ultimo posto in solitarie in classifica e i tanti problemi ormai noti. Con alcune note liete nei singoli: il solito Krubally, decisamente il miglior giocatore della OriOra fino ad oggi, un ottimo Peak e l’ultimo arrivato Mesicek, che ha mostrato buone mani, buoni movimenti e una faccia davvero giusta.
I commenti sui media
Non ci sono particolari discrepanze nella valutazione della tribuna stampa nel racconto del match vinto da Milani per 91 a 81 (tutte le statistiche al link della Legabasket)
“La legge dello sport non sbaglia mai: il più forte vince. E tra Pistoia e Milano non ci sono dubbi su chi sia il più forte – scrive Maurizio Innocenti sulla Nazione – . L’AX vince una partita mai in discussione anche se la OriOra ci ha provato fino in fondo lottando su ogni pallone… Ma ai biancorossi non sono bastati il cuore e l’orgoglio perché per vincere e per battere Milano serve altro”.
“Non serve il vestito del gran galà a Milano per sbancare il PalaCarrara: in veste ‘casual’ l’Armani condanna Pistoia alla quarta sconfitta consecutiva – sottolinea Elisa Pacini sul Tirreno, giocando sul “prodotto” del grande creatore di moda milanese -. Pistoia ci ha provato, soprattutto dopo l’intervallo, a cambiare volto ad un match che Milano ha sempre condotto. Mettendosi finalmente la maschera cattiva, della squadra disposta a tutto per difendere la categoria (e la faccia davanti ai propri tifosi), anche contro la corazzata meneghina”.
Che Pistoia ci abbia provato lo sottolinea la stessa Gazzetta dello sport. “E’ ormai assodato che per Milano a Pistoia ci sia sempre da sudare e anche stavolta non fa eccezione – scrive Filippo Laico sul sito della “Bibbia” sportiva italiana -. Vuoi per i tanti assenti (anche Micov, tenuto a riposo), vuoi perché la testa è all’Eurolega e la concentrazione non può essere al top contro l’ultima del campionato. Ne viene fuori un match combattuto in cui la Oriora spreme ogni energia, fisica e nervosa, tentando invano di riavvicinarsi ma arrivando inevitabilmente bollita nel finale. Non per questo arrendevole, e con l’inserimento di Mesicek e qualche alchimia tattica di Ramagli evita che la sfida sia troppo scontata”.
Anche per Matteo Lignelli di Pistoia sport il Pistoia Basket “non ha sfigurato contro Milano”, soprattutto se si pensa “al reale gap tecnico tra i due roster e l’81-91 del 40’. Questa Olimpia, però, era un bel po’ rimaneggiata e la OriOra in alcuni frangenti è sembrata impacciata nel fare anche la cosa più semplice. La cosa più importante – probabilmente l’indicazione migliore che lo staff può trarre insieme al 16/18 ai liberi – è che questa squadra non ha mai mollato. E questo la gente l’ha capito e l’ha premiato con un fragoroso applauso a fine gara. Da qui si dovrà ripartire per giocarsela la prossima settimana a Brindisi“.
“La squadra biancorossa ha dato filo da torcere ai milanesi, rimanendo sempre a contatto e mantenendo viva la partita fino a pochi minuti dal termine – sottolinea Leonardo Cecconi su Reportpistoia –. Ci voleva la gara perfetta e purtroppo sono mancati all’appello alcuni giocatori, Johnson ed Auda su tutti, senza considerare i troppi errori nei momenti decisivi. Ottima la prova di Peak, ben assecondato dal solito Krubally ed un positivo Mesicek, all’esordio. Bello il supporto della curva fino al termine, con gli applausi a fine gara nonostante la sconfitta”.
“Una generosa OriOra si arrende, ma con l’onore delle armi, al cospetto della capolista Milano – scrive anche Daniele Lenzi sulla Gazzetta di Pistoia -. Pistoia non esce però con le ossa rotta dal proibitivo confronto del PalaCarrara e, dopo le buone impressioni destate una settimana fa (almeno nel primo tempo) a Venezia, conferma di essere squadra in grado di provare, quantomeno, a giocarsi fino in fondo la salvezza”.
LA FOTOGALLERY DELLA PARTITA DI SARA BONELLI
Servizio fotografico a cura di Sara Bonelli