La mente sui monti  |  gennaio 14, 2019

Cambiare con “Naturalezza”

Il cambiamento spaventa: l’essere umano tende all’abitudine, si ritrova a optare sempre per i soliti percorsi, fisici e mentali. La nostra vita dovrebbe essere semplice e spontanea come le stagioni, un armonico fluire di piccoli, grandi cambiamenti: l'inverno immobile, la primavera vivace e frizzante, l'estate del fare, il lento autunno

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A Journey through seasons (Luiza VizoL)

 

Il cambiamento spaventa. Luomo tende all’abitudine, alla ripetizione di quanto appreso. E’ pigro, direbbe Freud. Si rifugia in contesti comodi e conosciuti, sacrificando spesso la libertà per un pizzico di sicurezza in più. E allora si ritrova a optare sempre per i soliti percorsi, fisici e mentali, percependo rischioso anche scegliere un tragitto nuovo per raggiungere il posto di lavoro.

La vita come un atto creativo

Per vivere pienamente occorre vivere la vita come un atto creativo. La creatività è la possibilità di far sbocciare qualcosa di nuovo o di diverso. E il cambiamento è di per sé creativo. Spesso ci è difficile cambiare lavoro, compagno, amicizie, legami che, seppur consumati dal tempo e dalle ferite, rappresentano una certezza, una stabilità in un mondo di legami fragili. Fatichiamo ad accogliere sfumature emotive, caratteriali e fisiche che si allontano dall’immagine di noi stessi che ci siamo creati e soprattutto che ci imponiamo.

Lo scorrere delle stagioni

“Accetta le stagioni del tuo cuore, come hai sempre accettato le stagioni che passano sui tuoi campi”, racconta il poeta Gibran, soffermandoci su una qualità essenziale della Natura, la possibilità continua che si offre di cambiare. Le stagioni riescono a scorrere con una naturalezza disarmante, senza interrogativi o titubanze. Tutto accade. Nessuno può opporsi a questo, se non riparandosi al momento opportuno.

L’inverno immobile

L’inverno è immobile, tutto si svolge sottoterra, l’inverno è un punto di arrivo, ci invita ad aspettare, a raccogliere le forze, ad avere fiducia, resistendo alle intemperie.

Ci mostra la resilienza, ovvero la capacità di resistere e risollevarci dopo una difficoltà. L’inverno è Terra, ci dona la possibilità di fermarci e guardarci nel profondo, ricercando la nostra stabilità e la nostra direzione, a partire dalle nostre radici.

Basti pensare al Natale, spesso rara occasione che ci riporta a Casa, ai legami antichi.
L’inverno è saggio, proprio come l’anziano che con i suoi caldi racconti ci trasmette le sue verità.
E’ il periodo dell’essere.

L’entusiasmo della primavera

In primavera la natura è rigogliosa, vivace, frizzante. La primavera è entusiasta, ci conduce in territori fantastici dove l’Aria è l’elemento dominante. Durante tale momento riusciamo a vedere tutto con occhi diversi, iniziamo a sognare e a sfiorare panorami rigogliosi. La parte Bambina che è in noi si fa sentire, tra fiori e magie. Ma va tutelata, protetta e alimentata per far sì che l’arrivo dell’estate non ne spezzi l’armonia.

Estate periodo del fare

L’estate ci stupisce con la sua forza e con il suo luccicare tra stelle cadenti, lucciole e colori.
E’ il periodo del fare. Le alte temperature ci portano a goderci il sole e a rubarne l’energia ma in alcuni momenti anche a proteggersi. E’ importante trovare la giusta misura e i giusti confini per non “bruciarsi”, proprio come l’Adolescente che siamo stati o che vive in noi.

Il lento fluire dell’autuno

In autunno tutto si lascia andare, cadere spontaneamente, tutto fluisce come l’Acqua.
Un invito alla spontaneità, all’emozionalità ed anche al raccolto di quanto prodotto. L’adulto che è in noi lascia accadere la caduta con fierezza e nobiltà, senza resisterle ma vivendola come occasione di rinascita. Non si spaventa nel mostrare la propria nudità di fronte al mondo ma sa cogliere e valorizzare la sua bellezza, sebbene spoglia.

Le stagioni dell’essere umano

Nessuna foglia è persa ma affidata al cambiamento che la Natura richiede. Allo stesso modo l’uomo nasce, cresce e lascia qualcosa di sé. Espansione e contrazione si alternano integrandosi in un tutt’uno che rappresenta la vita. Occorre umiltà per osservare questo continuo processo e lasciarsi guidare dalla sua verità. La nostra vita dovrebbe essere semplice e spontanea come le stagioni, un armonico fluire di piccoli, grandi cambiamenti che ci permettono di trasformarci continuamente e rendere sempre Nuovo e Unico il nostro avanzare.


Rachele Cresci

Psicologa Psicoterapeuta ad orientamento umanistico e bioenergetico. Esperta in tecniche di rilassamento, training autogeno, meditazione e bioenergetica, gestione di ansia e stress. Esercita da diversi anni a Pistoia offrendo uno spazio di ascolto e benessere. [email protected] 3490832515 Viale Adua 49 Pistoia www.rachelecrescipsicologapistoia.it