ROMA – Un momento tanto atteso che potrebbe segnare una svolta sia per i piccoli comuni (sotto i 5000 abitanti) sia per i territori montani. Le Commissioni riunite Ambiente e Bilancio della Camera, infatti, hanno approvato definitivamente il testo unificato della proposta di legge “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei comuni con popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti e dei territori montani e rurali nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici”. A breve, nel mese di settembre, è prevista la discussione in Parlamento.
Cosa prevede il testo
Il testo propone misure per favorire la diffusione della banda larga, una dotazione dei servizi più razionale ed efficiente, itinerari di mobilità e turismo dolce, la promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta. Previsti anche semplificazioni per il recupero dei centri storici in abbandono o a rischio spopolamento da riconvertire in alberghi diffusi, opere di manutenzione del territorio con priorità alla tutela dell’ambiente, la messa in sicurezza di strade e scuole, l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico e interventi in favore dei cittadini residenti e delle attività produttive insediate nei piccoli comuni. Per le aree oggi in condizioni di maggior difficoltà è previsto uno specifico stanziamento di 100 milioni per il periodo che va dal 2017 al 2023.
Il commento del primo firmatario Realacci
Primo firmatario della proposta di legge è Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera. “Nato a partire da una mia proposta di legge – aggiunge Realacci – e da quella analoga della collega Terzoni, questo testo, di cui sono relatori i colleghi Borghi, Iannuzzi e Misiani, è un’opportunità per tutto il Paese per un’idea di sviluppo che punta sui territori e coniuga la cultura e i saperi tradizionali con l’innovazione, le nuove tecnologie e la green economy” “Dopo tre anni di lavoro in sede di commissione dove si sono affrontati una serie di nodi politici, istituzionali e finanziari non indifferenti – commenta il deputato Enrico Borghi, presidente nazionale Uncem – finalmente riusciamo a dare una risposta a parti importanti del nostro territorio alle comunità che vivono nei territori dei piccoli comuni e montani”.