Sambuca, Cultura & Spettacoli  |  luglio 11, 2016

“Pavanart”, musica di strada in ogni angolo del paese

Il festival nasce dall'idea di Clelia Antolini: arricchire una vecchia festa culinaria di Pavana. Appuntamento sabato 30 e domenica 31 luglio con 24 band e singoli musicisti provenienti da tutta Italia. Il modello è il “Buskers Festival” di Ferrara. Dalle 16 a mezzanotte esibizione di musicisti intervallati da spettacoli teatrali e presentazioni di libri

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PAVANA (SAMBUCA) – In montagna, c’è chi resta e chi va. Poi c’è sempre qualcuno che torna. Clelia Antolini, ferrarese di 28 anni, a Pavana ci è praticamente cresciuta, trascorrendo, fin dalla più tenera età, le sue estati nel borgo che, ancora in Toscana, guarda dall’alto la piana emiliana. Ma, diversamente da tanti cittadini che fuggono sull’Appennino in cerca di sollievo dalla calura estiva, Clelia sente di aver contratto un debito con questo paese che tanti momenti indimenticabili le ha regalato. Ed è così che ha deciso di fare la sua parte per dare a Pavana la giusta visibilità. In poche parole, ha creato “Pavanart”.

Come nasce “Pavanart”

“Ricordo che quando ero piccola la festa del paese attirava moltissima gente, con un percorso gastronomico eccezionale. Tutti gli abitanti preparavano una loro specialità nelle proprie case, che poi andavano a offrire ai visitatori nelle aie e nei cortili. Anche Francesco Guccini, che sempre si è mostrato attento alle iniziative del luogo, era della compagnia, di solito col suo pentolone di pasta e fagioli”. A sentirla parlare, Clelia, si capisce subito quanto sia grande l’amore per questo paese che continua ad affascinarla nella sua semplicità, alimentando ricordi che hanno qualcosa di magico. Una magia che rischia seriamente di scomparire, a causa soprattutto dei tanti giovani che, raggiunta una certa età, abbandonano la montagna in cerca di un ambiente più adatto alle loro esigenze. Per fortuna non tutti dimenticano il bene ricevuto da una terra solo in apparenza inospitale.

Gli eventi in programma

Per rilanciare un evento culinario tanto singolare, Clelia ha pensato in grande. Tra sabato 30 e domenica 31 luglio, “Pavanart”, il festival di musica di strada da lei ideato, porterà in paese 24 tra band e singoli musicisti provenienti da tutta Italia. Il modello è il “Buskers Festival” di Ferrara. In entrambi i giorni, dalle 16 alle 24, si esibiranno per le vie del centro artisti dal repertorio estremamente vario. Le esibizioni saranno intervallate da spettacoli teatrali e presentazioni di libri, in particolare sabato 30 alle 19.30, quando Gianluca Morozzi con “Anche il fuoco ha paura di me” e Alberto Petrelli, autore de “I dolori del giovane imbuto”, si confronteranno col pubblico per discutere delle loro opere. L’aspetto strettamente mangereccio, che come si è visto costituisce il punto di partenza della manifestazione, sarà invece demandato alla Pro Loco, l’associazione che, per prima, ha voluto credere nel progetto originale di Clelia, mettendo a disposizione ogni sorta di contributo, dall’utilizzo delle attrezzature all’impiego di numerosi volontari.

I musicisti più attesi

Tra gli artisti più attesi, ci saranno il cantautore bolognese Gian Marco Basta, allievo di Enzo Jannacci e Dario Fo, che domenica 31 presenterà l’album dal titolo “Secondo Basta”. Sempre di domenica si esibirà Anna Luppi, che con la sua splendida voce ha girato mezza Europa, dalla Germania alla Spagna, dalla Francia all’Austria, per tornare ogni volta in Italia, dove il suo talento le ha valso importanti riconoscimenti, oltre all’apprezzamento di Roberto Vecchioni, uno dei più importanti esponenti della canzone d’autore italiana.
Erede della musica cantautoriale, artista dai toni caustici e disillusi, anche il musicista napoletano Flavio Ciotola, in arte “L’io”, che sarà presente per raccontare le sue verità al pubblico in entrambi i giorni, offrendo brani tratti dal suo ultimo album, dal titolo “Bon Ton”. Altrettanto rabbioso apparirà, per gli amanti del genere, il rock di Angela Finotello, mentre Pierfrancesco Faggiotto, mostrerà ai presenti come la tecnologia possa venire in soccorso alla musica attraverso l’uso della loopstation. Inoltre la ventenne Marta Guidoboni, la più giovane tra gli artisti coinvolti, delizierà il pubblico armata soltanto della sua voce e di un compagno di viaggio estremamente fedele, il suo inseparabile ukulele.
Nel solco della tradizione popolare, invece, le sorelle Matilde e Celeste Pirazzini, specializzate nelle cante romagnole; la cantautrice toscana Giuditta Scorcelletti, esperta di stornelli e melodie della sua regione; l’orchestra Ochtopus, che trascinerà letteralmente nella mischia i passanti con le musiche Kletzmer dei Balcani.
Se tutto questo non fosse ancora abbastanza, basterà fare un salto a Pavana in quei giorni per scoprire le soprese che gli organizzatori hanno in serbo per noi. E, dopo una passeggiata fra le strette vie, desiderare che la magia delle notti di estate torni a parlarci di un tempo, in cui giochi e feste paesane rappresentarono i primi dolci ricordi della nostra vita.


La Redazione

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