SAN MARCELLO – Un lavoro durato tre anni e giunto alla conclusione stamani, giovedì 27 ottobre, con la scelta del progetto vincente nella sede dell’Istituto scolastico omnicomprensivo di San Marcello Pistoiese. Adesso le idee emerse dal concorso (di idee) “La geometria nell’arte: proposte progettuali per la riqualificazione di un’area verde della scuola” saranno tradotte in pratica. In quello spazio nascerà il “Giardino dell’Armonia”, così come è stato ribattezzato nell’occasione. Un’apposita commissione, al termine della mattinata, ha scelto fra i quattro progetti in gara. Ha vinto quello realizzato da Andrea Pagliai, Giulia Pagliai e Irene Natali “Gli scacchi dell’armonia”, della quarta classe del liceo scientifico (così come gli altri partecipanti) mentre una menzione particolare è stata data al primo progetto presentato in ordine di tempo (senza titolo) realizzato da tre (ex) studenti del liceo, oggi all’Università, e infatti assenti alla cerimonia, ovvero Manuele Petrucci, Chiara Sichi e Stefano Martelli. Gli altri due in gara erano “L’armonia delle curve” di Bianca Cicchi e Andrea Pierazzi e “La bellezza nascosta nei numeri” di Giulio Carotta e Chiara Bugelli. Tutti davvero molto belli e, infatti, c’è voluto molto tempo prima che arrivasse il verdetto della commissione, composta da Carlo Vezzosi (Presidente), Stefano Brizzi, Alessandro Bernardini, Cecilia Tamburini e Ilaria Buonanno.
LE IMMAGINI
Nelle foto, dall’alto (in senso orario): il pubblico di studenti, i ragazzi vincitori del concorso, tutti i partecipanti al concorso, il preside Rai con il presidente della commissione Vezzosi e i membri la commissione
Nascita e sviluppo del progetto
L’idea che ha originato tutto è nata diverso tempo fa, circa tre anni, ed è stata quella di riqualificare, da un punto di vista architettonico e ambientale, un’area verde al servizio della scuola. Per farlo si è deciso di far convergere due idee distinte, una riguardante lo studio della Geometria e le sue applicazioni, l’altra legata alla volontà di sviluppare negli studenti competenze tecnico-progettuali concrete. E infatti l’idea è talmente concreta che sarà tradotte in pratica. E non sarà necessariamente l’unica poiché è aperta la porta per successivi interventi, come gli orti verticali e il giardino botanico.
Gli ideatori del progetto sono stati i professori Daniela Tinelli, Franco Sondrio e Loredana Ardizzone, destinatari gli studenti della Scuola secondaria di secondo grado e successivamente anche quelli della scuola di Primo grado dello stesso Istituto, seguiti dalla professoressa Michela Peruzzi. Il lavoro condotto, è stato spiegato durante il seminario “si è sviluppato partendo da un concetto comune affrontato da discipline quali la Matematica, la Storia dell’Arte, la Filosofia, la Musica, la Tecnologia il tutto poi coadiuvato dalle competenze sviluppate dagli studenti nell’ambito della progettazione architettonica e quindi della Geometria descrittiva”.
Un lavoro per fasi
Il lavoro è stato lungo, come è stato spiegato nel corso del seminario della mattinata di giovedì 27 dalle docenti Ardizzone e Tinelli. Prima i rilievi sull’area, poi una serie di prove, elaborati, schizzi, nel tentativo di razionalizzare gli spazi e trovare le giuste armonie. Con esiti inevitabilmente simili perché, ha spiegato Tinelli, “lo schema metrico era unitario”. L’idea è stata quella di dividere in due parti, una adibita a spettacolo e l’altra alla sosta e alla lettura. Gli interventi previsti riguardano lo sbancamento dell’area con la rimozione della parte di terreno in eccedenza, la costruzione di gradinate, la realizzazione di una zona rialzata da pochi gradini da adibire eventualmente a palco e di una zona più ampia pavimentata e articolata secondo lo schema geometrico della spirale aurea.
Il progetto adesso c’è, si tratta di farlo passare alla fase esecutiva. E far diventare il “Giardino dell’armonia” non più solo una dichiarazione di intenti.
I PROGETTI
Il progetto vincitore: “Gli scacchi dell’armonia” – La menzione speciale (senza titolo)
“La bellezza nascosta nei numeri” “L’armonia delle curve”