Arte di Altura, La ricerca  |  dicembre 28, 2021

La chiesa di Alvar Aalto a Riola: un viaggio nello spirito dei luoghi

Ci vollero 10 anni per realizzare la chiesa di Riola, in provincia di Bologna: una piccola "odissea". I parrocchiani, che insieme al parroco Don Borri lottarono per la costruzione, oggi sono orgogliosi della loro chiesa che è l'unica opera di Alvar Aalto in Italia. Qui l'artista Jacques Toussaint ha deciso di realizzare alcune delle sue opere nell'ambito del progetto “L’esprit des lieux”. Il prossimo appuntamento con l'artista sarà in questo luogo di culto, dal 21 al 23 gennaio 2022

di

Tempo di lettura: circa 4 minuti

La Luce. La prima sensazione che si prova, entrando nella chiesa di Riola, è proprio quella di un’onda di luce che ti avvolge garbatamente, delicatamente. Ma l’immagine che ti viene in mente, quando ti soffermi a pensare a questa chiesa, è quella della classica “cattedrale nel deserto”. Si tratta infatti dell’unica opera, realizzata in Italia, dal famoso architetto Alvar Aalto. Ed è proprio qui, in un minuscolo paesino sperduto sulla montagna bolognese. A prima vista sembra una cosa strana, difficile da comprendere. Se però hai la possibilità di informarti, di documentarti un po’, allora il quadro diventa molto più chiaro. Alla fine lo capisci che, solo tra le montagne bolognesi, questa magnifica chiesa poteva trovare il suo senso.

 

La costruzione della chiesa di Aalto: una piccola “odissea”

Durante la scorsa estate, mentre percorrevo la Via Francesca della Sambuca, ho avuto la fortuna di ascoltare la storia della chiesa da una testimone diretta. Lucia Bartoloni, parrocchiana di Riola, era una bimba quando il famoso architetto finlandese venne qui per la prima volta. Lei mi ha raccontato la travagliata peripezia che, nell’arco di un decennio, portò alla realizzazione di questa chiesa.
Erano anni di grandi sconvolgimenti sociali e culturali. Il Concilio Vaticano II era appena finito e il Cardinal Giacomo Lercaro, rientrando da Roma, si fermò a Firenze dove conobbe Alvar Aalto. Da quell’incontro, ispirato dalla ventata di rinnovamento post Conciliare, nacque l’idea di una nuova chiesa da affidare all’architetto luterano.
Aalto pensava ad un progetto che si rispecchiasse negli elementi della Natura: l’acqua, gli alberi, la montagna… Il destino volle che, proprio in quegli anni, alla parrocchia di Riola fosse destinato un ricco lascito. I giochi sembravano fatti ma la vicenda si trasformò in un’odissea. 10 anni dopo nessuna pietra era ancora stata posata. Il Cardinal Lercaro era stato “garbatamente” allontanato dalla sua Diocesi. E del lascito testamentario non rimaneva più una lira. Ma questa volta il destino si presentò nelle vesti di un altro riolese: il geometra Mario Tamburini. Fu lui che, in qualità di direttore dell’azienda “Grandi Lavori”, riuscì a sbloccare la situazione e, nel giro di poco tempo, realizzò il progetto della nuova chiesa.

L’arte che vive nello “spirito dei luoghi”

Questa, in estrema sintesi, è la storia della chiesa di Alvar Aalto. Se però volete un racconto più appassionato allora non vi resta che andare a Riola e cercare Antonio Contini Carboni. Lo troverete nella sua bottega di frutta e verdura di fronte alla stazione. Lui vi racconterà anche gli aneddoti dello storico parroco Don Borri che, nel corso degli anni 60/70, guidò i parrocchiani nella rivendicazione di una nuova chiesa.
Sono passati quasi 45 anni da quando la chiesa di Aalto venne terminata. Tuttavia essa è ancora oggi un forte richiamo per chi si interessa di architettura e di arte. Recentemente questo edificio è tornato alla ribalta grazie all’opera di Jacques Toussaint. L’artista francese, che vive e lavora in Italia dagli anni settanta, nel gennaio del 2020, in occasione di Arte Fiera, realizzò qui una installazione nell’ambito del suo progetto “L’esprit des lieux” (Lo spirito dei luoghi). L’opera di Toussaint mirava ad esaltare le qualità architettoniche dell’edificio e, allo stesso tempo, offrire al visitatore un’esperienza immersiva investendolo di emozioni finalizzate, nell’intento dell’artista, a trascendere la fisicità del mondo per lasciarsi guidare dallo “spirito del luogo”.
Dal 21 al 23 gennaio 2022 Jacques Toussaint tornerà a Riola per una nuova installazione artistica. La Voce della Montagna sarà presente per raccontare questo nuovo viaggio nello “spirito dei luoghi”.

Ecco alcuni link interessanti:

Il sito dell’artista Jacques Toussaint CLICCA QUI

“Non abbiamo sete di scenografie” il documentario sulla storia della chiesa di Alvar Aalto CLICCA QUI

“Sulla via Francesca della Sambuca – Puntata 2”
Su Radio Frequenza Appennino la puntata del podcast che parla della Chiesa di Riola e non solo CLICCA QUI

 

Le foto del servizio sono di Maurizio Pini


Andrea Piazza

Andrea Piazza nasce a Mantova nel 1974. Vive tra le rive di due fiumi (il Po e il Mincio) ma coltiva, da sempre, l’amore per la montagna. Ha due grandi passioni: il viaggio e la fotografia. Due attività che trovano un perfetto connubio nell’intrigante bellezza delle nostre montagne. Da qualche tempo cura un blog http://www.artedicamminare.it/ nel quale racconta, in modo simpatico e “non convenzionale”, i suoi viaggi sull’Appennino e non solo.