Lettere al Direttore, Sanità e sociale  |  ottobre 19, 2021

I genitori della montagna ai pediatri: un piccolo aiuto da tutti per garantire il servizio

L'appello a quelli di città: dedicate una parte della vostra attività al territorio montano per garantire il servizio. La soluzione tampone dell'Usl: affidare i piccolo a un pediatra di libera scelta Pistoia e a un medico di famiglia della zona

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di un gruppo di genitori sul tema del servizio pediatrico in montagna

 

SAN MARCELLO – “Gentilissimi Pediatri di libera scelta di Pistoia, siamo un gruppo di genitori che rappresentano tutti i bambini della Montagna Pistoiese che, come sicuramente già saprete, da maggio di quest’anno sono stati privati, di fatto, di uno dei diritti fondamentali dell’individuo, quello alla salute. Abbiamo deciso di fare un appello a voi e alla vostra sensibilità e fondamentalmente di chiedervi AIUTO, perché noi e i nostri bambini stiamo vivendo una situazione drammatica, dovuta alla sospensione del servizio pediatrico in una zona come la Montagna Pistoiese, così ampia e così “lontana” dalla città.

Una soluzione temporanea

La Asl ha percorso varie strade per cercare di risolvere questa problematica ma non non è riuscita in tale intento e come soluzione, che per noi può essere solo temporanea, ha invitato a segnare i bambini da 0 a 6 anni sotto un pediatra di libera scelta di Pistoia, gli altri bambini presso un medico di famiglia della zona che tuttavia non è certo uno specialista in pediatra. Tutto questo è avvenuto per colpa dei “numeri”, perché ci sono “troppo pochi” bambini in montagna. In realtà non è così, il numero conteggiato secondo la normativa di riferimento non è quello dei bambini che sono presenti sul territorio, ma di quelli non assegnati, ovvero che al momento non sono stati assegnati a nessun pediatra. I bambini in montagna ci sono e non pochi, sono infatti circa 217 tra 0 e 5 anni e 487 tra 6 e 13 anni.

L’appello ai pediatri di città

Ci rivolgiamo a voi perché meglio di chiunque altro conoscete l’importanza della presenza territoriale del medico ed ancor più quella del pediatra, sia per la sua tipologia di pazienti sia per il sostegno che offrite alla famiglia del paziente nel suo insieme. Purtroppo sembra che nessun pediatra voglia venire a lavorare in montagna e in parte ne capiamo le ragioni. Sicuramente per un pediatra che abita in città è disagevole percorrere la strada che porta nei nostri paesi e non ci sono vantaggi di natura economica. Tuttavia, crediamo che si debba far appello ad altre priorità ovvero ad un qualcosa di più profondo che ha a che fare con l’etica e con la solidarietà fra esseri umani. Chiedere aiuto in un momento di grande difficoltà, come quello che stiamo vivendo, ci appare un gesto non solo necessario ma anche consapevole: da soli non ce la possiamo fare! Facciamo dunque richiamo al vostro senso etico e civico ma soprattutto al senso di umanità che sicuramente vi appartiene visto che avete scelto di esercitare un tipo di professione che si prende cura dei più deboli, vulnerabili e indifesi. Ci piace pensare che questa volta non vincerà la logica del profitto ma quella della fratellanza.

Un piccolo sforzo per coprire il servizio

Con queste motivazioni, abbiamo pensato che ciascuno di voi potrebbe prestare una piccola parte della sua attività lavorativa sul nostro territorio, tale da garantire una buona copertura del servizio. Si tratterebbe di un impegno non gravoso, una volta alla settimana oppure ogni 10 giorni questo dipende dal numero di adesioni. Sappiamo che non siete tenuti a prendervi questo impegno, se lo farete sarà una vostra scelta, una scelta che andrà ad arginare una falla del sistema, a garantire a tanti bambini un diritto irrinunciabile, quello alla salute, sarà un “aiuto” ad altri pistoiesi che “sono cittadini ma non di città”.

Vi chiediamo quindi di aderire a questo progetto che sicuramente permetterà anche a voi di fare una nuova esperienza e di conoscere meglio la realtà della Montagna Pistoiese, che in fin dei conti è anche “la vostra montagna”.

 

Una Montagna Pistoiese di Bambini


La Redazione

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