I consigli del medico  |  gennaio 9, 2020

Cosa sono i sintomi del basso tratto urinario

Incontinenza, difficoltà a mingere, bruciore possono affliggere entrambi i sessi a tutte le età. Le particolarità dei disturbi per il sesso femminile. La diagnosi. L'utilità dell'esame urodinamico. L'importanza della prevenzione precoce

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I sintomi del basso tratto urinario, come incontinenza urinaria, urgenza minzionale, difficoltà a mingere, bruciore minzionale, possono affliggere entrambi i sessi a tutte le età (1). Questi sintomi possono avere un impatto negativo sulla qualità di vita della persone, disturbando la sfera sociale, fisica, psicologica e inoltre possono portare ad un impatto economico non trascurabile (2).

Nel sesso femminile

Per quanto riguarda il sesso femminile, tra i tanti disturbi annoverati come il bruciore minzionale o la difficoltà ad urinare secondaria magari ad un prolasso genitale vi è anche l’incontinenza urinaria (ovvero la perdita involontaria di urina). Quest’ultima può essere presente sino al 50% delle pazienti specialmente nel periodo peri-post menopausale o dopo traumi perineali (ex parto). (3)

Non tutta l’incontinenza urinaria nel sesso femminile è uguale, infatti, ne possiamo distinguere almeno tre forme: quella da sforzo che rappresenta la più frequente, ovvero la perdita involontaria di urina durante uno sforzo come la tosse, lo starnuto o il sollevamento di pesi, quella da urgenza, cioè l’incapacità di procrastinare la minzione una volta avvertito lo stimolo e la combinazione tra le due ovvero l’incontinenza mista. Anche in assenza di incontinenza urinaria esiste un’altra condizione, altrettanto invalidante e sempre annoverata nei sintomi del basso tratto urinario, chiamata vescica iperattiva. Quest’ultima condizione consiste nel dover mingere appena avvertito lo stimolo e non poter posporre l’atto mintorio spesso associata ad un numero di minzioni giornaliere e/o al bisogno di urinare alla notte (4). Tutte queste condizioni, nonostante sembrino simili, hanno un’origine diversa, che per essere trattate in modo appropriato deve essere ben chiarita.

La diagnosi

Il primo approccio consiste nella valutazione dello specialista dedicato che attraverso un’anamnesi accurata e l’esame obiettivo specifico e gli esami di primo livello, sarà in grado di stilare una prima diagnosi o, se indicato, richiedere esami strumentali ultraspecialistici per fornire il miglior trattamento più mirato possibile al o alla paziente.

Cosa è l’esame urodinamico

Un esame di livello avanzato, ma molto utile (in mani esperte) e indicato da molte linee guida internazionali e mondiali tra cui quelle europee, è l’esame urodinamico (EAU guidelines 2019) (5).

Esso consiste, tramite sensori appositi nel valutare il funzionamento della vescica durante la fase di riempimento, durante l’amento delle pressioni come per esempio i colpi di tosse e in casi indicati anche durante la fase di svuotamento. Le pressioni vescicali e addominali vengono, attraverso i sensori, trasferite su un monitor sotto forma di linee che se interpretate da personale esperto possono essere molto utili nella diagnosi e nel trattamento mirato dei disturbi del basso tratto urinario dei pazienti.

Nello specifico le fasi dell’esame urodinamico si compongono in:

Cistomanometria: consiste nel riempire la vescica in un modo il più possibile simile a quello fisiologico per valutare le pressioni vescicali, addominali e in modo indiretto tramite la sottrazione di queste due, la pressione detrusoriale (il muscolo vescicale). In questa fase viene valutata inoltre la fuga urinaria sotto sforzo o per iperattività del detrusore.

Il profilo pressorio uretrale: quando utilizzato può dare informazioni interpretabili sulla funzione dello sfintere uretrale.

La fase di svuotamento: al termine della fase di riempimento si invita il paziente o la paziente ad urinare per valutare la curva di flusso e le pressioni con cui questa avviene. Questa ultima procedura avviene in particolar modo nell’esame chiamato appunto studio pressione/flusso.

L’esame può essere completato da una flussometria preliminare.

Esistono inoltre molteplici macchinari per eseguire l’esame. Uno dei più recenti consiste nel collegamento senza fili tra i sensori e il macchinario di registrazione in modo da creare meno ingombro possibile e di conseguenza meno discomfort e più naturalezza per il o la paziente.

Perché è utile una precoce prevenzione

Gestire i disturbi in fase iniziale può essere utile per gestire la sintomatologia con strategie meno invasive migliorando così, precocemente, la qualità di vita del paziente o della paziente (6).

 

Referenze

Abrams P. New words for old: lower urinary tract symptoms for “prostatism”. BMJ. 1994;308:929–930.

Irwin DE, Milsom I, Kopp Z, et al. Impact of overactive bladder symptoms on employment, social interac- tions and emotional well-being in six European countries. BJU Int. 2006;97:96–100.

Hunskaar S, Burgio K, Diokno A, et al. Epidemiology and natural history of urinary incontinence in women. Urology. 2003;62(Suppl. 1):16–23.

Rachaneni S, Latthe P. Does preoperative urody- namics improve outcomes for women undergoing surgery for stress urinary incontinence? A systematic review and meta-analysis. Bjog. 2015;122:8–16.

https://uroweb.org/guideline/urinary-incontinence/#3

Distress and delay associated with urinary incontinence, frequency, and urgency in women. PA Norton, LD MacDonald, PM Sedgwick… – BMJ: British Medical …, 1988 – ncbi.nlm.nih.gov.

 

dr Omar Saleh, specialista uroginecologo Koinos 

prof Marco Ricca, direttore sanitario Koinos


Marco Ricca

Laureato in Medicina e Chirurgia, è stato assistente ordinario in Patologia e in clinica medica all’Università di Firenze, successivamente Primario medico negli Ospedali di Cortona, Fiesole, Camerata e infine nell’Ospedale San Giovanni di Dio di Firenze. Libero docente in Semeiotica medica, è specialista in cardiologia, gerontologia e geriatria e pneumologia. E’ stato consulente cardiologo alla Fondazione Turati di Gavinana ed attualmente è Direttore sanitario del Centro Sanitario Pistoiese Koinos della stessa Fondazione, a Pistoia.