Una Montagna di Parole, Sanità e sociale  |  luglio 31, 2018

L’aglio, la prevenzione naturale che salvò molte vite dalla “Peste nera”

Sono passati cento anni esatti dall'esplosione della “spagnola”, la gravissima epidemia che causò milioni di morti in tutto il mondo. Allora si cercò di difendersi utilizzando grandi quantità di aglio. Una saggezza popolare riconosciuta a posteriori dalla scienza: recentemente l'Università di Copenaghen ha scoperto anche la sua funzione antibiotica

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Le ricorrenze hanno il compito di risvegliare le coscienze, di celebrare gli esempi positivi e attivare anticorpi sociali contro le piaghe di vario genere ereditate dalla storia. Nell’anno in corso cade il centenario dall’inizio della grande pandemia che, tra il 1918 e il 1920, falcidiò milioni di vite in tutto il mondo e che venne denominata “La Spagnola”, perché ne parlarono per primi i giornali spagnoli, che non erano sottoposti alla censura di guerra (la Spagna non era coinvolta nella I guerra Mondiale).

Gli enormi danni della “peste nera”

Le gravi pandemie non sono rare nella storia dell’umanità; si pensi che nel 1300 l’Europa fu colpita dalla “Peste nera” che provocò 20 milioni di vittime, ma la “spagnola” è sicuramente la più grave, avendo prodotto tra i 25 e i 50 milioni di morti, specialmente giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Recenti studi medici hanno evidenziato che sono state le complicanze batteriche, combinate con i disagi e le problematiche della guerra, anche di tipo igienico-sanitario, a determinare tali conseguenze; e pensare che, solo pochi anni dopo, Fleming avrebbe scoperto la penicillina!! Molte furono le vittime illustri, fra cui il poeta francese Guillaume Apollinaire, lo scrittore senese Federigo Tozzi e il filosofo tedesco Max Weber.

Aglio, barriera contro la “spagnola”

Anche nella nostra montagna la “spagnola” ha strappato la vita a molti giovani, però la sapienza popolare aveva trovato un rimedio, l’aglio, che con ogni probabilità ha evitato molti decessi. Il consiglio dei più anziani era, infatti, quello di tenere in bocca tutto il giorno degli spicchi d’aglio che avrebbero tenuto lontano il morbo letale. Del resto, nell’antichità, gli Egizi ritenevano che l’aglio fosse una divinità e un autore latino diceva che “Le parole degli antichi sapevano d’aglio”.

La funzione “antibiotica” dell’aglio

Oggi potrebbe sembrare una bufala, una “fake new”, come dicono gli anglofoni, salvo scoprire che recentissimamente l‘Università di Copenaghen ha scoperto la funzione antibiotica dell’aglio, che si aggiunge ad altre proprietà testimoniate scientificamente, come quella immunostimolante, quella anti ipertensiva, quella antitumorale e antibatterica.

Sapienza popolare in anticipo sulla medicina

Però, che cosa strana: la sapienza popolare in tema di medicina naturale è arrivata molto prima delle acquisizioni legate al metodo scientifico.

 


Maurizio Ferrari

Maurizio Ferrari, sambucano di origine, ha insegnato Lettere per 38 anni nelle Scuole superiori pistoiesi. Ora è imprenditore agricolo e si sta impegnando nella promozione e nel rilancio del territorio appenninico come Presidente dell'Associazione "Amo la montagna APS" che si è costituita nel 2013 e che ha sede a Castello di Cireglio.Ha collaborato per 25 anni alla rivista "Vita in Campagna", del gruppo "Informatore Agrario". Recentemente ha pubblicato alcune raccolte di racconti ispirati alla vita quotidiana di Sambuca, dal titolo :"Dieci racconti sambucani"; "La mia Sambuga" e "Cuori d'ommeni e di animali", nonché una favola per bambini, "La magìa della valle dimenticata" illustrata dagli alunni della scuola elementare "P.Petrocchi " di CIreglio (Pistoia)