Cultura & Spettacoli, Pistoia  |  luglio 25, 2017

Dietro la Bugia un grande anelito di libertà. Che arriva a Le Piastre da tutto il mondo

Risultato clamoroso nella sezione grafica del Campionato piastrese: 110 concorrenti di 32 Nazioni dai 5 continenti. Tante vignette da Paesi autoritari, su tutti Cina (20 concorrenti) e Iran (25). Stili diversi e vari soggetti, anche se il tema di quest'anno è la cultura. Il 5 e 6 agosto i due giorni di eventi che coincideranno con l'inaugurazione del Museo della Bugia. Il Magnifico rettore: “Oltre 300 vignette 'bugiarde': un'esposizione permanente unica al mondo”

di

Tempo di lettura: circa 3 minuti
Una vignetta giunta dalla Cina. Nella foto grande un disegno spedito dalla Nigeria

LE PIASTRE (PISTOIA) – No, non è una bugia di quelle sparate grosse, non è un antipasto delle iperboliche trovate dei concorrenti al Campionato italiano che si svolge a Le Piastre, ormai da oltre mezzo secolo (salvo alcune parentesi). E’ tutto incredibilmente vero e possiede pure risvolti imprevisti. Fra i partecipanti nella sezione grafica del concorso sono arrivati ben 300 disegni di 110 disegnatori, da tutto il mondo. E non è un modo di dire. “Sono arrivate da 32 Paesi per l’esattezza e da tutti e cinque i continenti – precisa il principale artefice della manifestazione, il Magnifico rettore dell’Accademia della Bugia, Emanuele Begliomini -. La più lontana è stata spedita dall’Australia, molte dalla Cina e c’è pure una folta rappresentanza di Paesi di religione islamica”.

Fantasie in libertà

Senza il problema della lingua, poiché si tratta di disegni, e senza problemi di censura, potremmo aggiungere vista la provenienza di molti elaborati, la Bugia piastrese è passata da 3-4 concorrenti dei primi due anni, le scorse ultime due edizioni, agli oltre cento di quest’anno. Una vera notizia. Chiediamo a Begliomini cos’è accaduto, come è stato possibile il balzo in avanti: “Il nostro bando è stato pubblicato su alcuni siti stranieri e ha avuto una grandissima eco. Un aiuto poi può essere anche giunto dal fatto che il ‘Bugiardino d’oro’ è stato disegnato da Marilena Nardi, un nome molto conosciuto nel settore”, spiega Begliomini. C’è poi un risvolto “politico”. “La cosa più clamorosa è che i Paesi con più vignette sono proprio quelli che, come dire, non brillano certo per democrazia”, sottolinea Begliomini. Cina e Iran su tutti, rispettivamente con 20 e 25 concorrenti, ma poi anche disegni in libertà da Cuba e dalla Russia. E poi, ancora, dalle vicine Francia e Serbia così come dal Marocco, dall’India e da molte altre nazioni. “Perfino un partecipante dalla Siria, che ha preferito utilizzare l’indirizzio di sua sorella che vive in Belgio per evitare qualsiasi problema, vista la drammatica situazione di quei luoghi”, sottolinea ancora Begliomini.

Stili e messaggi diversi

Nello sfogliare i disegni emergono stili e proposte molto diversi, sebbene vi fosse un tema preciso (anche se non obbligatorio), ovvero la cultura. Qualche esempio? “C’è il disegnatore serbo che raffigura l’artista Hitler comodamente seduto a dipingere su tela il filo spinato e le baracche di un lager, alla disegnatrice sudamericano che raffigura Romolo e Remo allattati non dalla mitica lupa capitolina, ma dalla M di Mc Donald“. Insomma Begliomini prefigura un giudizio non facile per la stessa giuria della parte grafica ancor più nella sezione internazionale, che quest’anno ha superato di gran lunga quella nazionale: 110 concorrenti nella prima, 55 nella seconda. “Siamo onorati – é la considerazione del magnifico rettore dell’Accademia della Bugia, Emanuele Begliomini – di tanta attenzione. Stiamo concretizzando l’internazionale della Bugia a cui stiamo lavorando da tempo”. Insomma, dopo i gemellaggi (“ideali”) con la Patagonia, e reali, con la Francia e il Belgio, il concorso ha preso nuove vie e raccolto riconoscimenti importanti e impegnativi.

Il museo della bugia

“Tanti disegni, davvero molto belli”, conclude il Magnifico rettore, che sarà possibile vedere a Le Piastre nel primo fine settimana di agosto, sabato 5 e domenica 6, nel corso quarantunesima edizione del Campionato italiano della Bugia. Edizione che coinciderà anche con un nuovo, importante risultato, conseguito dal piccolo paese sulla bassa montagna pistoiese: l’apertura ufficiale del “primo ed unico Museo al mondo dedicato alla Bugia”. Insomma, il Campionato piastrese sembra non fermarsi più: “Non ci sono concorsi con questi numeri – è la soddisfatta chiosa finale di Belgiomini -. Nel museo abbiamo già oltre 300 disegni e alcuni di questi portano firme molto importanti come Altan o Silver. Bisognerà riflettere su questo e vedere come organizzarsi per il futuro”.


Paolo Vannini

Laurea in scienze politiche, giornalista professionista dal 1998, ha lavorato nei quotidiani La Nazione e Il Giornale della Toscana (edizione toscana de Il Giornale), è stato responsabile dell'Ufficio comunicazione del Comune di Firenze, caporedattore dell'agenzia di stampa Toscana daily news, cofondatore e vice direttore del settimanale di informazione locale Metropoli. Ha lavorato presso l'Ufficio stampa di Confindustria Toscana, ha collaborato e collabora per diverse testate giornalistiche cartacee e on line - fra queste il Sole 24 ore centronord, Il Corriere Fiorentino (edizione toscana del Corriere della Sera), Radio Radicale - si occupa di uffici stampa e ghost writing.