Pistoia, Sport & tempo Libero  |  giugno 10, 2017

“Quelli che…” sono diventati amici ricordando Beppe Viola

Consueto ritrovo, domenica 11, del gruppo nato sui social, per iniziativa di un pistoiese, dedicato al grande giornalista sportivo milanese, scomparso a soli 43 anni. Il racconto di come nasce e si sviluppa l'idea. Gli appuntamenti per ricordarlo ormai diventati tradizione. E una grande passione comune per un uomo tutt'altro che comune

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E’ previsto per domani, domenica 11 giugno, un nuovo raduno del gruppo nato ormai diversi anni fa su facebook, ad opera di un giornalista pistoiese, Gianluca Barni, “Quelli che sono nati con i servizi della ds di Beppe Viola”, dove ds sta per Domenica Sportiva e Beppe Viola è il nome di quello straordinario giornalista sportivo, scomparso ancora molto giovane, nell’anno del mondiale di calcio vinto dall’Italia in Spagna, il 1982. Domani, dalle 13, al centro benessere H2 Sport di Pontelungo ci sarà il consueto pranzo fra “adepti”. Abbiamo chiesto a Barni di raccontarci l’amore per Viola, la nascita e crescita del gruppo social dedicato alla sua memoria e altro ancora.

 

PISTOIA – Non ricordo come nacque l’idea o forse sì, tanto era ed è l’affetto che mi lega a Beppe Viola. Uno di famiglia. Da sempre. Lo “zio” di Milano, lo zio buono che ti salutava parlando dalla tivù, ma che sarebbe potuto essere originario di Avellino o Ortisei. Le origini contavano zero, per un bimbo o ragazzino degli anni Settanta del secolo scorso.

Come nasce l’idea

L’idea di dedicargli un gruppo. Erano i primi tempi che mi ero scritto al social network Facebook, che manco avevo capito che cosa fosse. Erano gli amici, i conoscenti a invitarmi a iscrivermi: “Manchi solo tu”. Che fare su Facebook? Et voilà “Quelli che sono nati con i servizi della DS di Beppe Viola”. Gennaio 2009, per ricordare il grande giornalista, scrittore, umorista, sceneggiatore, paroliere – in una parola sola, genio – della Rai Tv, prematuramente scomparso nell’ottobre del 1982, a neppure 43 anni d’età. Un gruppo che subito ha raccolto l’adesione di tanti “innamorati” di quel giornalista dal linguaggio innovativo, anticonformista e dotato di un’autoironia e un’ironia uniche, fuori dal comune. In pochi giorni oltre 300 iscrizioni, che portarono, su suggerimento dell’altrettanto grande giornalista, scrittore de la Repubblica Gianni Mura, a presentare il gruppo ufficialmente alla famiglia, alla vedova Franca e alle 4 figlie, sparse per il mondo.

Le prime iniziative

Da allora si sono susseguiti gli inviti: per un paio di anni al Festival della Cultura di Montecatini Terme, ma pure al Torneo Beppe Viola di Arco di Trento, così come nelle scuole e nei circoli, per parlare di un personaggio innanzitutto persona. Una persona vera.

Da qui l’idea di radunare alcuni degli amici virtuali per farli divenire volti reali. Ecco gli incontri tenuti al Bastione Ambrogi, a Pistoia, al Circolo Arci di Santomato e ancora al Circolo de Le Grazie, al ristorante San Pietro di Quarrata, al centro benessere H2 Sport di Pontelungo, alle porte di Pistoia. Dapprima un appuntamento della tarda primavera – solitamente, il secondo o terzo fine settimana di giugno –, poi raddoppiato per la richiesta degli amici di Milano e Roma, svolto in autunno, solitamente a metà novembre in occasione della pausa del campionato calcistico di serie A.

Dapprima 30, 40 amici, oggi anche 90, 100 da ogni parte d’Italia (da Udine a Palermo): un pranzo di amici, quattro chiacchiere con tutti a cura del sottoscritto, ospiti più o meno illustri (negli anni hanno partecipato, tra gli altri, i giornalisti Roberto Beccantini, Nestore Morosini, Franco Ligas, Marcello Di Dio, Benvenuto Caminiti, Lucio Celletti) oppure sportivi quali gli allenatori Massimo Morgia e Armando Esposito o il calciatore David Dei, il preparatore atletico Marco Falasca, il massofisioterapista Stefano Grani, il medico sportivo Edoardo Cantilena e ancora dirigenti e sportivi locali, qualche premiazione anche per dissacrare i tanti, troppi premiatori di professione. Un gruppo sorto da un’idea di aggregazione e socializzazione, sconosciuti che sono diventati veramente amici. Dovunque si vada, ora come ora, c’è sempre un amico di “Quelli che…” pronto a riceverti, a darti una mano, a mangiare assieme a te, a ospitarti.

Chi era Beppe Viola

Foto Beppe 2

Ma chi era l’uomo che ha consentito questo “miracolo”? Chi era per quel bambino tifosissimo del Milan, passione tramandata da un babbo rossonero senz’altro più sportivo? Era lo zio buono, appunto, anch’egli tifoso del Milan. Lo zio che, attraverso l’ironia pungente, soprattutto utilizzata nei confronti di quel Piccolo Diavolo, ti consolava delle sconfitte. “Mamma posso guardare la Domenica Sportiva?”. “No, domattina hai la scuola”. “Prometto: solo il servizio sul Milan”. “No, ti devi alzare presto”. “Solo le parole di Beppe”. “E va bene… poi di corsa a nanna”. Ricordo ancora quando venne a mancare. Quello studio della DS che pareva vuoto, quell’ultimo servizio, su Inter – Napoli. E nei giorni successivi, gli articoli di “Gente” e “Oggi”, la corsa all’ospedale, le frasi dell’amico Jannacci, quelle 4 figlie orfane di… papà.

Non solo loro: eravamo tutti più poveri. D’umanità. Di un’intelligenza sublime, di una genialità maestosa, di un uomo, con difetti, vizi e un grande pregio: quello di restare sulle scatole a chi contava. Ergo, di farsi amare dalle persone. Beppe Viola. Un nome e un cognome a cui non si può non continuare a voler bene. In eterno.

 

ALCUNI IMMAGINI DEI RADUNI DI “QUELLI CHE…”

Foto raduno Quelli che 1  Foto raduno Quelli che 2

Foto raduno Quelli che 3


La Redazione

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