I consigli del medico  |  marzo 11, 2017

Russare, quel rumore nel sonno che può indicare una patologia

Nel russamento si ha una ridotta ossigenazione del sangue. Che diventa forma più grave con la sindrome della apnea ostruttiva: in questi casi il respiro si arresta per alcuni momenti. Può accertarlo l'esame della polisonnografia, che registra il respiro mentre si dorme

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Cos’è il fenomeno del russare

Il russare, più propriamente russamento, è un fenomeno variamente rumoroso che si verifica principalmente nella fase inspiratoria della respirazione; esso è dovuto alla vibrazione del palato molle e delle pareti del faringe sotto l’azione del flusso dell’aria. Rispetto alla veglia, nel sonno i muscoli si rilasciano e la diminuzione del loro tono, se abnorme, può determinare una riduzione di calibro delle prime vie aeree. Di conseguenza aumentano velocità e pressione del flusso aereo che, turbolento, determina vibrazione delle parti molli del retrobocca e del faringe.

Spia di patologie più gravi

In condizioni di normalità durante il sonno il respiro è regolare, ritmico, silenzioso, la bocca rimane chiusa, si riducono frequenza cardiaca, pressione arteriosa e tono muscolare. Nel russamento abituale, denominato roncopatia, il respiro perde la sua regolarità, il sonno è disturbato e, pur non essendovi pause con assenza di respiro, si ha una ridotta ossigenazione del sangue e quindi dell’intero organismo; si comprende quindi che il russamento è di per sé espressione di non normalità e, soprattutto, può essere spia di una condizione patologica più grave, la sindrome della apnea ostruttiva: un grave disordine della respirazione in cui, oltre al russamento, si verificano pause nella respirazione, cioè momenti in cui il respiro si arresta.

L’apnea ostruttiva

Questo fenomeno – pause del respiro per almeno dieci secondi e più di dieci pause ogni ora – è una condizione decisamente patologica. In effetti la mancanza di una respirazione normale, oltre a sonno di durata ridotta, agitato, con frequenti risvegli, determina una carenza di ossigeno nel sangue e nei vari tessuti dell’organismo: ne conseguono stanchezza fin dal risveglio mattutino, sonnolenza con facile addormentamento diurno, ridotta attenzione e capacità di concentrazione, deficit di memoria.

La sonnolenza diurna

La sonnolenza diurna con tendenza all’addormentamento repentino è tra le principali cause degli incidenti stradali. Conseguenze della sindrome dell’apnea ostruttiva sono la ipertensione arteriosa anche severa, la comparsa di aritmie cardiache, la predisposizione a infarto miocardico, ictus e diabete mellito; si può riscontrare una diminuzione delle capacità intellettiva, volitiva e sensoriale con, sovente, compromissione del desiderio e capacità sessuale. Frequentemente la roncopatia è associata alla obesità, nel qual caso molto spesso è spia pressoché abituale di apnea ostruttiva.

La tecnica della polisonnografia

E’ possibile stabilire se il russatore è affetto o meno da apnea ostruttiva. L’indagine che dirime questo dubbio clinico e diagnostico è la polisonnografia: si tratta di una tecnica assolutamente atraumatica e indolore che consiste nella registrazione del respiro durante il sonno in grado di documentare eventuali apnee, il loro numero in ciascuna ora di registrazione e la durata delle singole pause del respiro. L’indagine polisonnografica viene abitualmente effettuata a domicilio del paziente; essa consiste nella applicazione in ambulatorio di 3 elettrodi sulla superficie anteriore del torace, un misuratore di flusso aereo esterno al naso, un pulsiossimetro a un dito della mano e un microcomputer fissato su una fascia applicata nella parte inferiore del torace al quale sono collegati tutti i sensori. Vengono così misurati il flusso aereo, i movimenti toraco-addominali e la saturazione in ossigeno della emoglobina nel sangue. L’apparecchiatura diagnostica abitualmente viene applicata nel tardo pomeriggio, è programmata per entrare in funzione all’addormentamento e viene rimossa la mattina successiva. La registrazione viene poi analizzata dallo specialista e il risultato viene comunicato entro 24 ore con indicazione dei provvedimenti terapeutici del caso.

Professor Marco Ricca

Direttore Sanitario Koinos Pistoia
Via Jacopo Melani, 1 51100 Pistoia (PT)
Tel. 0573 994553 Fax 0573 1872149

Koinos Centro Sanitario Pistoiese

Specialista Koinos Consigliato dr. Giuseppe Anzalone.


Marco Ricca

Laureato in Medicina e Chirurgia, è stato assistente ordinario in Patologia e in clinica medica all’Università di Firenze, successivamente Primario medico negli Ospedali di Cortona, Fiesole, Camerata e infine nell’Ospedale San Giovanni di Dio di Firenze. Libero docente in Semeiotica medica, è specialista in cardiologia, gerontologia e geriatria e pneumologia. E’ stato consulente cardiologo alla Fondazione Turati di Gavinana ed attualmente è Direttore sanitario del Centro Sanitario Pistoiese Koinos della stessa Fondazione, a Pistoia.