Sanità e sociale  |  febbraio 9, 2017

I Comitati scrivono al Presidente della Repubblica: “Basta tagli alla sanità nelle zone montane e disagiate”

Lettera del CISADEP - Comitato italiano sanità aree disagiate e periferiche - a Mattarella, ai ministri alla salute ed economia e a un lungo elenco di esponenti istituzionali nazionali e locali. Uniti sotto la stessa sigla associazioni di tutta Italia. Particolarmente rappresentata la Toscana e la Montagna Pistoiese. "Serve con urgenza una nuova riflessione sulla programmazione e sulla gestione economica della Sanità nelle aree particolarmente svantaggiate"

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Il comitato del Cisadep nel giorno della sua costituzione.

 PORRETTA TERME (ALTO RENO TERME) – E’ un lungo elenco di destinatari, in primis il presidente della Repubblica, il presidente del Consiglio, i ministri della sanità e dell’economia, quello al quale è stata recapitata la lettera dal titolo “Richieste per la tutela della salute nelle aree disagiate” inviato dal “Cisadep – il comitato  italiano sanità aree disagiate e periferiche – per i gravi problemi della sanità nelle aree disagiate. Il Comitato è nato a Firenze il 5 novembre 2016,  ed ha come obiettivo prioritario, ampiamente spiegato nello statuto e negli atti programmatici (documento allegato in pdf), la tutela e la difesa del “diritto alla Salute in zone disagiate e periferiche del Paese”. Il Comitato è presieduto da  Emanuela Cioni di Porretta Terme, che firma anche la lettera che di seguito pubblichiamo, e ha una folta rappresentanza di esponenti toscani, sia nell’atto costitutivo, sia nel consiglio direttivo. La Montagna Pistoiese, poi, è particolarmente rappresentata, considerato il fatto che fra i firmatari di novembre ci sono Eva Giuliani di Pescia, Marco Ferrari di San Marcello Pistoiese, Alberto Sichi e Flavio Ceccarelli di Cutigliano, tutti attivi da tempo nella lotta per il mantenimento e potenziamento dell’ospedale Pacini di San Marcello Pistoiese.

IL TESTO DELLA LETTERA

“Il Cisadep è un coordinamento di comitati nati spontaneamente in varie regioni d’Italia per tutelare e difendere il diritto alla Salute in zone disagiate e periferiche del Paese. Siamo abitanti dell’Italia minore, delle zone interne e rurali, delle piccole isole delle zone montane, delle periferie delle aree metropolitane. Siamo stati i primi a soffrire, in questi anni, i tagli alla Sanità e gli accentramenti dei servizi nei capoluoghi, distanti chilometri dai nostri fragili territori. Ci siamo resi conto che ciò che avveniva nel nostro piccolo o medio Comune e nel nostro ospedale di riferimento, in realtà stava accadendo ovunque in Italia.

Serve una nuova riflessione

Abbiamo deciso quindi di unirci per rivolgerci alla politica regionale e nazionale e chiedere con urgenza una nuova riflessione inerente l’organizzazione, la programmazione, la gestione economica della Sanità da parte delle Regioni in merito alle Aree Particolarmente Disagiate, per assicurare pienamente, in questi territori svantaggiati in tutta la Repubblica, il Diritto alla Salute sancito dall’art. 32 della Costituzione, con pari condizioni di accesso e con uguaglianza, equità ed universalità.

Un incontro con il ministro Lorenzin

Il sisma dello scorso anno in centro Italia ha dimostrato quanto siano delicate le nostre realtà e quanta cura sia necessaria per far sì che questa preziosa parte d’Italia non venga abbandonata. Tagliare servizi nelle aree disagiate e periferiche significa condannarle al declino e noi ci auguriamo che la politica acquisisca una nuova sensibilità affinché si occupi con un piano programmatico e di sistema per invertire questa dolorosa tendenza. In allegato troverete il nostro documento programmatico che approfondisce nel dettaglio le nostre proposte e richieste. Saremmo lieti di presentare personalmente le nostre istanze al Ministro Lorenzin augurandoci che voglia incontrarci per ascoltare la nostra voce. Restiamo quindi in attesa di riscontro, fiduciosi nella Vostra attenzione”.

 

IL PDF DELLA LETTERA

(cliccare sul testo per ingrandirlo)

thumbnail of CISADeP Lettera di accompagnamento

Il documento è stato inviato anche a tutti i Presidenti delle Regioni, agli Assessori alla Sanità, ai Consiglieri Regionali, ai Deputati, ai Senatori e a tutti i Sindaci delle aree disagiate, montane e insulari d’Italia.

 

Aree disagiate e periferiche, nato a Firenze il coordinamento italiano sanità

 


La Redazione

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