Personaggi e Interpreti, Pistoia  |  settembre 16, 2016

“Spendere per la scuola non è buttar via risorse ma un vero investimento»

Il saluto del vescovo di Pistoia in occasione dell'inaugurazione dell'anno scolastico. "La scuola dovrebbe essere al centro dell’attenzione di tutti, in primo luogo di chi ha la responsabilità di fare le leggi e governare il nostro paese". Gli auguri a studenti, insegnanti e genitori

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Il vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli

PISTOIA – In occasione dell’inaugurazione del nuovo anno scolastico il vescovo di Pistoia, Monsignor Fausto Tardelli, ha voluto indirizzare un saluto al mondo della scuola. Di seguito il testo integrale del suo intervento

La scuola è un vero investimento

«L’allegro vociare di bimbi e ragazzi per la strada vicino alla mia casa, mi ha dato ieri un chiaro segnale: è iniziato il nuovo anno scolastico. Si tratta di un lungo tempo che vede coinvolte tante persone. Studenti, insegnanti, genitori, personale scolastico, tutti insieme sono impegnate per qualcosa che è di fondamentale importanza per la crescita delle nuove generazioni ma più in generale per lo sviluppo dell’intera società. Credo non sfugga ad alcuno il valore della scuola. Per questo, essa dovrebbe essere al centro dell’attenzione di tutti, in primo luogo di chi ha la responsabilità di fare le leggi e governare il nostro paese. Spendere per la scuola non è buttar via risorse, ma investimento vero che porta innumerevoli frutti positivi. Non è però solo problema di risorse: è anche impegno di tutti e di ciascuno per fare ognuno la propria parte nel far si che la scuola sia migliore e sia davvero una buona scuola.

Gli auguri a studenti, insegnanti e genitori

Vorrei a questo punto formulare i miei auguri più sinceri: a tutti gli studenti, prima di tutto, perché vivano quest’anno scolastico come una nuova, grande opportunità di accrescere le proprie conoscenze, capire più il mondo, imparare la ricchezza della cultura del proprio paese come di quella degli altri paesi del mondo. Poi il mio augurio va agli insegnati perché, nonostante le ristrettezze economiche e nella rivendicazione dei propri diritti, sentano sempre la passione di collaborare alla maturazione delle giovani generazioni. Ai genitori auguro di interessarsi positivamente alla vita della scuola e di sentire la propria responsabilità educativa come qualcosa di irrinunciabile e di determinante nell’offerta formativa scolastica. A chi ha responsabilità politiche e amministrative, il mio augurio è che mettano la scuola al centro del proprio impegno a favore della collettività».


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