Cultura & Spettacoli  |  luglio 5, 2016

LetterAppenninica conferma la formula e amplia i confini

Dal 5 al 7 agosto di scena la rassegna sulle terre alte. 25 appuntamenti sul tema del cammino, in sette Comuni della montagna: Abetone, Cutigliano, San Marcello, Piteglio, Sambuca, Bagni di Lucca e Fiumalbo. Fra gli ospiti diversi nomi illustri, da Mauro Corona a Pierluigi Celli, da Leonardo Romanelli e Beppe Rovera. Seconda edizione del premio giornalistico intitolato a Paolo Bellucci

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SAN MARCELLO – Venticinque appuntamenti spalmati su 3 giorni in 7 Comuni per l’edizione numero 1 (quella dello scorso anno fu la numero 0) di una rassegna basata su 4 versanti in uno scenario comunque montano: la narrativa di crinale, gli altri stili, la cultura del cibo, il giallo-noir. Questi i numeri di “LetterAppenninica”, rassegna culturale ideata dallo scrittore pistoiese Federico Pagliai con l’ambizione – spiega lui stesso – “di elevare a metodo l’antica saggezza del cosiddetto passo del montanaro: camminare in modo lento e senza strappi, consapevoli delle difficoltà incontrate ma anche della voglia di salire, e sempre con l’umiltà necessaria a non fare mai il passo più lungo della gamba”. Metafora, quella dei piccoli passi, che bene si presta a una edizione dedicata proprio al “valore del cammino”.

Si “sconfina” in Emilia

Gli appuntamenti sono stati presentati a San Marcello Pistoiese, all’albergo ristorante “Il Cacciatore”, lunedì 4 luglio. La novità di quest’anno è lo “sconfinamento” in terra emiliana: ai consueti 5 comuni della Montagna Pistoiese (Abetone e Cutigliano, San Marcello e Piteglio, Sambuca) e al comune di Bagni di Lucca, con la “misteriosa” frazione di Vico Pancellorum, quest’anno si è aggiunto Fiumalbo: il primo comune in terra emiliana dopo il passo dell’Abetone, scendendo verso Modena. Saranno queste le comunità nelle quali dal pomeriggio di venerdì 5 agosto alla serata di domenica 7 si alterneranno – in piazze e palazzi, prati e boschi, aie e circoli, foreste e scuole – incontri con autori comunque collegati dall’aver scritto sulle “terre alte”.

Programma vario e qualificato

Fra il primo appuntamento in scaletta (una conversazione all’Abetone sui colori delle case di montagna) e l’ultimo (un incontro con uno scrittore noir in una Fiumalbo vestita di giallo), LetterAppenninica 2016 punta sull’alternanza fra personaggi e personalità capaci di offrire suggestioni intriganti al racconto sulle terre alte: fra questi lo scrittore Mauro Corona, il manager Pierluigi Celli, l’enogastronomo Leonardo Romanelli, il giornalista Beppe Rovera, l’attrice Arianna Porcelli Safonov, i giornalisti-scrittori Davide Sapienza e Angelo Ferracuti, il politico Eugenio Giani.
Si parlerà di necci con ricotta (una eccellenza per il cibo montanino di quassù) e della “musica” prodotta dalla neve, del rapporto fra le montagne di Francesco Ferrucci e la Firenze di ieri e di oggi, del cammino verso Santiago e della Barbiana di don Lorenzo Milani, del pedalare sui monti ma anche delle pedalate di Gino Bartali, dei vecchi postini di un tempo lontano e dei gruppi che ancora riescono a “suonarsele” in ottavina, di carbonai e poeti.
Ci sarà spazio per la seconda edizione di un premio giornalistico, intitolato a Paolo Bellucci, giornalista Rai: con riflessioni attorno al perché troppo spesso le periferie “non fanno notizia anche quando le notizie ci sarebbero”. E sarà inaugurato, nella foresta fra Pian di Novello e Abetone, a cura del Corpo Forestale dello Stato, un parco giochi particolare: pensato da artisti per bambini.
Davvero tante, quest’anno, le protagoniste al femminile: fra questa una giallista che di professione lavora in magistratura e un’attrice che, per scelta di vita, si è trasferirsi dalle grandi città in una campagna che confina con le montagne. Si riparlerà, con “interviste impossibili”, anche della poetessa-pastora: Beatrice di Pian degli Ontani, la illetterata che nell’Ottocento stupiva con la sua cultura i salotti di Firenze.
Uno scrittore appena rientrato dalla Scandinavia racconterà il mondo “libero dai confini” e un altro giallista darà voce a una “cortigiana” vissuta nel Cinquecento. “Paesologhi” e camminatori, cuochi slow food e forestali completano un programma integralmente consultabile sulla pagina Fb di LetterAppenninica.

Patrocini e sponsor

“Partiamo piano e sostanzialmente poveri di soldi – sottolinea Federico Pagliai aggiungendo che in questa nuova edizione “hanno comunque iniziato ad affacciarsi sponsor sia pubblici che privati, segno di una iniziativa in crescita”.
L’edizione 2016 ha il patrocinio di tutti i Comuni montani e del Consiglio Regionale della Toscana. Contributi sono stati deliberati da tre Fondazioni (Cassa Risparmio Pistoia e Pescia, BCC Vignole e Montagna Pistoiese, Turati) nonché da altri soggetti (Enel, Unicoop Montagna Pistoiese, Avis, Acqua Silva, La Grande Selva). Il premio giornalistico si svolge con il patrocinio di Ordine Giornalisti e di Associazione Stampa toscani.


La Redazione

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